Il più GRAVE problema per l'umanità (spiegazione di Luca Mercalli)

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Il Cambiamento Climatico Antropogenico: ecco quella che si presenta come la più grande sfida che l'umanità (tutta, nessuno escluso) debba affrontare.
Luca Mercalli ci spiega il perché di tutto questo.

- Video registrato nel Marzo 2022 [contenuto in lingua italiana].
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Комментарии
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Sarà una catastrofe in qualsiasi caso. Puntualizzo solamente sul discorso guerra che di per sé non è sbagliato:Ci sono oltre30 conflitti nel mondo ci accorgiamo di questo solamente perché ce l abbiamo in casa. Cmq a mio parere non ce la faremo ma ci penserà il nostro pianeta a correggerci. Grazie per i suoi preziosi contenuti🙏

Langosauro
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Pagheremo molto amaramente la comoda ignoranza consapevole nella quale sguazziamo...

AlessandroBruttiInMediaITALIA
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Fermiamo, la'INDUSTRIALIZZAZIONE ILLECITA...

giovannivernile
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Vi espongo una mia teoria di semplice realizzazione, non risolverà grandi problemi ma meglio di niente: per quanto possibile bisogna calmare la gente che si azzuffa placando il consumo di ossigeno da parte dell'uomo. Vale per i sedentari non per gli sportivi

palissandroeldiablo
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Il problema del fotovoltaico è l'ossessione per i megaimpianti!!! Anche il fotovoltaico consuma il suolo se ci ostiniamo a metterlo sui campi! Qualcuno ha mai fatto un calcolo di quanto gigawath si produrrebbero coprendo TUTTI i tetti d'Italia col fotovoltaico? Senza contare l'enorme quantità di aree dismesse, di edifici abbandonati, di caserme, aeroporti, viadotti ormai in disuso! Lì il danno ambientale e paesaggistico è stato ormai fatto e il ripristino dei luoghi costerebbe miliardi! Bene i grandi parchi si facciano li!!! Quanto all' intermittenza si può risolvere facilmente! Sono assolutamente contrario all'uso dell'idrogeno per autotrazione (l'acqua è un bene troppo prezioso) ma il surplus di energia elettrica prodotta dalle rinnovabili nei momenti di picco può essere usata per produrre idrogeno dall'acqua di mare, e questo idrogeno può essere usato nelle attuali centrali elettriche al posto del gas SOLO per produrre energia elettrica di notte o quando è nuvoloso! Tutte tecnologie già esistenti, si può fare DOMANI!!! BASTA VOLERLO!!!

marcovalenza
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Come, possiamo aiutare il nostro Pianeta a guarirla dalla febbre, se i signori del Mondo sono discordi?

giovannivernile
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Siamo in troppi.
Il problema più grande per l’umanità è l’umanità stessa.
Concordo con tutti quelli che affermano che il problema principale è l’esagerato aumento demografico.
6.000.000.000 di individui in più dall’800 ad oggi, bruciano più o meno 1.700.000 metri cubi al minuto di O2 che trasformano in poco meno di 1.400.000 metri cubi ci CO2….sempre al minuto.
Ma non è solo il nostro respiro a produrre gas serra, magari.
• Sono tutte “le bestie” in più che dobbiamo allevare per poterci sfamare
• Sono le tonnellate in più di gasolio, carbone, metano che servono per scaldarci, spostarci e trasportare cose che potrebbero essere prodotte comunque in situ.
• Sono i Mw di energia che consumiamo per illuminare a giorno strade, città, uffici anche quando sono disabitati.
• E’ la nostra “cacca” fisica e non da smaltire
Non voglio essere catastrofista, mi piace credere ancora nell’uomo ma credo che se continuiamo così la terra non tarderà tanto a darsi una scrollatina per liberarsi da noi parassiti.
Penso che le generazioni future debbano darsi un target demografico di 2-3 miliardi di individui sempre se ci arriveranno senza scannarsi, prima che le condizioni climatiche avverse inneschino guerre per riservarsi acqua, cibo ed i posti migliori in cui stare. Tutto parte dalla ridistribuzione delle ricchezze. Dove c’è benessere c’è bassa crescita demografica.
Grazie comunque della sua esaudiente spiegazione. Con stima.

andreamelchiorri
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Questo video dovrebbe essere trasmesso nelle ore di punta, in tv al posto del tg forse si potrebbe sensibilizzare di più l'interesse pubblico e spingere il potere a fare cose concrete.

