LE FONTI SACRE: IL BACIO TRA MASCHILE E FEMMINILE di ANDREA COGERINO
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Caro Matteo, vorrei riflettere su alcuni punti che hai sollevato, in particolare riguardo Paolo, il cristianesimo e la società patriarcale.
Primo, sulle accuse di maschilismo verso Paolo. È vero che alcuni suoi scritti possono essere interpretati come maschilisti, ma è anche importante considerare il contesto storico in cui viveva. Paolo era un uomo del suo tempo, e come tale, le sue vedute potrebbero non sembrare progressiste secondo gli standard odierni. Tuttavia, ci sono passaggi nei suoi scritti che suggeriscono una visione più equilibrata, se non addirittura progressista, sui ruoli di genere.
In secondo luogo, la questione della Chiesa e del paternalismo. Concordo sul fatto che la Chiesa ha avuto, e in alcuni casi continua ad avere, un atteggiamento paternalista, che è differente dal concetto di patriarcato. Tuttavia, è essenziale distinguere tra le strutture istituzionali e gli insegnamenti spirituali e morali.
Riguardo alla premessa della società patriarcale come radice della violenza contro le donne, è un tema complesso. Mentre è innegabile che molte società patriarcali hanno perpetuato disuguaglianze e ingiustizie, non è necessariamente vero che il patriarcato sia l'unico o il principale fattore alla base della violenza di genere. Nelle società bibliche, ad esempio, vi erano norme severamente punitive contro chi commetteva violenza sulle donne, evidenziando una condanna della violenza di genere.
Insomma, ricordarsi che la violenza è radicata nell'anima umana è un punto cruciale. Purtroppo, essa è un aspetto della condizione umana che trascende le strutture sociali e culturali. Le società, indipendentemente dalla loro natura patriarcale o matriarcale, hanno sempre cercato di moderare e regolare tale violenza per il bene comune.
Infine, vorrei aggiungere un'ulteriore riflessione sulla natura della violenza. È importante riconoscere che, anche se le donne sono spesso vittime di violenza, le cause di questo fenomeno sono complesse e molteplici. Una di queste cause potrebbe essere la tendenza di chi detiene maggiore forza fisica o potere di esercitare violenza su chi è percepito come più debole. Questo non si limita solo al genere, ma include anche altri gruppi vulnerabili, come gli anziani e i bambini. È quindi essenziale considerare la violenza non solo come un problema di genere, ma come un problema più ampio, legato alla dinamica del potere e della vulnerabilità all'interno della società.
Il problema della violenza, di qualunque forma e specialmente proprio quella di genere, richiede un'analisi attenta e multi-sfacettata per essere compreso e affrontato efficacemente. Le ideologie aiutano poco.
Spero che queste riflessioni possano contribuire a una discussione più sfumata e approfondita su questi temi importanti. Ne discutiamo quando vuoi, anche sul mio canale.
Bellaprof
Sono stata per anni una femminista attiva, convinta delle ragioni corrette, il problema venne fuori quando mi resi conto che nessuna donna è esente dall'avere interiorizzato il patriarcato; e che anche nel femminismo più estremista esiste una forma radicata di violenza, di predisposizione alla distruzione del maschio. Ora, resto comunque, oggi, una donna liberata, e fastidiosa, eppure non mi ritrovo nel racconto odierno : il patriarcato non esiste più. Per me, il nodo è la violenza usata come strategia di fondo in tutte le relazioni sociali e umane. Infatti, come ha ben detto Vito Mancuso, nel suo articolo su La Stampa di ieri, la questione di fondo è la violenza che esiste sia nel patriarcato che nel matriarcato, infatti il suffisso - arcato-, deriva dal greco, - arche-, e significa " potere, forza-, dunque, un sistema fondato sul genere, che sia uomo o donna, basato sull'uso sistematico della forza, della potenza, per attribuirsi la predominanza di un genere sugli altri generi.
Alice Miller, nota psicologa tedesca che ha studiato i comportamenti infantili, lo ha sempre ribadito, è tutta la società fondata sulla violenza, e dunque anche l'educazione.
Infine, condivido la stessa opinione della Prof. Lucia Caraffia, se Giulia fosse cresciuta e vissuta negli anni 50, avrebbe finito con lo sposare il Turetta, forse avrebbe preso le botte tra il silenzio delle mure domestiche, molto probabilmente non sarebbe stata uccisa, ma sarebbe rimasta accanto a quel uomo, che le convenzioni sociali dell'epoca avrebbero richiesto!? Perché il nodo è che oggi, invece Giulia lo ha rifiutato quel uomo, e lui l'ha punita....quindi qui non c' entra il patriarcato ma la fine di esso che comporta la rabbia di chi subisce l'abbandono! D'altronde, come ha detto il Professore, le origini del patriarcato risalgono ai tempi biblici, quando era necessario una chiara divisioni di ruoli, che determinava la sopravvivenza, chi aveva più forza fisica, e in questo caso l'uomo, andava fuori di casa, per provvedere alla sopravvivenza della famiglia stessa. Alla donna, le faccende della casa. E questo, in quasi tutte le religioni monoteistiche .
