L'era del cuore: è dalla paura che nasce il coraggio

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Se la paura è il primo ingrediente chimico dell’entusiasmo, il coraggio è il primo ingrediente chimico della felicità. Perché, in fin dei conti, ci vuole coraggio per essere felici. Nel mio nuovo libro “L’era del cuore” parlo del coraggio che ci vuole per essere felici e del rapporto complementare tra la paura e il coraggio che da essa deriva.

Ecco il minutaggio dell'intervista con i principali argomenti trattati:
0:17 il rapporto tra coraggio, paura e vulnerabilità
2:16 l'importanza di fare scelte coraggiose
3:19 perché la felicità è una questione di coraggio

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"Qual è il rapporto tra coraggio e paura?

Credo che tutto nasca ancor prima che dalla paura dalla vulnerabilità: nella misura in cui noi riusciamo a mostrarci vulnerabili riusciamo a essere felici.

Tra le emozioni universali rabbia, gioia, disgusto, sorpresa, tristezza e la paura, solo una è chiaramente positiva, ovvero la felicità, le altre un po’ meno - tranne la sorpresa che può essere neutra- un motivo ci sarà, se tutte queste emozioni ingombranti pungenti…

Ecco però vedo che il coraggio è un derivato dall’emozione ad esso antagonista, ovvero la paura, cioè nella misura in cui noi riusciamo ad affrontare i nostri timori, le nostre paure, allora riusciamo ad acquisire “punti coraggio” e spesso affrontare le nostre paure vuol dire anche dimostrare i nostri limiti, fare intendere le nostre vulnerabilità comunicare le nostre vulnerabilità, metterle in condivisione.

Se la paura è il primo ingrediente chimico dell’entusiasmo, come diciamo dimostro nel libro “L’era del cuore”, io credo che il coraggio sia il primo ingrediente chimico della felicità da questo punto di vista. Perché in fin dei conti ci vuole coraggio per essere felici, le cose che tu hai oggi e che ti rendono felice, sono frutto di un gesto, di un sacrificio coraggioso tuo in altri tempi, o di altre persone per te, se oggi possiamo godere di libertà è perché qualcuno, nel passato, ha lottato per ottenerle: non è una passeggiata andare in guerra. Oppure se noi oggi possiamo beneficiare di una buona istruzione è perché qualcuno in passato ha lottato per avere un istruzione di un certo tipo e quindi io credo che la felicità sia principalmente una questione di coraggio, per crescere dei figli felici ci vuole coraggio perché devi affrontare quel timore di sederti lì con loro di mettere all’ordine del giorno determinati argomenti, di tenere dei limiti fissi, anche se i tuoi figli non lo capiranno per un po’ il senso di quel limite, ci vuole coraggio di negoziare altre posizioni, oppure per avere un matrimonio felice ci vuole coraggio, bisogna avere coraggio di metterti lì con tua moglie, con tuo marito, aprirti a contestualizzare delle cose che devi anche tu fare, fare anche lì delle compromesse, su altri invece, non accettare compromessi, oppure per avere un lavoro appagante bisogna avere coraggio, bisogna avere coraggio di superare la paura di investire tempo, investire denaro talvolta, investire energie, competenze e quindi in fin dei conti una vita senza coraggio sarebbe una vita molto molto povera.

E il libro deve aiutarti un po’ a cercare di capire come riuscire a creare coraggio affinché tu possa scolpire e costruire il mondo che è giusto per te."