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La crescita personale è una cosa che devi fare PER TE | Filippo Ongaro
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La crescita personale è un percorso che ti porta dal punto in cui sei a quello in cui vorresti essere.
Come mai molti ritengono la crescita personale una strada obbligata mentre altri no?
Ce lo spiega Carol Dweck, professoressa di psicologia presso la Stanford University che divide le personein due macro categorie:
✔️ Mentalità statica
✔️ Mentalità Plastica
Nel video ti spiego cosa sono queste categorie e perchè iniziare un percorso di miglioramento è fondamentale per vivere a pieno.
#crescitapersonale #migliorare #crescere
Il termina "crescita personale", dall'inglese "personal growth" che vuol dire in sostanza un percorso che ti permetta di andare incontro a un miglioramento continuativo delle tue caratteristiche personali, che sia l'ambito lavorativo o quello più relazionale, quello che riguarda la tua salute, la gestione dei rapporti con le persone della tua famiglia.
Il termine si applica molto bene a qualsiasi area della tua vita che tu voglia prendere in mano e migliorare e arricchire, rendere più completa. Ma come mai davanti ad una cosa che a tutti dovrebbe in un certo senso fare piacere, molti invece sono critici, cauti, se non totalmente diffidenti? Beh da un lato perché ci sono state nel tempo tantissime proposte con scarsa solidità scientifica e basato un po' sul nulla, ma dall'altro anche perché certi tipi di discorsi su certi tipi di persone non attecchiscono proprio e devo dire in questo senso è particolarmente interessante il lavoro di Carol Dweck, una psicologa di Stanford che qualche anno fa ha identificato fondamentalmente due tipologie di mentalità dietro alle persone: una mentalità che lei definisce mentalità statica e una mentalità invece di crescita o potremmo anche dire plastica, cioè capace di adattarsi. Questi sono due concetti molto interessanti perché veramente suddividono le persone in due grandi categorie. La mentalità statica è la mentalità di quella persona che ragiona sempre per bianco e nero, giusto e sbagliato, o ho quelle risorse, quelle capacità o non le ho. Sono persone in genere molto giudicanti, che danno giudizi molto definitivi per tutto, come se il mondo appunto fosse sempre diviso in bianco o nero e sono anche persone che nei confronti di se stessi sono spesso molto giudicanti, a volte in un positivo eccessivamente diciamo esuberante, alle volte al contrario in negativo, ma la cosa interessante è che sono soprattutto persone che vedono molto difficile, se non completamente impossibile passare da una situazione all'altra. Sono persone che fondamentalmente hanno sempre una visione del mondo che è orientata all'impossibile, non si può fare questo, non è possibile fare questo. Ovviamente la mentalità invece di crescita è esattamente l'opposto, è una mentalità appunto plastica, è una mentalità di una persona che è possibilitarista se così vogliamo dire, cioè che ritiene che sia sempre possibile cambiare posizione, cambiare opinione, cambiare giudizio e allo stesso tempo che ritiene ovviamente che sia sempre possibile arricchire la propria esistenza come un percorso appunto di crescita personale.
La mentalità plastica è anche una mentalità che è connessa con un maggior livello di resilienza perché queste sono persone che trovano quasi sempre nelle problematiche, negli ostacoli, nelle difficoltà, una lezione da apprendere, mentre la mentalità statica di solito si interroga sul perché è successo a me, invece di preoccuparsi di cosa posso imparare da questo momento, da questa lezione.
Sono due modalità di visione del mondo veramente molto diverse che ovviamente traggono un po' la loro origine dalle esperienze molto precoci nella vita, dalle credenze che si creano nel percorso di formazione e di educazione personale, in particolare in relazione ai genitori e sono appunto persone che reagiscono alle proposte di cambiamento in maniera molto diversa.
La persona che ha una mentalità di crescita lo percepisce come una sfida, come una possibilità di essere qui oggi e trovarsi in un’altra condizione domani.
Come mai molti ritengono la crescita personale una strada obbligata mentre altri no?
Ce lo spiega Carol Dweck, professoressa di psicologia presso la Stanford University che divide le personein due macro categorie:
✔️ Mentalità statica
✔️ Mentalità Plastica
Nel video ti spiego cosa sono queste categorie e perchè iniziare un percorso di miglioramento è fondamentale per vivere a pieno.
#crescitapersonale #migliorare #crescere
Il termina "crescita personale", dall'inglese "personal growth" che vuol dire in sostanza un percorso che ti permetta di andare incontro a un miglioramento continuativo delle tue caratteristiche personali, che sia l'ambito lavorativo o quello più relazionale, quello che riguarda la tua salute, la gestione dei rapporti con le persone della tua famiglia.
Il termine si applica molto bene a qualsiasi area della tua vita che tu voglia prendere in mano e migliorare e arricchire, rendere più completa. Ma come mai davanti ad una cosa che a tutti dovrebbe in un certo senso fare piacere, molti invece sono critici, cauti, se non totalmente diffidenti? Beh da un lato perché ci sono state nel tempo tantissime proposte con scarsa solidità scientifica e basato un po' sul nulla, ma dall'altro anche perché certi tipi di discorsi su certi tipi di persone non attecchiscono proprio e devo dire in questo senso è particolarmente interessante il lavoro di Carol Dweck, una psicologa di Stanford che qualche anno fa ha identificato fondamentalmente due tipologie di mentalità dietro alle persone: una mentalità che lei definisce mentalità statica e una mentalità invece di crescita o potremmo anche dire plastica, cioè capace di adattarsi. Questi sono due concetti molto interessanti perché veramente suddividono le persone in due grandi categorie. La mentalità statica è la mentalità di quella persona che ragiona sempre per bianco e nero, giusto e sbagliato, o ho quelle risorse, quelle capacità o non le ho. Sono persone in genere molto giudicanti, che danno giudizi molto definitivi per tutto, come se il mondo appunto fosse sempre diviso in bianco o nero e sono anche persone che nei confronti di se stessi sono spesso molto giudicanti, a volte in un positivo eccessivamente diciamo esuberante, alle volte al contrario in negativo, ma la cosa interessante è che sono soprattutto persone che vedono molto difficile, se non completamente impossibile passare da una situazione all'altra. Sono persone che fondamentalmente hanno sempre una visione del mondo che è orientata all'impossibile, non si può fare questo, non è possibile fare questo. Ovviamente la mentalità invece di crescita è esattamente l'opposto, è una mentalità appunto plastica, è una mentalità di una persona che è possibilitarista se così vogliamo dire, cioè che ritiene che sia sempre possibile cambiare posizione, cambiare opinione, cambiare giudizio e allo stesso tempo che ritiene ovviamente che sia sempre possibile arricchire la propria esistenza come un percorso appunto di crescita personale.
La mentalità plastica è anche una mentalità che è connessa con un maggior livello di resilienza perché queste sono persone che trovano quasi sempre nelle problematiche, negli ostacoli, nelle difficoltà, una lezione da apprendere, mentre la mentalità statica di solito si interroga sul perché è successo a me, invece di preoccuparsi di cosa posso imparare da questo momento, da questa lezione.
Sono due modalità di visione del mondo veramente molto diverse che ovviamente traggono un po' la loro origine dalle esperienze molto precoci nella vita, dalle credenze che si creano nel percorso di formazione e di educazione personale, in particolare in relazione ai genitori e sono appunto persone che reagiscono alle proposte di cambiamento in maniera molto diversa.
La persona che ha una mentalità di crescita lo percepisce come una sfida, come una possibilità di essere qui oggi e trovarsi in un’altra condizione domani.
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