In prima linea nella ricerca scientifica - Calendario 2021 dell'Aeronautica Militare

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XXXV Spedizione Antartica
Stazione “M. Zucchelli’, Baia Terra Nova, Antartide
(Presenti in attività meno abituali ma non per questo meno significative, in prima linea nella e per la ricerca scientifica e sempre e comunque volano tecnologico e industriale, utili per valorizzare il sistema Paese in ottica interagenzia)
A febbraio 2020 si è conclusa la XXXV Spedizione Antartica che, dopo vent’anni, ha visto il ritorno dei velivoli dell’Aeronautica Militare a supporto della campagna di ricerca italiana finanziata dall’attuale MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) nell’ambito del PNRA (Programma Nazionale di Ricerche in Antartide), con l’organizzazione logistica dell’ENEA, l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile, e il coordinamento scientifico del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Una missione iniziata ufficialmente il 25 ottobre 2019 con il primo atterraggio di un C-130J della 46a Brigata Aerea di Pisa sul pack ghiacciato. Il velivolo era partito circa sette ore prima dall'aeroporto di Christchurch, in Nuova Zelanda, base logistica e testa di ponte per i collegamenti aerei con il continente antartico. Per circa quattro mesi gli equipaggi, addestrati a operare in condizioni climatiche e ambientali estreme, hanno effettuato il trasporto di passeggeri e materiali tra la Nuova Zelanda di Christchurch e l’Antartide, sia presso la Stazione “Mario Zucchelli” di Baia Terra Nova che quella statunitense di McMurdo. All’interno della sala operativa della stazione italiana ha, inoltre, operato un team dell’A.M. composto da un addetto al coordinamento e da ufficiali meteorologi il cui contributo è stato fondamentale per lo svolgimento in sicurezza delle operazioni aeree, navali e di rifornimento, nonché per un’efficace pianificazione delle attività scientifiche. Con personale specializzato e mezzi dei suoi Reparti Genio, l’A.M. sta, inoltre, fornendo un contributo fondamentale alla realizzazione di una pista semi-preparata a Boulder Clay che, una volta ultimata, renderà la stazione italiana autonoma dal punto di vista dei trasporti aerei e un punto di riferimento per le altre basi dell’area. Il supporto della Forza Armata all’ENEA in Antartide è stato un ulteriore test per l’Aeronautica per proiettare le proprie capacità su lunghe distanze, in tempi brevi, iniziando ad operare, in condizioni anche estreme, in pochissimo tempo dall’arrivo nell’area di operazione. Test superato con pieno successo ed apprezzamento da parte del MUR grazie ad un addestramento costante e specifico e a procedure consolidate e standardizzate.

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