Leopardi tra Canti e Operette morali | Emilio Russo

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La lezione intende mettere a confronto i due grandi libri costruiti nel corso degli anni da Giacomo Leopardi, i Canti e le Operette morali. A partire da una ricostruzione delle diverse fasi di composizione, e sottolineando come in diversi momenti la scrittura in prosa si sia intrecciata con quella in versi, si tenterà di evidenziare, senza cadere in schematismi ormai superati, le caratteristiche dei diversi momenti del pensiero e della poesia di Leopardi, dalle canzoni dei primi anni Venti fino all’ultima stagione napoletana.

Si parlerà di:

I due grandi libri di Leopardi. Verranno esposti i tempi di composizione e di pubblicazione di Canti e Operette morali, prestando particolare attenzione a quanto è possibile ricavare dagli autografi, per lo più conservati nel fondo leopardiano della Biblioteca Nazionale di Napoli.
Due percorsi che si intrecciano (1821-1823). Saranno approfonditi specifici momenti di intersezione tra la scrittura e la diffusione di alcuni testi poetici fondamentali e la definizione del progetto delle Operette morali. Nello stesso 1824 in cui Leopardi pubblica le Canzoni scrive le prime venti operette, che poi verranno pubblicate nel 1827. Si rifletterà sugli elementi in comune tra i due percorsi, anche in rapporto alla riflessione svolta nello Zibaldone.
La fuga dell’Islandese e la solitudine di Tasso. Verrà presa in analisi la prima edizione delle Operette morali e in particolare le posizioni filosofiche ricavabili in due dei testi più famosi, il Dialogo della Natura e di un Islandese e il Dialogo di Torquato Tasso e del suo Genio famigliare.
«Quel mio cuore d’una volta». Verrà considerata la stagione 1828-1830, con approfondimento di alcuni dei testi più famosi del libro dei Canti (il Canto notturno, La quiete dopo la tempesta), e della loro pubblicazione nell’edizione uscita a Firenze nel 1831.
Da Tristano al Vesuvio. Sarà presentata l’ultima fase della scrittura di Leopardi, nel confronto tra l’ultima operetta (il Dialogo di Tristano e di un amico) e le posizioni dei canti-testamento scritti nel 1836, Il tramonto della luna e La ginestra.

Relatore

Emilio Russo insegna Letteratura italiana alla «Sapienza» Università di Roma. Tra le sue pubblicazioni: l’edizione commentata dell’Adone di Giovan Battista Marino (BUR, 2013), la Guida alla lettura della “Gerusalemme liberata” di Tasso (Laterza, 2014); la monografia Ridere del mondo. La lezione di Leopardi (Bologna, Il Mulino, 2017); l’edizione commentata dei Pensieri di Leopardi (Oscar Mondadori, 2022). Insieme a Giancarlo Alfano, Paola Italia e Franco Tomasi ha anche realizzato un manuale universitario di Letteratura italiana (2 voll., Mondadori, 2018) e un più agile Profilo di letteratura italiana. Dalle origini a fine Ottocento (Mondadori, 2021).
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