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Perché i giovani scappano all'estero? I motivi della FUGA di CERVELLI

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Investire comporta dei rischi.
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Nel video di oggi parliamo del grande problema della fuga di cervelli, un esodo di giovani menti che sta mettendo a dura prova il futuro del nostro Paese.
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I NOSTRI CANALI:
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KEY TAKEAWAYS:
1. I numeri dell'emergenza - In soli 10 anni (2011-2021), più di 1,3 milioni di giovani italiani hanno lasciato il paese. Non parliamo di esperienze temporanee come l'Erasmus, ma di trasferimenti definitivi di talenti preziosi: medici, ingegneri e ricercatori che non prevedono di tornare.
2. Italia poco attrattiva per i talenti stranieri - Il confronto con altri paesi è impietoso: mentre Svizzera e Spagna attirano rispettivamente il 43% e il 32% dei giovani europei qualificati, l'Italia ne attrae solo il 6%. Il rapporto è drammatico: per ogni giovane straniero che arriva, quasi 18 italiani se ne vanno.
3. Un mercato del lavoro "congelato" - Il problema principale è la rigidità: le aziende assumono poco e i dipendenti cambiano raramente lavoro. Questo crea un ambiente stagnante dove è difficile fare carriera e ottenere aumenti significativi.
4. Stipendi nettamente inferiori - I numeri parlano chiaro: un neolaureato all'estero guadagna quasi il 42% in più rispetto all'Italia (1.963€ vs 1.384€ netti al mese). Peggio ancora, in Italia la laurea "vale meno": il premio salariale tra laureati e diplomati è solo del 30%, contro il 48% della media europea.
5. Il problema della precarietà - Il dato è allarmante: su oltre 8 milioni di nuovi contratti nel 2022, solo il 17% era a tempo indeterminato. La maggioranza dei giovani si trova intrappolata in un ciclo di contratti temporanei e stage sottopagati.
6. Il costo per l'economia italiana - La fuga dei cervelli costa al paese tra 5 e 15 miliardi all'anno. Non solo per le tasse perse e i costi di formazione sprecati, ma soprattutto perché le aziende perdono capacità di innovazione e competitività.
7. Quali sono alcune possibili soluzioni:
- Superare gli attuali incentivi fiscali per il rientro, che si sono dimostrati inefficaci
- Creare vantaggi fiscali per chi sceglie di restare in Italia fin dall'inizio
- Investire seriamente nella ricerca aumentando fondi e borse di studio
- Ridurre la burocrazia e facilitare l'accesso ai capitali per le startup innovative
8. La bomba demografica - Oltre al danno economico immediato, c'è quello futuro: questi giovani formeranno famiglie all'estero, accelerando l'invecchiamento della popolazione italiana già in corso.
9. Di conseguenza, agire per prevenire la fuga non è solo fondamentale per il futuro del nostro Paese, ma necessario.
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1. I numeri dell'emergenza - In soli 10 anni (2011-2021), più di 1,3 milioni di giovani italiani hanno lasciato il paese. Non parliamo di esperienze temporanee come l'Erasmus, ma di trasferimenti definitivi di talenti preziosi: medici, ingegneri e ricercatori che non prevedono di tornare.
2. Italia poco attrattiva per i talenti stranieri - Il confronto con altri paesi è impietoso: mentre Svizzera e Spagna attirano rispettivamente il 43% e il 32% dei giovani europei qualificati, l'Italia ne attrae solo il 6%. Il rapporto è drammatico: per ogni giovane straniero che arriva, quasi 18 italiani se ne vanno.
3. Un mercato del lavoro "congelato" - Il problema principale è la rigidità: le aziende assumono poco e i dipendenti cambiano raramente lavoro. Questo crea un ambiente stagnante dove è difficile fare carriera e ottenere aumenti significativi.
4. Stipendi nettamente inferiori - I numeri parlano chiaro: un neolaureato all'estero guadagna quasi il 42% in più rispetto all'Italia (1.963€ vs 1.384€ netti al mese). Peggio ancora, in Italia la laurea "vale meno": il premio salariale tra laureati e diplomati è solo del 30%, contro il 48% della media europea.
5. Il problema della precarietà - Il dato è allarmante: su oltre 8 milioni di nuovi contratti nel 2022, solo il 17% era a tempo indeterminato. La maggioranza dei giovani si trova intrappolata in un ciclo di contratti temporanei e stage sottopagati.
6. Il costo per l'economia italiana - La fuga dei cervelli costa al paese tra 5 e 15 miliardi all'anno. Non solo per le tasse perse e i costi di formazione sprecati, ma soprattutto perché le aziende perdono capacità di innovazione e competitività.
7. Quali sono alcune possibili soluzioni:
- Superare gli attuali incentivi fiscali per il rientro, che si sono dimostrati inefficaci
- Creare vantaggi fiscali per chi sceglie di restare in Italia fin dall'inizio
- Investire seriamente nella ricerca aumentando fondi e borse di studio
- Ridurre la burocrazia e facilitare l'accesso ai capitali per le startup innovative
8. La bomba demografica - Oltre al danno economico immediato, c'è quello futuro: questi giovani formeranno famiglie all'estero, accelerando l'invecchiamento della popolazione italiana già in corso.
9. Di conseguenza, agire per prevenire la fuga non è solo fondamentale per il futuro del nostro Paese, ma necessario.
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