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PREGHIERA (F.P.Tosti) - LUCIO LUPOLI, tenore

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Francesco Paolo Tosti, "PREGHIERA"
LUCIO LUPOLI, tenore
Maurizio Iaccarino, pianoforte
Napoli, Chiesa di S. Anna dei Lombardi, 8 dicembre 2018
Francesco Paolo Tosti, autore di famose romanze da salotto o da camera, studiò col maestro Saverio Mercadante al Conservatorio di San Pietro a Majella a Napoli, dove si diplomò in violino e composizione nel 1866. Si trasferì poi a Roma dove, sfruttando la sua voce tenorile, iniziò ad esibirsi come cantante: grazie a questa attività divenne celebre e iniziò a frequentare gli ambienti mondani della capitale, venendo assunto come maestro di canto di Margherita di Savoia, la futura regina d’Italia. Qui strinse amicizia con un suo corregionale, il grande poeta abruzzese Gabriele D’Annunzio. Si trasferì quindi a Londra, dove nel 1880 entrò alla corte della regina Vittoria, ancora come maestro di canto. Nel 1910 decise di rientrare definitivamente in Italia e di stabilirsi a Roma, dove morì settantenne nel 1916. Tra le sue oltre cinquecento romanze per canto e pianoforte, i cui testi vennero scritti anche da poeti illustri come Antonio Fogazzaro, Rocco Pagliara, Naborre Campanini e Gabriele d’Annunzio, e che sono stati interpretati dalle voci dei maggiori cantanti lirici dell’Ottocento e del Novecento, si ricordano brani tuttora molto eseguiti, quali: “L’alba separa dalla luce l’ombra”, “Malìa”, “L’ultima canzone”, “Marechiaro”, “ ‘A vucchella”. La romanza “Preghiera”, su versi di Giuseppe Giusti, risale al 1880.
LUCIO LUPOLI, tenore
Maurizio Iaccarino, pianoforte
Napoli, Chiesa di S. Anna dei Lombardi, 8 dicembre 2018
Francesco Paolo Tosti, autore di famose romanze da salotto o da camera, studiò col maestro Saverio Mercadante al Conservatorio di San Pietro a Majella a Napoli, dove si diplomò in violino e composizione nel 1866. Si trasferì poi a Roma dove, sfruttando la sua voce tenorile, iniziò ad esibirsi come cantante: grazie a questa attività divenne celebre e iniziò a frequentare gli ambienti mondani della capitale, venendo assunto come maestro di canto di Margherita di Savoia, la futura regina d’Italia. Qui strinse amicizia con un suo corregionale, il grande poeta abruzzese Gabriele D’Annunzio. Si trasferì quindi a Londra, dove nel 1880 entrò alla corte della regina Vittoria, ancora come maestro di canto. Nel 1910 decise di rientrare definitivamente in Italia e di stabilirsi a Roma, dove morì settantenne nel 1916. Tra le sue oltre cinquecento romanze per canto e pianoforte, i cui testi vennero scritti anche da poeti illustri come Antonio Fogazzaro, Rocco Pagliara, Naborre Campanini e Gabriele d’Annunzio, e che sono stati interpretati dalle voci dei maggiori cantanti lirici dell’Ottocento e del Novecento, si ricordano brani tuttora molto eseguiti, quali: “L’alba separa dalla luce l’ombra”, “Malìa”, “L’ultima canzone”, “Marechiaro”, “ ‘A vucchella”. La romanza “Preghiera”, su versi di Giuseppe Giusti, risale al 1880.
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