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Chi ha inventato la carbonara? Le teorie sulle origini del famoso piatto di pasta
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La carbonara è uno dei piatti più amati della tradizione, ma chi l'ha inventata?
Ecco le tre teorie principali sulla sua origine!
1. Teoria dei carbonai
Ci troviamo nel centro Italia dove un tempo i carbonai, che realizzavano e vendevano il carbone, lavorando spesso in montagna, sull’Appennino, si portavano da mangiare ingredienti facilmente reperibili e dal basso costo. Erano per lo più soliti portarsi un primo a base di cacio e uova, consumato freddo.
Da qui l’evoluzione che ha portato alla carbonara grazie all’utilizzo di altri ingredienti come il pepe, perché si conservava facilmente e aiutava a mantenere il guanciale, realizzato da queste parti e più economico dell’olio.
2. Teoria napoletana
La prima ricetta scritta di una pasta con le uova la troviamo nel 1773 nel "Il cuoco galante", un libro di Vincenzo Corrado, uno dei maggiori cuochi che si distinsero nelle corti nobiliari di Napoli.
Qualche anno dopo pure Ippolito Cavalcanti utilizza l’uovo nella pasta e lo scrive in "La Cucina teorico-pratica", un vero e proprio manuale della cucina tradizionale napoletana. L'uovo però si usava più come addensante.
3. Teoria americana
Siamo a Chicago, nel 1952, al ristorante Armando’s. La fanno proprio uguale a come la facciamo oggi. Ma come ci è arrivata lì? Non lo sappiamo ma è possibile che ci sia stato uno scambio coi soldati.
La carbonara potrebbe essere un piatto americano, nato in Italia. I soldati di stanza a Roma, nei giorni della liberazione, si alimentano con la razione K, ovvero la schiscetta dei militari americani. In questa scatolina, introdotta nel corso della seconda guerra mondiale, c'erano pasti completi per colazione, pranzo e cena. È proprio qui dentro che troviamo bacon e uova liofilizzate.
Potrebbe essere stato poi l’incontro a Roma tra un cuoco bolognese Renato Gualandi e le truppe degli Alleati a dare vita a questo piatto: la pasta nostra, uova e bacon loro. Pare che per celebrare la liberazione dalle armate tedesche lo chef fosse stato incaricato di preparare una cena speciale e nel menù troviamo proprio pasta con bacon cotto nel burro, rosso d'uovo in polvere e una crema di latte e formaggio.
Una cosa è certa: la prima versione scritta in Italia risale al 1954 nel numero di agosto della rivista "La cucina italiana" e prevedeva spaghetti, uova, pancetta e infine gruviera e aglio!
Ringraziamo per i contributi video
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Benvenuto su Cookist, il magazine dedicato a chi ama la cucina. Notizie, curiosità e tante ricette per colorare la vostra tavola.
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Ecco le tre teorie principali sulla sua origine!
1. Teoria dei carbonai
Ci troviamo nel centro Italia dove un tempo i carbonai, che realizzavano e vendevano il carbone, lavorando spesso in montagna, sull’Appennino, si portavano da mangiare ingredienti facilmente reperibili e dal basso costo. Erano per lo più soliti portarsi un primo a base di cacio e uova, consumato freddo.
Da qui l’evoluzione che ha portato alla carbonara grazie all’utilizzo di altri ingredienti come il pepe, perché si conservava facilmente e aiutava a mantenere il guanciale, realizzato da queste parti e più economico dell’olio.
2. Teoria napoletana
La prima ricetta scritta di una pasta con le uova la troviamo nel 1773 nel "Il cuoco galante", un libro di Vincenzo Corrado, uno dei maggiori cuochi che si distinsero nelle corti nobiliari di Napoli.
Qualche anno dopo pure Ippolito Cavalcanti utilizza l’uovo nella pasta e lo scrive in "La Cucina teorico-pratica", un vero e proprio manuale della cucina tradizionale napoletana. L'uovo però si usava più come addensante.
3. Teoria americana
Siamo a Chicago, nel 1952, al ristorante Armando’s. La fanno proprio uguale a come la facciamo oggi. Ma come ci è arrivata lì? Non lo sappiamo ma è possibile che ci sia stato uno scambio coi soldati.
La carbonara potrebbe essere un piatto americano, nato in Italia. I soldati di stanza a Roma, nei giorni della liberazione, si alimentano con la razione K, ovvero la schiscetta dei militari americani. In questa scatolina, introdotta nel corso della seconda guerra mondiale, c'erano pasti completi per colazione, pranzo e cena. È proprio qui dentro che troviamo bacon e uova liofilizzate.
Potrebbe essere stato poi l’incontro a Roma tra un cuoco bolognese Renato Gualandi e le truppe degli Alleati a dare vita a questo piatto: la pasta nostra, uova e bacon loro. Pare che per celebrare la liberazione dalle armate tedesche lo chef fosse stato incaricato di preparare una cena speciale e nel menù troviamo proprio pasta con bacon cotto nel burro, rosso d'uovo in polvere e una crema di latte e formaggio.
Una cosa è certa: la prima versione scritta in Italia risale al 1954 nel numero di agosto della rivista "La cucina italiana" e prevedeva spaghetti, uova, pancetta e infine gruviera e aglio!
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