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Ignoto 1, Processo Bossetti G.R.REPERTI REVISIONE O ARCHIVIAZIONE C'E' UNA STRANEZZA IN QUESTO CASO
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Ignoto 1, Processo Bossetti G.R. . REPERTI REVISIONE O ARCHIVIAZIONE, C'E' UNA STRANEZZA IN QUESTO CASO. Rassegna Stampa, Telelombardia. Revisione o Archiviazione. Reperti deteriorati per difetto di custodia, dolo o colpa? Un balletto di responsabilità.
Professor Giorgio Casari. (Ospedale San Raffaele di Milano). I reperti mi vengono richiesti da Bergamo. Il 21 novembre 2019, vengono consegnati, congelati, ai carabinieri. Per la procedura di conservazione, ho dato come informazioni, indicazioni abbastanza standard. I 54 campioni di Dna, sono stati inseriti in un contenitore di polistirolo e mantenuti congelati con del ghiaccio secco, con la raccomandazione di consegnarli, nel più breve tempo possibile. Da Milano a Bergamo, il tempo del viaggio, è una oretta di strada. I reperti ritirati a Milano, il 21 novembre 2019, vengono consegnati e depositati nell'Ufficio Corpi di Reato di Bergamo, in data 02 dicembre 2019. Presidente Giovanni Petillo. Il Dna com’è arrivato, dentro lo scatolone, è stato messo nell’Ufficio Corpi di Reato e da quel giorno è ancora lì, lì è rimasto, li è, a temperatura ambiente. L’Ex Comandante del Ris, Garofano. Se i campioni sono stati conservati a temperatura ambiente, purtroppo il Dna, si è degradato. Non potrà essere utilizzato per effettuare qualsiasi altra analisi perché inservibile. L’incauta conservazione dei reperti potrebbe costituire un precedente, che non può passare liscio. Tra la cessione dei reperti, da parte di Giorgio Casari, avvenuta il 21 novembre 2019, e l'acquisizione dei reperti da parte dei carabinieri, e la successiva cessione all'Ufficio Corpi di Reato di Bergamo, avvenuta il 2 dicembre 2019, c'è la soluzione. La soluzione è tutta lì, capire cosa può essere successo dei reperti, in questo lasso di tempo. Chiarisco anche, che l'estrazione è una. Se io estraggo una traccia e da quella estrazione, ottengo una quantità di liquido, dove c'è il Dna, poi ne uso tante aliquote, per fare tante analisi simili o differenti. Ha ragione l'avvocato Salvagni, da quelle aliquote, io potevo verificare, quello che loro hanno diritto di verificare. Magari non veniva fuori niente, magari si confermavano i risultati già acquisiti, ma è un diritto inalienabile. Questo è un precedente. L'incauta conservazione di quei reperti, non può passare, perché tanti casi potrebbero essere riaperti, per errori giudiziari e noi non avremmo l'unica possibilità di analizzare. L'ho fatto io con l'omicidio di Via Poma, vent'anni dopo, perché la Polizia di Stato li aveva nel frigorifero. Se i campioni sono stati conservati, a temperatura ambiente, purtroppo il Dna si è degradato. I campioni di Dna, non potranno essere utilizzati per qualsiasi altra analisi, perché inservibili. L’Ex Comandante del Ris Garofano continua. Se è vero che l'analisi non è stata fatta in contradditorio, perché non c'erano i consulenti della difesa, è perché non potevano esserci. Ma quel contradditorio, è stato salvato, dal fatto che tutto-questo si è discusso, attraverso i dati grezzi, in dibattimento. Detto questo però, c'è una stranezza in questo caso, dal momento che i reperti sono stati ritirati dal professor Casari. Sono sicuro che i Carabinieri abbiano chiamato i Ris. Io ho dei campioni congelati, che faccio? Perché i campioni congelati o meglio gli estratti di Dna o gli amplificati di Dna, in tutti i laboratori del mondo, anche in Italia, da protocollo, vengono conservati nei laboratori di Polizia o nei Laboratori degli Istituti di Medicina legale, che fanno questo tipo di analisi. Non esiste alternativa. I campioni erano congelati e tali dovevano rimanere. La stranezza sta nel fatto che.
A. I carabinieri non si siano consultati con il Ris e lo escludo.
B. Che abbiano, se mai l'abbiano fatto o meno, consegnato questi campioni all'Ufficio Corpi di reato, che sappiamo in tutta Italia, non hanno il frigo, perché i campioni si conservano nei laboratori di chi fa questo tipo di analisi.
Claudio Salvagni. Presente in trasmissione, sottolinea le parole del professor Andrea Piccinini, che nella immediatezza dell’arresto, ebbe a dire. Sotto il profilo procedurale è importante per Bossetti, che si possa ripetere l'esame del Dna, con la garanzia del contradditorio, per esempio con una perizia, alla presenza delle parti. Ed ancora, lo dice Piccinini che li ha presi da Cassari, e li ha analizzati, per aggiungere cinque marcatori a quelli già individuati dal Ris ,per arrivare ad un numero superiore a quello individuato dai Ris. Anche l’analisi effettuata dal professor Andrea Piccinini è stata utilizzata per la condanna di Bossetti, anche quella analisi è stata utile. Aliquote di quei 54 campioni, dati al professor Piccinini dal professor Casari, sono servite per l'identificazione di Ignoto 1, e per aggiungere altri 5 marcatori a quelli individuati dal Ris. Trattasi quindi di materiale impiegato, per la decodificazione e per la comparazione.