francograber
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L unico problema che avremmo dovuto affrontare con urgenza da subito e da ieri, doveva essere la mancanza di un istruzione almeno minimamente adeguata . Una formazione piú consapevole, con senso critico e un livello culturale ricco di valori utili a orientare il senso civico e del dovere. Creare quello che oggi non abbiamo più purtroppo...che ci hanno rubato volontariamente!! individui indipendenti, liberi, critici e con la testa sulle spalle. Siamo invece in Italia, il paese piú ignorante d Europa, e al contempo in un europa che é totalmente orientata (per non dire governata) da politiche filo americane (Statunitensi) che a sua volta ha fatto del consumismo sfrenato e del capitalismo un mezzo per imporre la propria dittatura sulle democrazie globali. Un giovane che oggi si diploma vi assicuro (ho chiesto e parlato con molti di loro) che sa ancora nulla del cambiamento climatico, non conosce nemmeno le implicazioni che influiranno enormemente sul suo stesso futuro e sui motivi per cui non potrà avere dei figli, patirà la povertà, la fame e morirà precocemente. Un giovane che oggi si diploma perché dovrebbe avere voglia di combattere per un futuro migliore?...non conosce nemmeno i meccanismi più basici che regolano le attività politiche del nostro paese e né tantomeno quelli che regolano i processi vitali come il ciclo dell' acqua o la respirazione cellulare di piante e animali. Viviamo in un paese ricco di cultura ma ampiamente e artificiosamente ignorante. Ma sono sicurissimo di una cosa...ci penserà la natura a dare lezioni obbligatorie e molto violente, poco piacevoli o scomode che dir si voglia, che probabilmente alimenteranno odio e rabbia contro chi ci ha preceduto. Guerre? Sicuramente! probabilmente per incanalare tutta questa rabbia verso un nemico comune che non c'entra nulla con il nostro disagio ma che ci distragga come avviene già oggi...ma sono convinto (e spero di essere smentito dai fatti) che ci guarderemo indietro inevitabilmente tra non molto. E quando avremo perso tutto compresa la speranza, si cercherà nelle generazioni precedenti i veri colpevoli, loro sapevano e potevano fare qualcosa, forse vedremo una guerra di generazione? Provate a sensibilizzare chi vi sta intorno...informate chi di questo problema conosce solo la disinformazione che arriva dai media e dalla politica corrotta ... Provate a mettere una pezza alla mancanza di un istruzione minima e vi renderete conto che non é per niente facile rimanere calmi e motivati. É per questo che ringrazio di cuore Luca Mercalli per le energie che impiega mettendo a disposizione la sua professionalità. NON MOLLARE!

ujmozcy
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Siamo arrivati al punto di non ritorno!!!

luciamarinelli
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Finalmente un discorso non soggetto agli assurdi tempi televisivi e soprattutto senza le continue interruzioni di gente che dice sciocchezze. Grazie Prof. Mercalli. Ormai dobbiamo sperare in un miracolo...

nicolettacocco
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Seguo sempre con molto interesse questi video del climatologo Luca Mercalli dove ne condivido la preoccupazione. Purtroppo sono abbastanza scettico sul fatto che si riesca a fermare l'aumento della temperatura del pianeta fino a 2 gradi. Il problema principale è legato al fatto che, nonostante l'evidenza dei cambiamenti climatici e l'attività umana con l'era industriale dal 1900 ai giorni nostri, la maggior parte della gente non crede a tutto questo. Ci si lamenta che fa caldo, che non piove, ma da parte della gente, non si avverte minimanente l'intenzione di adottare uno stile di vita più attento ai consumi energetici. Questo lo vedi nella quotidianità. Le ragioni sono molteplici. Egoismo, indifferenza, interessi economici... L'unico momento e, forse neanche quello, per convincere i più scettici delle responsabilità umane, sarà quando avverranno eventi così estremi e sempre più frequenti non più gestibili (alluvioni, trombe d'aria, uragani...) e sempre più onerosi. Al limite ci sarebbero altri modi abbastanza convincenti, ma questo in qualche modo già avviene indirettamente con il costo delle materie prime che continua a salire. Il pianeta è uno solo e le materie prime sono (finite), non infinite.

albertosmallflowers
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Questo articolo del 27/07/2022 (pag. 21) di "AVVENIRE" mi piace e lo inserisco
«Un'assise per la famiglia umana», la visione di Capanna & C.
di ANDREA ACALI

