questo MISTERIOSO AEREO RUSSO ha TERRORIZZATO L'AMERICA per 10 anni!

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Per 10 anni il Mig25 ha tenuto sotto scacco gli Stati Uniti, dopo che questo misterioso aereo era apparso in un airshow sovietico... oggi vi racconto la sua storia!

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(non rispondo a richieste di aiuto per mail)
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Il Mig-25 nasce come studio in risposta all'A-12. La "A" inizialmente ha dato preoccupazione perchè in USA indica in genere bombardieri (attack), poi si è saputo che stava per: progetto "Arcangelo". Ho scritto milioni di parole su questo aereo. Il Mig-25 è studiato per avere prestazioni stratosferiche eccezionali, a costi relativamente bassi e per produzione di massa. Ha l'80% in leghe di acciaio ad alta resistenza, 11% in leghe di alluminio aeronautico, l'8% in titanio, le retanti parti in vari materiali, ha anche 5 kg di argento a bordo, come isolante. Struttura a nido d'ape. Ha circa 450 km di saldature a bordo, saldatura eletrica può essere portata a termine anche da un uomo dopo un breve corso: 4 uomini possono saldate automaticamente un Mig-25, su un robot che lo muove e lo gira in una frazione del tempo che ci vuole per un SR71. Quasi tutti i problemi di saldature possono essere risolti anche su pista da personale addestrato, non specializzato. Boiate sui motori. Il Mig-25R ed RB è stato sperimentato in Egitto, Cairo ovest. Carburante speciale resistente al calore del clima e della fusoliera surriscaldata a Mach3, come sull'SR71 contribuisce a raffreddare l'aereo: 6 serbatoi interni e 4 nell'ala. Il Mig-25R aveva altri due serbatoi alla base delle derive. L'aereo imbarca circa tanto carburante quanto pesa (come l'SR71). Il serbatoio ventrale esterno, da solo, ha tanto carburante quanto un Mig23. Sistema completamente automatico di navigazione: Peleng. Si impostano i dati e l'aereo fa da solo dal decollo all'aterraggio. Mach 2, 83 è il limite specificato di massimo regime autorizzato, endurance a questo regime? 40 minuti. Perchè? Perchè finisce il refrigerante motori. Il Mig-25 ha 350 L di alcol e acqua distillata per refrigerazione e altri 60 L di alcol puro per regrigerare avionica, e mirini. Ma, in 40 minuti, un Mig-25 a Mach3 (o un SR-71) percorrono 1.800 km. Tutta Israele era "fatta" in 8-10 minuti a quote e velocità non intercettabili per il tempo. Non solo, ma si potev a "rallentare a Mach 2, 35", per raffreddare tutto e poi si ripartiva. Inoltre, sui ricognitori, che si distinguono perchè non hanno piloni esterni, i comparti avionica sono climatizzati a 7°C costanti (la fusoliera fuori può arrivare a 300°C, disturbando l'avionica, che quindi va raffreddata). A 20.000 m, Mach 2, 83 sono una TAS di 3.006 Km/h. In queste condizioni, l'aereo brucia mezza tonnellata di carburante e percorre circa 50 km ogni minuto, tendendo a salire oltre i 23.000 m e stiamo parlando di un aereo degli anni 60s. Il suo radar è straordinariamente potente e relativamente semplice: perchè è fatto per operare anche nel campo elettromagnetico di una esplosione nucleare, quindi era molto difficile da disturbare. Missili R40: Mach5, ipersonici. Sia il Mig-25 che i suoi missili superano in carico di G qualunque aereo trisonico del tempo. Ad altissima velocità nella stratosfera non si possono tirare G. L'SR-71 era un aereo da 2G, il Mig-25 da 5G, i suoi missili da 12G. La manovrabilità, nel combattimento altamente supersonico non c'entra niente: non si possono tirare G, perchè ci si disintegra. Siglifica che le virate dell'SR71 non postevano essere più strette di quelle del Mig-25 e nella stratosfera la traccia infrarossa di un SR71 si vede a distanze paragonabili a un radar del tempo (circa 30 miglia almeno). Intercettazioni: il 90% frontali, con velocità reciproche anche oltre Mach 6 (erano computer velocissimi per il tempo, per dare soluzioni di intercettazione in tempi brevissimi). Nessun aereo della Nato, alla comparsa del Mig-25 aveva le sue carateristiche. I Phantom F4E e i Mirage3 israeliani non riuscivano a raggiungerlo e nemmeno gli Hawk. Unico missile SAM della Nato forse era il Nike Hercules, che poteva dare problemi, ma anche qui, la quota era una difesa e bastava accellerare e salire al massimo con il Foxbat (ma non si hanno notizie di uso di questi missili). Tutto il volo è computerizzato per non superare i limiti strutturali. Dal decollo al lancio dei missili può essere controllato tutto via datalink e parlaimo degli anni 70, il pilota poteva anche non toccare nulla. La fusoliera si scaldava tanto che i trasparenti non si potevano toccare senza guanti. Il seggiolino Km1/m in teoria garantiva l'eiezione a qualunque velocità superiore ai 70 nodi. Dopo la defezione di Belenko è comparso il Mig-25PD con nuovo radar e possibilità lookdown-shoot down, anche perchè i tempi erano cambiati e i nemici arrivavano abassissima quota, questo aereo era più potente, nuovi motori e muso leggermente più lungo e poteva imbarcare anche missile R60, (con limitazioni nella V max). Un Mig-25 R può coprire una fascia larga 900 km sotto di lui, trasmetendo in tempo reale i dati e le geolocalizzazioni delle emittenti nemiche a basi che si possono trovare abche a 2.000 km dall'aereo. Questi dati venivano studiati e potevano essere inseriti in un MIg-25RB, che poteva trasportare un'arma nucleare sui bersgli. Il Mig-25BM poi era un sistema SEAD da mach 3, era pensato per attaccare le stazioni radio e SAMs nemiche con missili anti-radar della gittata anche di 150-200 km (Raduga Kh31 e Kh58): il nemico avrebbe visto arrivare i missili e basta e le difese sarebbero state accecate prima di qualunque altra mossa.

