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Czerny op.599 n.44 metodo FaSolSi

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Czerny op.599 n.44 5 fasi: libera 2 ritmi 120=1/4 Ribattuto 120=1/4 Normale 110=2/4
Il mio traguardo personale prefissato era di suonare i 100 studi dell'op.599 di Czerny e videoregistrarli in 5 fasi: in forma libera, con 2 ritmi, ribattuto e con il metronomo. 1 volta senza errori, non a memoria, con diteggiatura e pedalizzazione ben precisa, senza ritornelli. Per ogni video c'è lo spartito dell'esecuzione.
Questi brani di Karl Czerny, allievo di Beethoven e insegnante di Liszt, non sono particolarmente difficili né lunghi come molti altri brani. Li ho voluti studiare in modo dirompente per far capire a me stesso, ai miei allievi, a tutti i pianisti interessati, che un brano anche semplice può essere portato ad alti livelli e migliorato in modo infinito sia tecnicamente che artisticamente.
La velocità scelta unita all'esecuzione determinerà il vostro livello.
Il miglioramento del brano si verificherà studiando le fasi del metronomo: Metà, Lento, Veloce, 1°2°ritmo, Ribattuto, libero. Le fasi Metà, lento e Veloce non sono presenti nel video.
Studiando questi brani dell'op.599 ripetendoli numerose volte e cercando di migliorarli sia nel suono che nella tecnica attraverso le varie fasi d'allenamento, ho potuto capire e imparare 4 cose importanti che successivamente sono andati a riflettersi nei brani più lunghi, più complessi musicalmente e più difficili.
1 - qualsiasi brano, riga o battuta può risultare difficile o addirittura impossibile se viene alzato il livello di qualità
2 - noi interpreti possiamo far diventare un brano dell'op.599, anche di struttura semplice come questi, molto sorprendente e bello all'ascolto attraverso l'alta velocità, la precisione ritmica e il suono calibrato.
3 - ci deve essere il pensiero che si possa migliorare in modo infinito qualsiasi brano dell'op.599. Se questo pensiero venisse a mancare, perdereste la voglia di continuare a studiare quel brano. Le varie fasi di allenamento come i ritmi, il ribattuto, la riuscita di piccoli traguardi oggettivi attraverso il metronomo e infine le varie difficoltà dei brani vi aiuteranno a capire il vostro livello e farvi venir voglia di migliorare
4 - vi accorgerete come la diteggiatura e il pedale siano importanti: dovete sapere esattamente dove devono essere messi. La velocità determina la posizione del pedale e la scelta della diteggiatura.
Ho attinto a numerose edizioni per realizzare il mio spartito dell'op.599.
Affrontando i vari problemi pianistici che incontravo, cercando di capire come risolverli, mi sono accorto che il procedimento era simile rispetto ad altri brani più difficili e complessi.
Sicuramente la difficoltà da aggiungere agli altri brani rispetto a questi dell'op.599 sono 4: la memoria, la lunghezza quindi possedere più resistenza di mano e di concentrazione, la maturazione che occorre per assimilare un brano e infine l'esecuzione davanti a un pubblico.
Il mio traguardo personale prefissato era di suonare i 100 studi dell'op.599 di Czerny e videoregistrarli in 5 fasi: in forma libera, con 2 ritmi, ribattuto e con il metronomo. 1 volta senza errori, non a memoria, con diteggiatura e pedalizzazione ben precisa, senza ritornelli. Per ogni video c'è lo spartito dell'esecuzione.
Questi brani di Karl Czerny, allievo di Beethoven e insegnante di Liszt, non sono particolarmente difficili né lunghi come molti altri brani. Li ho voluti studiare in modo dirompente per far capire a me stesso, ai miei allievi, a tutti i pianisti interessati, che un brano anche semplice può essere portato ad alti livelli e migliorato in modo infinito sia tecnicamente che artisticamente.
La velocità scelta unita all'esecuzione determinerà il vostro livello.
Il miglioramento del brano si verificherà studiando le fasi del metronomo: Metà, Lento, Veloce, 1°2°ritmo, Ribattuto, libero. Le fasi Metà, lento e Veloce non sono presenti nel video.
Studiando questi brani dell'op.599 ripetendoli numerose volte e cercando di migliorarli sia nel suono che nella tecnica attraverso le varie fasi d'allenamento, ho potuto capire e imparare 4 cose importanti che successivamente sono andati a riflettersi nei brani più lunghi, più complessi musicalmente e più difficili.
1 - qualsiasi brano, riga o battuta può risultare difficile o addirittura impossibile se viene alzato il livello di qualità
2 - noi interpreti possiamo far diventare un brano dell'op.599, anche di struttura semplice come questi, molto sorprendente e bello all'ascolto attraverso l'alta velocità, la precisione ritmica e il suono calibrato.
3 - ci deve essere il pensiero che si possa migliorare in modo infinito qualsiasi brano dell'op.599. Se questo pensiero venisse a mancare, perdereste la voglia di continuare a studiare quel brano. Le varie fasi di allenamento come i ritmi, il ribattuto, la riuscita di piccoli traguardi oggettivi attraverso il metronomo e infine le varie difficoltà dei brani vi aiuteranno a capire il vostro livello e farvi venir voglia di migliorare
4 - vi accorgerete come la diteggiatura e il pedale siano importanti: dovete sapere esattamente dove devono essere messi. La velocità determina la posizione del pedale e la scelta della diteggiatura.
Ho attinto a numerose edizioni per realizzare il mio spartito dell'op.599.
Affrontando i vari problemi pianistici che incontravo, cercando di capire come risolverli, mi sono accorto che il procedimento era simile rispetto ad altri brani più difficili e complessi.
Sicuramente la difficoltà da aggiungere agli altri brani rispetto a questi dell'op.599 sono 4: la memoria, la lunghezza quindi possedere più resistenza di mano e di concentrazione, la maturazione che occorre per assimilare un brano e infine l'esecuzione davanti a un pubblico.