Un parlamento salverà il mondo? Se l'idea non è questa, ci si avvicina molto. E l'idea di un'assise elettiva mondiale, basata sul principio secondo cui quello che interessa tutti viene deciso da tutti, potrebbe essere meno utopistica di quanto sembri. Almeno secondo la nutrita compagine di intellettuali, filosofi, artisti che hanno contribuito alla realizzazione del libro Il risveglio del mondo. Testimonianze sul Parlamento mondiale a cura di Mario Capanna (Mimesis, pagine 192, euro 16, 00). Senza dubbio il quadro geopolitico internazionale sta dimostrando l'incapacità dell'Onu di essere efficace nella risoluzione dei conflitti, paralizzata dal diritto di veto delle grandi potenze che siedono nel Consiglio di sicurezza. Il parlamento mondiale avrebbe una natura diversa, essendo rappresentativo dei popoli e non degli Stati. Secondo Capanna, sono tre le ragioni che dovrebbero spingere a percorrere questa strada: «Il mondo sta bruciando, letteralmente. Ma di fronte ai mutamenti climatici si parlicchia, senza fare nulla di concreto. Poi è sotto gli occhi di tutti quella che il Papa chiama Terza guerra mondiale a pezzi, come pu-re la corsa agli armamenti. Infine, il dramma delle ondate migratorie. Stiamo andando verso un punto di non ritorno e l'unica risposta possibile è una democrazia cosmopolita». Un tale parlamento «non sarà la panacea ma pur con i suoi limiti dovrebbe assumere decisioni vin- colanti per gli Stati, sul principio di corresponsabilità».

Facile a dirsi, ma a farsi? «I problemi non sono di ordine tecnico, con un eletto ogni 7, 5 milioni di cittadini avremmo un parlamento di circa mille componenti, poco più di quelli attuali in Italia», spiega Capanna. «La vera questione è di ordine strutturale e politico: serve una conversione del modo di pensare. Siamo un'unica famiglia umana e di fronte alla fragilità del pianeta, bisogna assumere decisioni epocali». Nelle parole dell'ex europarlamentare si coglie l'eco dei discorsi del Papa, il che fa un certo effetto. Come pure in quelle di altri interventi nel corso della presentazione del volume, tenutasi a Roma presso la Federazione della Stampa. Daniele Archibugi, ad esempio, ricordando che quella di un parlamento mondiale è «un'idea antica», che ha delle forme embrionali in vari organismi sovranazionali (il parla mento europeo ne è sicuramente l'esempio più evidente), ha sottolineato che una simile istituzione darebbe «voce a entità che possono stemperare la rivalità tra gli Stati. Una nuova forma di rappresentanza per creare ponti» e «mettere sotto scacco la politica dei governi».

Una proposta «più visionaria che utopistica», ha aggiunto Giacomo Marramao, sulla stessa linea dell'ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta, secondo la quale «bisogna andare oltre il contingente. L'ordine globale non sta funzionando, Putin ce lo ha sbattuto in faccia ma lo sapevamo già. L'utopia deve mandare avanti il pensiero». Come ha sintetizzato Marramao, «siamo in uno stato di emergenza rispetto al quale c'è una zona grigia rappresentata dalla politica politicante, che opera come se tale emergenza non esistesse, incapace di vedere cosa sta accadendo». Da qui la necessità di una visione nuova della governance mondiale, che metta al bando la guerra che, come ha ricordato ancora il filosofo, citando Gino Strada, «non si può umanizzare, va solo cancellata».
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enzomerlino
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Il problema più grande e piu' grave per l' umanità è l' uomo stesso che, ormai, ha oltrepassato il punto di non ritorno.
La singolarita' per gli umani non è lontana.

akhenatonfaraone
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Dott.Mercalli, sa qualcosa riguardo lo sforzo internazionale circa la ricerca sulla fusione nucleare ? Ne vale la pena ? Possiamo considerarla come una soluzione in tempi brevi ? Sará veramente quello che promette di essere ? Grazie.

francograber
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Non abbiamo a cuore la conoscenza x continuare a garantire la vita a tutti. Prevale invece l'ignoranza distruttiva!

fsevqhs
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La cosa triste sono le sole 2.200 visualizzazioni

alessiover
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Il consumismo deve finire. O almeno, deve cambiare. Soprattutto devono fare pagare i rifiuti alle persone e alle aziende a quantità, o peso o mc. Poiché i rifiuti fanno capire che nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.E trasformare la materia inquina e consuma energia, perciò deve durare il più possibile. Comodità e confort personale passano in secondo piano.

ThePaolapaoletta
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La popolazione è triplicata in poco più di mezzo secolo !
Cambiamenti climatici o meno i problemi connessi sono infiniti !
Bisogna imporre un controllo demografico globale e fermare paesi canaglia predicano la prolificità !

emilioguastoni
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Esaustiva la Sua disamina!!!
Continui, da scienziato, a sollecitarci a non adagiarci su comportamenti edonistici, letali per noi in un futuro

giuseppedeluca