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PRIMO CASO DI WEST NILE SU UOMO, L'ANNO SCORSO ERA SUCCESSO UN MESE PRIMA
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Il primo caso su uomo di West Nile della stagione è stato confermato nella Regione Veneto. Sebbene ci sia una prima positività in questa fase, l'anno scorso il primo caso si era verificato già ad inizio giugno.
Il virus di West Nile viene trasmesso dalle zanzare e non da persona a persona. Solitamente, l'infezione è asintomatica, ma in alcuni casi può causare sintomi come febbre, mal di testa, dolori articolari ed eritemi cutanei. Raramente, in circa 1 caso su 150, possono verificarsi quadri più gravi, coinvolgendo il sistema nervoso, come meningite ed encefalite.
Nelle scorse settimane, sono state rilevate le prime positività del virus nelle zanzare, il che richiede un'attenta sorveglianza del territorio da parte delle autorità regionali e dei dipartimenti di prevenzione delle Aziende ULSS.
La Regione Veneto è dotata di un Piano Regionale di lotta alla diffusione dei virus trasmessi dalle zanzare, che coinvolge la collaborazione dei comuni, delle prefetture, dei consorzi di bonifica e dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. La sorveglianza si basa sul monitoraggio delle infezioni negli uomini, negli animali e sulla ricerca del virus nelle zanzare.
Ogni anno, i comuni in collaborazione con le ULSS attuano specifici programmi di lotta alle zanzare, con interventi mirati alla rimozione delle larve e alla manutenzione delle aree a maggior rischio di proliferazione. La Regione ha rafforzato le misure di sorveglianza per la stagione in corso per prevenire la diffusione del virus e garantire la sicurezza della popolazione.
A Chioggia per debellare le larve il Comune fornisce pastiglie larvicide da far cadere nelle caditoie raccomandando di avere cura che l’acqua ambientale non abbia modo di stagnare diventando habitat adatto per la proliferazione degli insetti
Il virus di West Nile viene trasmesso dalle zanzare e non da persona a persona. Solitamente, l'infezione è asintomatica, ma in alcuni casi può causare sintomi come febbre, mal di testa, dolori articolari ed eritemi cutanei. Raramente, in circa 1 caso su 150, possono verificarsi quadri più gravi, coinvolgendo il sistema nervoso, come meningite ed encefalite.
Nelle scorse settimane, sono state rilevate le prime positività del virus nelle zanzare, il che richiede un'attenta sorveglianza del territorio da parte delle autorità regionali e dei dipartimenti di prevenzione delle Aziende ULSS.
La Regione Veneto è dotata di un Piano Regionale di lotta alla diffusione dei virus trasmessi dalle zanzare, che coinvolge la collaborazione dei comuni, delle prefetture, dei consorzi di bonifica e dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. La sorveglianza si basa sul monitoraggio delle infezioni negli uomini, negli animali e sulla ricerca del virus nelle zanzare.
Ogni anno, i comuni in collaborazione con le ULSS attuano specifici programmi di lotta alle zanzare, con interventi mirati alla rimozione delle larve e alla manutenzione delle aree a maggior rischio di proliferazione. La Regione ha rafforzato le misure di sorveglianza per la stagione in corso per prevenire la diffusione del virus e garantire la sicurezza della popolazione.
A Chioggia per debellare le larve il Comune fornisce pastiglie larvicide da far cadere nelle caditoie raccomandando di avere cura che l’acqua ambientale non abbia modo di stagnare diventando habitat adatto per la proliferazione degli insetti