borischilykyn
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Ho letto alcuni commenti sul "poco" titanio sul Mig-25: a essere fatto in titanio e ceramica per navette spaziali era il missile R40, da Mach 5, che è stato il missile AA più grande e veloce del mondo, fatto per bersagli stratosferici ad altissima velocità. (A proposito: i missili sovietici e russi con le strisce nere sono missili da addestramento). Il missile raggiungeva temperature superiori ai 400°C (un forno per la pizza), la sua avionica era raffreddata da una bombola di Freon.

borischilykyn
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grande Marco, ti consiglio, , fai il passo e parla molto di più di aerei militari che in Italia pochi ne parlano, attirerai anche molti più visual.

iustinverman
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Se non sbaglio il primo e unico scontro tra un Mig 25 e un caccia occidentale, ci fu durante la campagna di bombardamenti della prima guerra del Golfo, quando il caccia bombardiere F/A 18 del Capitano Michael Scott Speicher fu centrato da un missile aria aria a guida radar R 40 (AA6 Acrid per la NATO) da 60 km di distanza dal tenente Zuhair Dawood dell' 84 Squadrone delle Forze Aeree Irachene .

ragnaarlobrok
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Sei un GRANDE Marco .... Riesci a spiegare la storia in modo PERFETTO E CHIARO . 👍👍👍👍👍👍👍 Continua così sempre 👍👍👍👍👍👍👍

antoniodellaragione
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Ottimo video.
Ricordavo il Mig smontato.
Se ben ricordo per anni contese al Blackbird un po' di record, in seguito perse e aveva molta meno autonomia.
Comunque i sovietici etano geniali nel competere a handycap anche spiando ma soprattutto arrangiandosi con buon senso.