Professor Giorgio Casari. (Ospedale San Raffaele di Milano). I reperti mi vengono richiesti da Bergamo. Il 21 novembre 2019, vengono consegnati, congelati, ai carabinieri. Per la procedura di conservazione, ho dato come informazioni, indicazioni abbastanza standard. I 54 campioni di Dna, sono stati inseriti in un contenitore di polistirolo e mantenuti congelati con del ghiaccio secco, con la raccomandazione di consegnarli, nel più breve tempo possibile. Da Milano a Bergamo, il tempo del viaggio, è una oretta di strada. I reperti ritirati a Milano, il 21 novembre 2019, vengono consegnati e depositati nell'Ufficio Corpi di Reato di Bergamo, in data 02 dicembre 2019. Presidente Giovanni Petillo. Il Dna com’è arrivato, dentro lo scatolone, è stato messo nell’Ufficio Corpi di Reato e da quel giorno è ancora lì, lì è rimasto, li è, a temperatura ambiente. L’Ex Comandante del Ris, Garofano. Se i campioni sono stati conservati a temperatura ambiente, purtroppo il Dna, si è degradato. Non potrà essere utilizzato per effettuare qualsiasi altra analisi perché inservibile. L’incauta conservazione dei reperti potrebbe costituire un precedente, che non può passare liscio. Tra la cessione dei reperti, da parte di Giorgio Casari, avvenuta il 21 novembre 2019, e l'acquisizione dei reperti da parte dei carabinieri, e la successiva cessione all'Ufficio Corpi di Reato di Bergamo, avvenuta il 2 dicembre 2019, c'è la soluzione. La soluzione è tutta lì, capire cosa può essere successo dei reperti, in questo lasso di tempo. Chiarisco anche, che l'estrazione è una. Se io estraggo una traccia e da quella estrazione, ottengo una quantità di liquido, dove c'è il Dna, poi ne uso tante aliquote, per fare tante analisi simili o differenti. Ha ragione l'avvocato Salvagni, da quelle aliquote, io potevo verificare, quello che loro hanno diritto di verificare. Magari non veniva fuori niente, magari si confermavano i risultati già acquisiti, ma è un diritto inalienabile. Questo è un precedente. L'incauta conservazione di quei reperti, non può passare, perché tanti casi potrebbero essere riaperti, per errori giudiziari e noi non avremmo l'unica possibilità di analizzare. L'ho fatto io con l'omicidio di Via Poma, vent'anni dopo, perché la Polizia di Stato li aveva nel frigorifero. Se i campioni sono stati conservati, a temperatura ambiente, purtroppo il Dna si è degradato. I campioni di Dna, non potranno essere utilizzati per qualsiasi altra analisi, perché inservibili. L’Ex Comandante del Ris Garofano continua. Se è vero che l'analisi non è stata fatta in contradditorio, perché non c'erano i consulenti della difesa, è perché non potevano esserci. Ma quel contradditorio, è stato salvato, dal fatto che tutto-questo si è discusso, attraverso i dati grezzi, in dibattimento. Detto questo però, c'è una stranezza in questo caso, dal momento che i reperti sono stati ritirati dal professor Casari. Sono sicuro che i Carabinieri abbiano chiamato i Ris. Io ho dei campioni congelati, che faccio? Perché i campioni congelati o meglio gli estratti di Dna o gli amplificati di Dna, in tutti i laboratori del mondo, anche in Italia, da protocollo, vengono conservati nei laboratori di Polizia o nei Laboratori degli Istituti di Medicina legale, che fanno questo tipo di analisi. Non esiste alternativa. I campioni erano congelati e tali dovevano rimanere. La stranezza sta nel fatto che.
A. I carabinieri non si siano consultati con il Ris e lo escludo.
B. Che abbiano, se mai l'abbiano fatto o meno, consegnato questi campioni all'Ufficio Corpi di reato, che sappiamo in tutta Italia, non hanno il frigo, perché i campioni si conservano nei laboratori di chi fa questo tipo di analisi.
Claudio Salvagni. Presente in trasmissione, sottolinea le parole del professor Andrea Piccinini, che nella immediatezza dell’arresto, ebbe a dire. Sotto il profilo procedurale è importante per Bossetti, che si possa ripetere l'esame del Dna, con la garanzia del contradditorio, per esempio con una perizia, alla presenza delle parti. Ed ancora, lo dice Piccinini che li ha presi da Cassari, e li ha analizzati, per aggiungere cinque marcatori a quelli già individuati dal Ris ,per arrivare ad un numero superiore a quello individuato dai Ris. Anche l’analisi effettuata dal professor Andrea Piccinini è stata utilizzata per la condanna di Bossetti, anche quella analisi è stata utile. Aliquote di quei 54 campioni, dati al professor Piccinini dal professor Casari, sono servite per l'identificazione di Ignoto 1, e per aggiungere altri 5 marcatori a quelli individuati dal Ris. Trattasi quindi di materiale impiegato, per la decodificazione e per la comparazione.