Questi 5 ERRORI ti BLOCCANO all'UNIVERSITÀ

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Fatica a pianificare le tue giornate? A capire cosa sbagli durante la sessione? A cambiare corso di studi? Tranquillo, non sei solo: eccoti 5 bias che potrebbero starti bloccando all'università

🥋 Il videocorso sul PENSIERO CRITICO (insieme a Mr. RIP)

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#metododistudio #pensierocritico #adc
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🥋 Il videocorso sul PENSIERO CRITICO (insieme a Mr. RIP)

alessandrodeconcini-adc
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Io per abitudine parto sempre dal presupposto prima di fare un esame che l esame andrà male, anzi alcune volte mi iscrivo già all appello successivo in cui voglio sostenerlo perché ho notato che se tengo sotto lo 0 le mie aspettative, di conseguenza se l esame va bene ho un picco maggiore di felicità e motivazione, se va male in questo caso sono assolutamente neutro e ciò mi stronca ogni ansia da prestazione… a me sinceramente la negatività fa stare bene, è uno stile di vita che mi fa vedere le cose in modo più sereno. ANCHE SE VA TUTTO MALE, ANDRÀ TUTTO BENE✊

giuseppec.
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Aggiungerei anche il "Costo irrecuperabile" ("sunk cost fallacy", per gli anglofoni), quando si vorrebbe cambiare facoltà o lasciare, ma si dice "eh, ormai ho già dato 10 esami e perso due anni"...
PS: al momento sono l'unico ad aver commentato senza una foto profilo d'un par de chiappe, dovrei rimediare?

Al_
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'Sto video me lo devo tenere in una playlist chiamata "Prima di studiare" e guardarmelo regolarmente ahahah.

susannachiarenzi
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Purtroppo c’è anche da valutare un’altra cosa. A chi sarà capitato di ascoltare perennemente alcuni genitori che vogliono che il figlio o la figlia faccia dall’università per forza? A volte non si tratta solo di escamotage cognitivi, ma c’è anche una fortissima pressione esterna delle altre persone, perché alcune persone vogliono a tutti costi che il loro figlio o la loro figlia facciano l’università per una specie di riscatto sociale.è diffusissimo ancora adesso questo atteggiamento

Ale-lrfw
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Quanti pensieri catastrofici mi prendono durante la sindrome premestruale... Mi sento una persona completamente diversa, non mi riconosco e purtroppo ci va di mezzo anche l'università. E c'è da dire che normalmente non sono una persona troppo ansiosa! 😣

newtransient
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Video molto puntuale per la mia situazione, le ho tutte tranne la 3, nel senso che in ogni caso mi accollo sempre la responsabilità di come va (e per i risultati positivi, che sono la maggior parte, penso di avere addirittura la sindrome dell' impostore). Purtroppo i primi due punti mi stanno letteralmente mettendo non dei bastoni, ma delle travi fra le ruote, pur essendo io molto motivato (e arrabbiato), rallentando parecchio il mio percorso e non garantendomi una conoscenza solida delle informazioni, cosa che ho bramato sin dall'inizio (sono alle porte del 3 anno ma con esami indietro), ma mi sembra di aver ottenuto l'opposto e mi sono demoralizzato. É un circolo vizioso da cui non riesco a uscire

FJC_
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Ale scusa posso andare fuori tema? Io sono studente universitario all'estero con università telematica e sono molto preoccupato dalle voci che girano circa un decreto ministeriale che imporrebbe esami in sede e criteri da seguire impossibili per studenti come me. Per favore, voi divulgatori potete aiutare noi studenti magari parlando di questa cosa perché si parla sempre male delle telematiche ma sono la salvezza per molti che vogliono studiare ma non possono. Rischiamo di perdere un diritto già precario e di trovarci con un inutile pezzo di carta dopo anni di sacrifici e sforzi (e già credimi, per fare tirocini o essere presi a lavorare in qualche struttura italiana dobbiamo fare i tripli salti mortali. Grazie ❤❤❤

sognidilatta
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Volevo portarti una testimonianza sulla base della mia esperienza personale.ero molto prossima alla laurea, mi mancava un esame obbligatorio ed un altro a scelta.non sono stata molto brava a studiare usando il tuo metodo, ed è stato soprattutto per pigrizia in verità.ho avuto, comunque, Nn27 che però non ho accettato, perché ero io che non mi sentivo neanche un po’ preparata come avrei voluto. Non si tratta di perfezionismo, ma si tratta del fatto che a molte domande ho risposto in maniera abbastanza incomplete.me l’aveva detto anche l’insegnante, che per quanto non fosse così larga di voti, mi aveva proprio detto che avrei potuto ambire al voto più alto.comunque, io ho rifatto l’esame applicando innanzitutto una giusta pianificazione, ed una giusta organizzazione.ho avuto 28, semplicemente un voto in più del 27 precedente.comunque, però, sono stata veramente soddisfatta perché mi ricordo ancora ora tutto il programma d’esame. Purtroppo, però, alcune persone a me vigile vedevano questo 27 con me una vera e propria apocalisse.io invece sono stata molto gentile con me stessa, perché ovviamente si può sbagliare nella vita a volte. L’importante e poi imparare dai propri errori. Purtroppo, però, sono stata un po’ tartassata da solito discorso del “non hai studiato come studi sempre e devi impegnarti tantissimo perché altrimenti faremo una figura schifosa l’esame“, ripetuto più volte possibili da un sacco di persone che sono molto vicine a me.mi chiedo per quale motivo capitino questi atteggiamenti di pessimismo assurdo da parte di persone che non abbiano mai fatto un esame universitario in vita loro. Sembra che si preoccupino più loro di me.se avessi studiato bene, con una solida preparazione, avrei anche accettato il 27 ovviamente. Il problema è che non mi piaceva neanche un po’ il mio modo di aver visto questo esame, perché ho sottovalutato la prima volta che l’ho dato, il tempo di preparazione.io di solito ho voti molto alti ( avuto tantissimi 30) studiando pochissimo alla volta, ma con una grande pianificazione e potendo fare tranquillamente le mie attività preferite lavorando anche part-time online, per un periodo. Il fatto che la famiglia fosse abituata sempre a vedere questi 30 forse li ha messi un po’ in crisi per il 27.però questa è stata la mia prima volta nella quale sono stata gentile con me stessa, perché la più piccola, per anche un piccolissimo problema, mi mettevo a piangere. Cambiato prospettiva, mi sono resa conto che mi facevo solo del male a me stessa, e quindi faccio le cose nel tempo che ci vuole, con una costanza di una motivazione abbastanza saldi (a volte capita di non averle, però bisogna spingere e cambiare sempre la prospettiva). Mi scuso per eventuali errori di dettatura

Ale-lrfw
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