La donna ha meno forza fisica rispetto all'uomo, ( e questo è innegabile xome ha sempre sostenuto anche Camille Paglia) e se dunque, la forza fisica che l'uomo ha, talvolta lo facilita in alcuni lavori come il muratore o il facchino, tuttavia è innegabile che la donna non ha meno qualita intellittive e comunicative, quindi visto che in alcuni ambiti, la forza fisica non è una competenza richiesta, mi chiedo se la questione non sia piu l'esistenza o meno del patriarcato quanto invece quello del maschilismo. La differenza tra patriarcato e maschilismo è sottile ma differente: il primo si basa sulla forza, il secondo sul pregiudizio.
Handlebackhome
Nella vita reale di oggi comandano le donne nelle famiglie
gaetanagraziano
Fra la "società patriarcale" e la persona c'è la ragione della persona stessa che ha un proprio pensiero e spirito critico. Non siamo spugne che assorbono incondizionatamente gli stimoli esterni. Un pensiero come quest'ultimo scade inevitabilmente in deliri paternalisti del tipo "tutti gli uomini sono colpevoli"
Andrea.Giannini
Grandissimo!! Ha spiegato benissimo la cultura da cui proveniamo e in cui viviamo! Ma molti negano la cultura maschilista perché come dice un detto “ il pesce vede nell’acqua ma non vede l’acqua “ così chi è pienamente in una cultura di patriarcato e maschilismo ha difficoltà a vederla. Occorre maggiore onestà intellettuale e umiltà per rendercene conto e contribuire all’evoluzione culturale verso la dignità di tutti facendo attenzione alle parole usate, ai luoghi comuni che purtroppo confermano vecchi preconcetti e pregiudizi ed etichettano negativamente le donne
Laura-iqen
Ieri sono andato a vedere C’è ancora domani, film diretto e interpretato da Paola Cortellesi che sta riscuotendo un grande successo di pubblico, cosa non scontata per un film italiano e per un pubblico ormai abituato ad aspettare che i film escano sulle piattaforme visibili da casa.
Dico subito che è un successo meritato e mi sento di consigliare la visione del film, che, pur con i suoi limiti, è una pregevole opera prima.
Il successo però non è solo dovuto ai meriti intrinseci del film.
Il successo di questo film è dovuto anche al fatto che esce in sala a cavallo della giornata contro la violenza sulle donne (ennesima giornata dedicata a qualcosa, è come un calendario laico che si sostituisce a quello ecclesiastico).
Il bombardamento mediatico, soprattutto sull’ultimo caso di femminicidio della Cecchettin, è conclamato.
E come si può non essere d’accordo? Chi non sarebbe d’accordo sul condannare l'uccisione di qualcuno per un malriposto senso del possesso dovuto alla cultura profondamente maschilista che è diffusa in tutte le società umane??? (è molto peggio in Africa, Asia o Sud America per esempio, ossia nelle periferie da cui il capitalismo globale estrae le sue ricchezze e in cui riversa i suoi scarti).
C’è qualcosa in più da elaborare però. E’ come se vivessimo immersi in una bolla mediatica di schizofrenia conclamata.
Non è più accettabile la violenza di genere ma è accettabile l’escalation della violenza di stato, il monopolio di questa su, indiscriminatamente, donne, bambini, vecchi, uomini, lgbtq+ etc...
Supportare guerre ovunque anzi armare le guerre, voltare la testa dall’altra parte sul genocidio palestinese, invocare l’uso della bomba atomica (ve ne ricordate?) come spauracchio è lecito, legittimato, ordinario, inevitabile.
Aizzare orde di pensionati che vogliono il sangue di qualche psicopatico di cui però non si mostra la produzione sociale della psicopatia è anch’esso ordinario.
C’è qualcosa di profondamente marcio in tutto questo. Stiamo marcendo. E’ un processo di marcescenza.
salvatorenastasi
Non si può in quattro e quattr’otto cercare delle risposte sensate. Mi riferisco all'ultimo caso di cronoca che ci ha portato (ben venga) a parlare di patriarcato. Non conosciamo nulla di questo ragazzo, bisognerebbe essere prudenti. Necessarie riflessioni su patriarcato ma senza semplificare fatti per certi versi complessi. Abbiamo pensato di sapere tutto del caso della Cecchettin perché abbiamo avuto accesso a tantissime informazioni, ma cosi non è. Sappiamo ancora poco del mondo che si è formato dentro e intorno Turetta. Il dovere di scardinare logiche di pensiero patriarcali nom esclude la cautala nell'analizzare fatti, ripeto, piu complessi di ciò che i media ci fanno spesso credere. Sono una studentessa al secondo anno di criminologia. Ci tenevo nel condividere questa riflessione. Grazie professore, la seguo sempre con grande interesse.
