2 giugno 1946 - Nascita, storia e memorie della Repubblica (Giuliano Amato)

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L’iniziativa, curata dagli storici Salvatore Adorno, Pinella Di Gregorio, Paolo Gheda e Maurizio Ridolfi, ha dato il via ad un percorso di ricerca nell'ambito di un progetto selezionato dal Comitato per le ricorrenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che vede il coinvolgimento di circa 40 ricercatori.

Il referendum del 2 giugno 1946, rappresenta il punto partenza di un’ampia indagine che si articola su varie tematiche: le culture e le rappresentanze politiche, il contesto internazionale e i territori locali, i linguaggi e le rappresentazioni, le memorie e le ritualità che stanno a fondamento della storia della Repubblica.

"Amo la storia - ha premesso Amato - e qualunque questione da affrontare cerco sempre di collocarla nella sua dimensione storica. Tuttavia, non essendo uno storico di professione, cercherò di guardare alla vicenda del referendum Monarchia-Repubblica soprattutto da un punto di vista giuridico-istituzionale, a partire dalle dimissioni irrevocabili di Vittorio Emanuele III, subito dopo la liberazione di Roma, e dalla nomina del Luogotenente del Regno, una figura istituzionale prima inesistente, che attribuisce a se stessa la costituzione dell'ordinamento provvisorio dello Stato, mandando definitivamente in soffitta le preesistenti regole statutarie. I decreti legislativi luogotenenziali diedero vita alla Costituente, ma, in un secondo luogo, trasferirono al popolo la scelta definitiva sulla forma di Stato, attraverso il referendum del 2 giugno".
"Le giornate di quel giugno '46 - afferma l'ex presidente del Consiglio - furono sì veramente gravi, per i momenti vissuti e i dilemmi che si dovevano fronteggiare. Niente a che vedere con le presunte difficoltà istituzionali della fase attuale".

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