giovannipeirone
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E a proposito del surriscaldamento dovuto all'attritto con l'aria: era questo il primo fenomeno da tenere sotto controllo. La temperatura della superficie della fusoliera poteva raggiungere anche i 300°C (o più, in alcuni punti, come il muso, le prese d'aria, il bordo d'attacco di ala e superfici). Era questo il fattore limitante, perchè il calore cambia le caratteristiche di resistenza dei metalli della fusoliera. Quindi non i motori, ma il surriscaldamento della fusoliera, questo era il primo fattore da controllare, infatti un cedimento avrebbe potuto causare la catastrofe molto, ma molto prima di qualunque surriscaldamento dei motori. Il surriscaldamento della fusoliera aveva anche l'effetto sfavorevole di riscaldare il carburante, che invece doveva contribuire (avendo temperatura pari a quella esterna, cioè sotto zero) a raffreddare l'aereo (come sull'SR71). Per cui c'era una spia molto importante sul cruscotto: "Temper.: Tormosh" (temperatura: rallentare). I serbatoi interni (10 sugli intercettaori, 12 sui ricognitori) erano comunque isolati termicamente, anche con argento. Mano a mano che il carburante veniva consumato, esso veniva sostituito da azoto in pressione (anche per motivi antincendio). In Egitto (1971-73), sopra le insegne sovietiche, furono dipinte quelle egiziane, ma con la vernice per i Mig-21, che non resisteva nè alla dilatazione, nè al calore della fusoliera del Mig-25 e quindi si staccava e i Foxbats ritornavano alla base (Cairo-Ovest) con le stelle rosse sovietiche in vista. Il ritorno (dicono) era molto piacevole, perchè permetteva anche uno splendido sorvolo delle piramidi, usate anche come riferimento visuale, proveniendo da sud (dal Sinai), per dirigersi alla base. I Mig-21 egiziani scortavano i Mig-25 alla partenza, poi dovevano abbandonarli, a causa della velocità e della quota alle quali operavano i Foxbats. I motori R15B300 sul Mig-25 erano disposti in modo da permettere l'accesso migliore agli ingengneri (ruotati sul loro asse principale di 13°, con i sistemi e le varie "scatole" sporgenti sotto e ai lati). Per motivi aerodinamici, si vede caratteristicamente che i due enormi ugelli del Mig25 sono "uniti" tra loro da un elemento centrale, fisso, in comune, questo perchè gli ugelli sono inclinati verso l'alto di 2° e convergono tra loro con un angolo di circa 1°, questo significa che la distanza tra i loro centri è inferiore alla distanza tra gli assi longitudinali dei motori. La velocità di crociera nornale del Mig-25 è pari a un numero di Mach di 2, 35, questa velocità si raggiunge, senza spreco di refrigeranti e con la massima autonomia chilometrica, sopra i 19.000m, con i postbruciatori accesi e con la manetta su "postbruciatori - crociera" (la spinta dei postbruciatori poteva essere modulata). A bassa quota, invece, il Mig-25 normalmente non doveva superare di molto Mach-1: non era fatto per l'aria densa e turbolenta delle basse quote. Il serbatoio ventrale pesava 5.330 kg e conteneva fino a 4.370 L di carburante T-6 (un tipo di cherosene): una quantità di combustibile circa equivalente a quella contenuta internamente su un Mig-23; questo serbatoio era sganciabile in volo, ma non conosco casi in cui questo sia stato fatto. Il carburante T7 poteva essere anche usato. In Egitto venne usato carburante T7 "altobollente", cioè dotato di maggiore resistenza alle alte temperature (clima desertico). Questo carburante speciale veniva con le petroliere, che raggiungevano Alessandria. Il Mig-25, inizialmente, era previsto per avere i flaps soffiati, ma poi si è visto che era solo peso in più, quindi, come quasi tutti gli aerei sovietici, per operare da piste più corte e risparmiare i freni (lunghezza di pista percorsa a freni tirati), anche il Foxbat usa due grandi parafreni, molto efficaci e semplici da usare, ospitati in una carenatura disposta sopra e tra gli ugelli dei motori.

borischilykyn
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complimenti, riesci a trasmettere la passione per questo argomento all'ascoltatore, rendendo davvero piacevole il tutto

mariolazzari
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Conoscevo bene la storia... Ma mi è piaciuto il tuo modo di raccontarla 👍😊

GlaucoSilvestri
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Fighissimo veramente!! Pollice in su" complimenti.

alexalexandro
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Bel video sul MIG25, mi è piaciuto, seguirò il tuo canale. Solo una segnalazione, se non ricordo male non fu il Foxbat ad intercettare gli SR-71 sul Mare di Barents, ma furono i MIG-31 Foxhound nella metà degli anni '80.

lorelsol
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Ricordo la presentazione del MiG25 anche se inizialmente i giornali (Alata o Aviazione e Marina, riviste dell'epoca) di allora lo classificarono come MiG23 solo successivamente rettificarono il nome. Sotto l'amministrazione Kennedy si ritenne che era superfluo costruire arei da bombardamento atomico supersonici, quando si disponeva di missili balistici intercontinentali. In pratica il MiG25 perdeva i suoi bersagli. Comunque anche gli americani avevano sviluppato un intercettore da 3 mach, il prototipo è più o meno coevo al Foxbat era YF12A, la versione intercettore non fu mai acquistata dall'USAF che preferi attendere gli F15, anche perché i sovietici per attaccare gli USA avrebbero usato i missili e non certo i bombardieri. Ci sarebbe da dire che la versione da ricognizione l'SR71 blackbird volava senza problemi oltre i 3 mach e non è mai stato intercettato durante le sue missioni da nessun MiG25 anche se una volta, per una avaria ad un motore, è stato praticamente salvato dai Viggen svedesi quando i caccia sovietici gli erano a ridosso.

flax
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L'importante non è quello che hai, ma quello che fai credere di avere!
Si chiamava Guerra fredda proprio per questo!
Complimenti per il video!

mariobaimapoma
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Nel prossimo video per restare in tema sovietico potresti parlare del lun md 160 detto anche il mostro del mar Caspio, sarebbe molto interessante e complimenti per i contenuti molto interessanti che porti

marcovx
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Potresti parlare anche del suo quasi gemello, il Mig 31.

