Murubutu - Franz e Milena (prod. SuperApe)

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Questo nuovo disco è il quinto tributo di Murubutu al connubio fra musica rap e letteratura nonché il suo terzo concept album. I brani che lo compongono hanno tutti un comun denominatore: la notte.
La notte come realtà parallela che trasforma magicamente i luoghi su cui cala mutandone i contorni, i colori ma anche le percezioni, i comportamenti e i sentimenti delle persone che la vivono. La notte come momento di riposo o tormento, ora sogno, ora incubo. La notte come continua metamorfosi soggettooggetto che assume facce diverse in un ciclo continuo. La notte è davvero solo momento negativo funzionale al divenire illusorio dietro cui si cela l’Essere perenne di Parmenide? Nell’album la notte si fa medium narrativo attraverso cui raccontare fenomeni complessi come la guerra, la solitudine, il lutto ma anche il fascino della natura, l’ispirazione artistica, l’amore. Il titolo che parafrasa la celebre opera di Fitzgerald allude alla notte come catalizzatore di paure e speranze in cui l’individuo vive più che mai il confronto con se.

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#Murubutu #SuperApe #TenebraÈLaNotte
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Комментарии
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Presa dalla curiosità sono andata a leggere la storia di Kafka e Milena. Ogni canzone è uno stimolo alla curiosità. grazie davvero.

monicamurzi
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Non ci sono parole per descrivere il coinvolgimento e la commozione che suscita questa canzone. Murubutu è un poeta

cassandra__
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"Tanto tempo spezza le ali e un amore trasparente... la morte è nella gente che dimentica chi perde"
"Io ancora ti aspetto firmato Franz Kafka"
A distanza di 10 tracce cambia il mondo, da "Buio" a "Franz e Milena" cambia completamente la prospettiva, Murubutu immenso

yuri
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Ed ogni notte quel ricordo era il suo fuoco e la sua forza
Che si muoveva dentro all'ombra e dava al mondo un'altra forma
E il sole calerà
Guardava fuori Franz
C'era la nebbia che fioriva oltre le tende
La ricordava là
Seduta in Niklas-Strasse
Con gli occhi in giada una mattina di novembre
Fuori dal vetro grigio, dieci ore dentro l'ufficio
La notte saliva a Praga dall'acqua della Moldava
E dopo un giorno di servizio nell'archivio
Il boemo con la cravatta si alzava e tornava a casa
Verrà la notte e avrà il contorno degli occhi tuoi
Ed io e te soli tra i ricordi come due eroi
Le mani strette come nodi sugli scrittoi
Poi, cos'è che puoi, puoi, le notti no
E verrà notte e avrà i colori degli occhi tuoi
Avrà la forza di chi è sveglio da sempre
E dentro a un flusso di coscienza come per Freud
Come per Joyce, con me tu puoi
Fuggita a Vienna per la guerra la sua bella lo pensava
E gli spediva le parole stupende
"Cara Milena" lui scriveva fino all'alba
"Mi terrai sveglio per sempre"
Chino nel suo studio fra i suoi muri a scuri chiusi
E dentro al buio di un silenzio ora trafitto dai gufi
Combatteva contro un sogno e i suoi amletici dubbi
Combatteva contro il sogno e i suoi eserciti muti
Come una danza, lei sulla carta
Lei lo incantava e lo stringeva a sé
Sai la distanza non è che un'aria
Che si alza calda e mi riporta a te
S'alzava stanco Franz quando già la città
Gemeva piano sotto il suono delle sette
Passando il ponte Karl lui la pensava già
Sotto la neve ad aspettare nuove lettere
Le loro vite là unite da quello scambio
Le guide di un ponte in marmo
Là eretto tra mano e mano
Ed ogni notte leggendo vedeva intanto
I suoi occhi caldi in contrasto col cielo freddo in cobalto
Verrà la notte e avrà il contorno degli occhi tuoi
Ed io e te soli tra i ricordi come due eroi
Le mani strette come nodi sugli scrittoi
Poi, cos'è che puoi, puoi, le notti no
E verrà notte e avrà i colori degli occhi tuoi
Avrà la forza di chi è sveglio da sempre
E dentro a un flusso di coscienza come per Freud
Come per Joyce, con me tu puoi
Un giorno la carta tacque, la penna rimase muta
Non giunse più alcuna lettera e dopo nessuna scusa
E i mondi di inchiostro eretti ed eletti nella scrittura
Crollavano su se stessi fondendo le notti in una
Scriveva fitto il boemo, cuore trafitto
Col cuore fuso sul tavolo e il vuoto scuro nell'animo
Si seppe 10 anni dopo dal termine del conflitto
Internata con tanti altri nel campo di Ravensbrück
Anima affranta, lui non lo seppe, si spense prima di quell'epoca
Restò un'ultima lettera ad attenderla intatta
"Io ancora ti aspetto" firmato: Franz Kafka
Fra i guai, tuoi diari
Cercavi domani
Che resta? Un ricordo
Sul fondo dei viali
Le notti di inchiostro
Tu forse le amavi
Tra i sogni annegavi
Nei mari degli occhi tuoi
I have no doubt
You dream about
The things you'll never do
I have no doubt
You dream about
The things you'll never do
I have no doubt
You dream about
The things you'll never do
I have no doubt
You dream about
The things you'll never do

gambassogambassi
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Quanta cultura in ogni tua canzone, quanta magia... questa sì che è vera Arte, emozione pura e incanto.
Ogni disco è un capolavoro, grazie. Continua così, sempre pieno rispetto per te!

