Buon compleanno Castel Thun! Saluto del direttore del museo Laura Dal Prà

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FESTA VIRTUALE PER I 10 ANNI DALL’APERTURA
Quasi 900mila visitatori hanno ammirato il magnifico maniero della Valle di Non da quando ha aperto i battenti il 17 aprile del 2010.

Tanti ne sono passati da quel 17 aprile del 2010 quando in pompa magna, davanti ad una incredibile folla di migliaia e migliaia di persone, riapriva i battenti Castel Thun dopo una lunga e impegnativa campagna di restauri, studi, recuperi ed acquisizioni durata più di vent’anni seguiti dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici, ai Beni Storico-Artistici e ai Beni Librari Archivistici e Archeologici, oltre a tantissimi interventi eseguiti da varie strutture provinciali sulla rete viaria, sui parcheggi, sul verde e al supporto garantito dalle comunità locali.
Armonico risultato di varie fasi evolutive succedutesi nei secoli, Castel Thun fu acquisito dalla Provincia autonoma di Trento nel 1992, a dieci anni dalla morte dell’ultimo dinasta il conte Zdenko Thun, e da allora entrò a far parte del museo del Castello del Buonconsiglio. Monumenti e collezioni provinciali. Il maniero è un esempio tra i più interessanti di architettura castellana oltre a rappresentare un luogo molto significativo per la storia del Principato vescovile, che si lega strettamente a una casata che ebbe diramazioni in tutta Europa e tuttora rappresentata da oltre duecento membri residenti in tutto il mondo: qui nella magnifica Stanza del vescovo, morì nel 1800 Pietro Vigilio Thun, l’ultimo principe vescovo della secolare storia del Principato vescovile di Trento.
In 10 anni sono stati staccati 875.822 biglietti, ma se si dovessero conteggiare tutti coloro che hanno partecipato a varie manifestazioni ed eventi serali o sono entrati a visitare i curatissimi giardini del maniero, o a frequentare la caffetteria, dove l’ingresso è sempre libero, il numero sfiorerebbe il milione di visitatori.
In questi anni sono state allestite diverse mostre nel torrino che un tempo ospitava la biblioteca, tutte dedicate e legate alla casata e alla storia dei Thun, da “Ricordi di famiglia” a “Ospite d’onore. Matteo Thun ritratto da Giuseppe Molteni”, al “Tempo in una stanza”, dedicato all’orologeria antica trentina, alla “Seduzione del Classicismo” con le opere del Craffonara, al “Ritorno a casa di alcune opere ritrovate della collezione Thun”, che rende conto di una riuscita operazione di recupero di manufatti da tempo dati per dispersi, fino all’ultima rassegna della scorsa estate dedicata alle riviste di moda ottocentesche così apprezzate dalle contessine nei lunghi periodi estivi passati nell’avito maniero.
Ma in questi dieci anni, oltre alle mostre, sono stati fatti lavori di restauro della sacrestia, delle magnifiche carte da parati nel cabinet della Camera Biedermeier, di numerosi dipinti e sculture, mentre nel giugno del 2016 Castel Thun ha offerto nuovi suggestioni con la rivisitazione allestitiva delle sale, grazie anche al supporto scientifico dell’architetto Michelangelo Lupo, come la Sala delle Guardie e la Sala degli antenati, dove fa bella mostra una sontuosa tavola apparecchiata con porcellane e vetri d’epoca. Attingendo alle ricche collezioni dei Thun, in molte stanze sono state aggiunte opere d’arte e oggetti come sculture, alabastri, candelabri, dipinti, documenti, porcellane che hanno reso ancora più affascinante questa residenza nobiliare.
Sempre più Castel Thun è stato teatro di molti eventi tra cui concerti, convegni, conferenze, spettacoli teatrali, intrattenimenti d’arte, trasmissioni tv, e rievocazioni storiche come la “due giorni” estiva dedicata alla vita di corte cinquecentesca sotto l’egida del Centro Servizi Culturale Santa Chiara.
Proprio per celebrare degnamente i traguardi raggiunti in questi “primi” dieci anni di vita come sede museale, non solo sotto l’aspetto meramente quantitativo dei suoi visitatori ma soprattutto sotto quello delle variegate proposte culturali offerte per ridare il giusto posto a una testimonianza somma della storia trentina, il museo stava preparando per il 17 aprile una grande giornata di festa con ingresso gratuito, una scenografica e simbolica torta, laboratori per famiglie, visite guidate e musica per ricordare tutti assieme questi primi dieci anni e annunciare le novità allestitive del 2020. Purtroppo, a causa dell’attuale regime di restrizioni contro il diffondersi dell’epidemia, la festa diventa virtuale, e comunque ricca di appuntamenti che tutti potranno seguire sul sito e sui canali social del museo.
L’intenzione del museo era di annunciare in quelle giornata due belle notizie: la prima la fine dei lavori di restauro al Cantinone, l’ampio spazio coperto che si trova sotto il Loggiato dei Cannoni, dove sarà allestita la collezione di carrozze della famiglia Thun; la seconda la recentissima donazione al museo di un quadro molto importante per Castel Thun, che verrà svelato nel corso della settimana sui canali social.

Buon compleanno, Castel Thun!

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