Laura
tareine
L’ Antico Testamento non è il Nuovo. Gesù trattava le donne come esseri umani di pari dignità. Certo era un ebreo strano per i suoi contemporanei…Sono le donne infatti che hanno visto il Risorto. Tranne poi non essere credute dai discepoli proprio perché donne. Paolo di Tarso beh..con lui nasce il cristianesimo ma era un ebreo un po’ “troppo osservante” per sposare appieno l’idea di uguaglianza di genere. Insomma, il messaggio di Gesù di Nazareth era molto chiaro, semplicemente non è stato accolto appieno. Le scritture poi sono sempre state interpretate da uomini. Quindi non credo che sia un problema di religione, ma di “uomini maschi” che hanno voluto dare la loro interpretazione della religione. Credo dunque che la cattiva interpretazione di alcuni passi biblici possa invece essere stata decisiva, sulla tardiva emancipazione femminile. Magari, tanto per tornare ai giorni nostri, non sarebbe male che le madri, anche quelle atee, non obbligassero le figlie a fare i letti dei loro fratelli solo perché “femmine”.
JJ-hruh
3:20 "i numeri parlano, su 100 omicidi 82 sono donne"?
senza offesa, ma mi sa che devi riguardarteli un attimo i numeri...
E.L.M..
La ringrazio profondamente per questo video...Ha reso un po' di giustizia alle Donne ... Ribadisco Lei è la bellissima persona che vorrei al governo .🌿🌏
idda
Forse non ho capito bene o c'è stata un po' di confusione, ma su 100 omicidi in Italia, in 39 casi la vittima è una donna, non 82. Quello che è vero è che in 82 casi su 100 il colpevole è un uomo, ma la vittima è anche un uomo in 61 casi. L'Italia ha una delle più basse percentuali di omicidi e femminicidi in Europa. Fonte: articolo "In Italy, femicides are not decreasing like homicides" (YouTube mi rompe le scatole se posto link, scusate)
dr.mariophd
15 minuti di saggezza e lungimiranza, grazie Matteo. Luca
lucasoldi
Ho provato a spiegare che un edit un a fatwa potrebbe cambiare il tutto😢. Io vorrei che il papa fosse arrestato per terrorismo contro le donne bastava cambiare da " Uomo creato ell immagine di Dio" e gli altri? Le altre? Bastava cambiare una frase e il 50% delle violenze sarebbe eliminata globalmente. Tutte le creature sono stata create nell immagine...o donne e uomini sono creati nell" immagine di D. La Meloni mi ha scioccata quando ha detto " non e" importante quante donne hanno ugualianza ma la posizione di lavoro" delle donne " . Ho sopravvissuto pedofili sadici maschi violenti ed erano tutti italiani . Gli Israeliani hanno massacrato donne Palestinesi 😢 non esiste religione che e' giusta
midknight
Il commento iniziale sulla destra poteva evitare visto che si uccideva anche quando c'era la sinistra
danymacca
Grande Prof ❤ sottoscrivo ogni sillaba ....un caro saluto e complimenti, come sempre
rikym
E caro professore, ilpatriarcato ci sta sul cazzz da secoli! Fatevene una ragione... tutti!
angela
Complimenti Professore, grazie di esserci.
danieledorazio
Immenso semplicemente immenso queste tue considerazioni, grazie
carmelocaruso
La citazione alla lettera agli Efesini è parziale: manca il riferimento di come i mariti sono chiamati ad amare le mogli.
Per un'informazione completa, la riporto per intero, senza tagli, cosicché ognuno possa comprendere il significato completo
"Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, lui, che è il Salvatore del corpo. Ora come la chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa. Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, per santificarla dopo averla purificata lavandola con l’acqua della parola, per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile. Allo stesso modo {anche} i mariti devono amare le loro mogli, come la loro propria persona. Chi ama sua moglie ama se stesso. Infatti nessuno ha mai odiato la propria persona, anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa, poiché siamo membra del suo corpo. Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diverranno una carne sola. Questo mistero è grande; dico questo riguardo a Cristo e alla chiesa"
cristianogiampaoli
Bel video, semplice nell'esposizione (alla portata di qualsiasi persona senza sconfinare nell'autoreferenzialita) ma, come sempre, ricco di contenuti di riflessione. In 15 minuti abbondanti hai spiegato sinteticamente il tema ma con estrema efficacia. Complimenti!!.