AlexGregnanini
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Interessante.... ben spiegato e con entusiasmo. Bravo.

claudio
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grazie marco mi hai salvato l’esame di maturità con questa perla del mig 25 l’ho messo dentro nel tema parlando di guerra fredda e a quanto alla commissaria è piaciuto

davidedalfarra
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Bellissimo video, potresti fare una serie sui caccia della guerra fredda

giacomosurci
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E a proposito del Mig-25 sulla "copertina " del video: è un Mig-25PU (un biposto). L'aereo è caratteristico per la sua configurazione molto particolare, ad abitacoli sovrapposti. Il Mi-25PU: "Pirichvatcik - Ucebnie), letteralmente "intercettatore - addestramento" era la versione training (ucebnie) del Mig-25; su questo aereo biposto, come anche sul Tu-128UT, ancora più particolare, perchè gli abitacoli erano 3, detto anche "il Pellicano", per l'aspetto), l'istruttore non sedeva dietro (come su molti addestratori), ma davanti, in un abitacolo abbassato, messo al posto del grande radar Smerch della versione operativa, mentre l'allievo sedeva nell'abitacolo "normale", cioè quello sopra. Questo perchè era necessaria per entrambi la massima visibilità. L'aereo era talmente grande, che, su certi aeroporti periferici, con piste più corte, quando il Mig-25 arrivava in fondo alla pista di rullaggio e girava di 180°, per andare in testata pista e decollare, siccome il ruotino di prua era dietro l'abitacolo, al pilota e soprattutto all'istruttore seduto davanti, sembrava di essere finiti fuori pista, perchè sotto e intorno si vedeva solo erba, mentre invece il ruotino era ancora al suo posto, sul cemento della pista. Questo perchè il muso finiva metri oltre il bordo pista. Il Mig-25PU poteva portare solo missili R40 IR. Esisteva anche il biposto Mig-25RU (razvedchik-ucebni: ricognitore addestratore), che era il biposto della versione da ricognizione: si riconosce perchè non portava piloni subalari. L'Ucraina, in URSS, era, di gran lunga, il paese dove tutti i Mig-25 andavano in manutenzione straordinaria (anche quelli stranieri), l'altro paese era L'Azerbaijan. Quando l'URSS è scomparsa, questo ha messo progressivamente fine all'uso dei Mig-25 in Russia.

borischilykyn
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Il Mig-25 non è mai stato pensato per essere un agile caccia, ma per essere un ricognitore-bombardiere nucleare-intercettatore trisonico stratosferico, il cui peso massimo al decollo superava le 33 tonnellate. Per avere un idea, i piloti che venivano dal Su-9, o da uno Yak-28, venivano da aerei che pesavano 10 t in meno. Il peso MTOW di un Mig-25PD o di un RB è simile a quello di aerei come il Tu-124, cioè come un piccolo passeggeri, che però è trisonico. Un SR71 a pieno carico superava le 70T, il peso di un DC9, o un 737. Questo comporta un addestramento diverso anche per i piloti. Alle velocità elevatissime richieste, non ha alcuna importanza un alto numero di G da tirare, perchè non è possibile tirarlo senza disintegrarsi per superamento dei limiti strutturali. Tuttavia, se l'A-12 era un aereo al massimo da 2-2, 5G, nelle stesse condizioni di quota e velocità, il Mig-25 sopportava fino a 7G e i suoi missili R40 fino a 12G (e oltre). Questo significa, che la virata di un A-12, o di un SR-71 non poteva essere in nessun modo più stretta di quella del "Foxbat". E le intercettazioni erano frontali, non posteriori. Senza contare che le doti di salita ad altissima quota del Mig-25P superano ancora oggi quelle di un Mig-31. Nel combattimento altamente supersonico, la "manovrabilità" ha un significato completamente differente dagli aerei che combattono 10.000 metri sotto, in un altro ambiente atmosferico (troposfera). Almeno due missili su ogni bersaglio: un R40R (a guida radar semiactiva) e un R40T (IR), le ECM nemiche potevano disturbare il primo, il secondo no. Le stazioni (piloni) subalari erano fisse, non intercambiabili, da sinistra (semiala sinistra) a destra: la 1 un R40R, la 2 un R40T, la 3 un R40R, la 4 un R40T. Per motivi di equilibrio dei pesi e resistenza, veniva lanciato un missile da ogni semiala.

borischilykyn