'Il Rogo della Vecia 2025' a Santa Maria del Tempio

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Era la fine del 1986 quando ad un gruppo di volontari di Santa Maria del Tempio venne un idea. Organizzare un evento che consolidasse il legame tra il Piemonte, la propria terra, e il Veneto, terra d’origine di alcuni concittadini trasferitisi qui negli anni.
Nacque così il Pan&Vin.
Manifestazione agricola con menu tipico veneto, portata principale pasta e fagioli, accompagnata da litri di buon vino e dai canti degli alpini, seguito dal grande falò della Vegia!
La “vecchia” che brucia, simboleggia la stella cometa che illuminò la strada ai Re Magi, ma anticamente rappresenta anche l’anno trascorso, dalle cui ceneri nascerà quello nuovo.
I dolci che porta la Befana rappresentano i semi, i doni dell’anno a venire, la scopa è lo strumento che serve per spazzare via l’anno vecchio, e le calze rotte rappresentano il cammino.
Perché è il momento in cui l’anno finisce ed è pronto a rinascere come nuovo.
Non a caso si usa dire “l’epifania tutte le feste porta via”: dopo il 6 gennaio, infatti, il contadino riprendeva i lavori agricoli a cominciare dalla semina, per dar vita ad un nuovo e, augurabilmente, prosperoso raccolto.
E per capire se il raccolto sarà davvero prosperoso, e l'anno buono, tutti con il naso all'insù verso il falò per trarre i pronostici dalla direzione delle faville.
«Pane e vino,
la pinza sotto il camino.
Faville a ponente
pannocchie niente,
faville a levante
pannocchie tante»
Domenica 5 gennaio 2025 alle ore 18,00 nella zona del Convento di Santa Maria del Tempio la tradizione rivive alla sua trentottesima edizione
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