alessiasantangeletta
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"Verrà la notte e avrà il contorno degli occhi tuoi"
Bella rivisitazione dei versi di Pavese, nel ritornello e non solo.
"Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
(...)"

artpolo
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[Strofa 1]
Ed ogni notte quel ricordo era il suo fuoco e la sua forza
Che si muoveva dentro all'ombra e dava al mondo un’altra forma
E il sole calerà
Guardava fuori Franz
C'era la nebbia che fioriva oltre le tende
La ricordava là
Seduta in Niklas-Strasse
Con gli occhi giada una mattina di novembre
Fuori dal vetro grigio, dieci ore dentro l'ufficio
La notte saliva paga dall’acqua della Moldava
E dopo un giorno di servizio nell'archivio il boemo
Con la cravatta si alzava e tornava a casa

[Ritornello]
Verrà la notte e avrà il contorno degli occhi tuoi
Ed io e te soli tra i ricordi come due eroi
Le mani strette come nodi sugli scrittoi
Poi, cos'è che puoi, puoi, le notti no
E verrà notte e avrà i colori degli occhi tuoi
Avrà la forza di chi è sveglio da sempre
E dentro a un flusso di coscienza come per Freud
Come per Joyce, con me tu puoi

[Strofa 2]
Fuggito a Vienna per la guerra la sua bella lo pensava
E gli spediva le parole stupende
"Cara Milena" lui gli scriveva fino all'alba
"Mi terrai sveglio per sempre"
Chino nel suo studio fra i suoi muri a scuri chiusi
E dentro al buio di un silenzio ora trafitto dai gufi
Combatteva contro un sogno e i suoi amletici dubbi
Combatteva contro il sogno e i suoi eserciti muti
Come una danza, lei sulla carta
[?] e lo stringeva a sé
Sai la distanza non è che un'aria
Che si alza calda e mi riporta a te
S'alzava stanco Franz quando già la città
Gemeva piano sotto il suono delle zeppe
Passando il ponte Karl lui la pensava già
Sotto la neve ad aspettare nuove lettere
[...]
[Ritornello]
Verrà la notte e avrà il contorno degli occhi tuoi
Ed io e te soli tra i ricordi come due eroi
Le mani strette come nodi sugli scrittoi
Poi, cos'è che puoi, puoi, le notti no
E verrà notte e avrà i colori degli occhi tuoi
Avrà la forza di chi è sveglio da sempre
E dentro a un flusso di coscienza come per Freud
Come per Joyce, con me tu puoi

[Strofa 3]
Un giorno la carta tacque, la penna rimase muta
Non giunse più alcuna lettera e dopo nessuna scusa
E i mondi di inchiostro eretti ed eletti nella scrittura
Crollavano su sé stessi fondendo le notti in una
Scriveva fitto il boemo, cuore trafitto
Col cuore fuso sul tavolo e il vuoto scuro nell'animo
Si seppe 10 anni dopo dal termine del conflitto
Internata con tanti altri nel campo di Ravensbrück
Anima affranta, però non seppe, si spense prima di quell’epoca
Restò un’ultima lettera ad attenderla intatta
"Io ancora ti aspetto" firmato: Franz Kafka

thesoundofseelence
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Grazie per averci riconsegnato la gioia dell' immaginazione

dice
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Oggi ho scoperto questa canzone e ne sono felicissima, proprio ieri ho finito di leggere Lettere a Milena ed è fantastico trovarlo anche sotto forma di canzone. E poi io mi chiamo Milena, quindi hey. Bravissimo🔥

amygald
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Grazie Murubutu.... semplicemente GRAZIE!!

Sabbia
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Brividi, semplicemente. Maestro, non ne sbagli una.

ismaelemourchid
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Sai la distanza non è che un'aria che si alza calda e mi riporta a te ... <3

tonibaretta
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Come te murubutu non c'è nessuno.

DarkRev
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Prof, una delucidazione ad un alunno distratto. Kafka muore nel 24 e Milena muore invece nel 44 in un campo di concentramento. Se non erro hanno iniziato a internare la gente nel 36 per cui Milena aveva già deciso di non cagare più kafka per altri motivi.

Sepp
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Fortunati quelli che ti studieranno sui libri di testo

Caravaggio
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Sapete se la parte finale "i have no doubt you dream about..." è presa da un'altra canzone? Voglio un 10 ore solo di quello hahah

maso
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Lo vedrò il 31 a Savona *-* mi sembra un miracolo che venga nella mia città...

ildefecafalli
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Ma il produttore chi è? Cercando super ape non si trova nulla :(

ffixi
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Qualcuno conosce il significato del verso “Restò un'ultima lettera ad attenderla intatta
Io ancora ti aspetto, firmato Franz Kafka”?

enricocaradonna
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Qualcuno sa dirmi il nome della canzone alla fine del brano?

bowie