Emigrazione Italiana in Brasile

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Il Brasile è stata sempre una meta ambita, dai tanti emigranti italiani, che si sono recati in questo Paese, a partire dai primi decenni dell’800. La maggiore ondata migratoria verso questo Paese ci fu dalla seconda metà dell’800 ai primi anni del ‘900, anche se ve n’è stata un’altra, abbastanza rilevante, dopo il secondo conflitto mondiale. Gli Italiani emigrati in Brasile, inizialmente, venivano occupati nelle terre coltivate, in particolare nella coltivazione del caffè, specialmente nella zona di Sao Paulo. I primi emigranti erano Veneti, che iniziarono ad emigrare per il Brasile già nel 1820, ma successivamente furono i Calabresi e, in generale, i meridionali, che partirono in massa verso questo Paese, che rappresentava per loro una delle poche opportunità di progresso. Gli Italiani erano, e sono ancora oggi, il gruppo di emigrati più numeroso nel Paese, e oggi si trovano sparsi in tutto il territorio Brasiliano. Le condizioni di questi lavoratori, soprattutto durante i primi anni, non erano delle migliori, spesso erano costretti a lavorare per più di 12 ore al giorno, quasi a sostituire gli schiavi di quella schiavitù abolita, pochi anni prima. Gli Italiani, come tutti gli emigrati, avevano diversi diritti, ad ogni modo i primi periodi sono stati davvero duri. Il governo Italiano, inoltre, per un periodo ha addirittura impedito l’emigrazione in Brasile.

I primi emigrati andavano da soli, molti erano uomini, giovani ragazzi, con tante speranze. Col passare del tempo, poi, venivano raggiunti dalle mogli e dalla famiglia, o ne costruivano una nuova lì, magari con le figlie di tanti emigrati come loro. In Brasile, però, abbiamo un fenomeno diverso, rispetto all’emigrazione in altri Paesi, molti di coloro i quali si erano recati in questa nazione, ritornarono in Italia, dopo un decennio o due di lavoro, dopo aver messo qualcosa da parte, tanti emigrati decisero di far ritorno nel nostro Paese. Questo fenomeno in particolare si è verificato con coloro i quali si recarono in Brasile, nel secondo dopoguerra.

Gli Italiani, invece, che sono rimasti lì, dopo un primo periodo critico, si sono dati da fare, hanno costruito un vero progresso, per dare un futuro a sé stessi, ai propri figli e ai propri nipoti.

Oggi, in Brasile, abbiamo tanti italiani che sono diventati imprenditori o commercianti, che sono riusciti a creare una rete capillare di collegamenti, che rappresentano una delle forze economiche più importanti del Paese.

Un’ultima cosa, fondamentale, è che questi emigrati, che sono lì da diverse generazioni, non hanno mai perso la loro italianità, hanno sempre conservato la loro cultura, le loro tradizioni, hanno preservato i legami più intimi, che continuano, ancora oggi a legarli all’Italia, a farli sentire, ancora oggi, a distanza di generazioni, fieri di essere Italiani.

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Комментарии
Автор

Os meus bisavós vieram para o Brasil porque estavam morrendo de fome na Itália. Não havia trabalho e as vantagens que o governo brasileiro oferecia eram impressionantes. No entanto quando chegaram aqui ficaram um pouco decepcionados porque não era aquilo que prometeram, mas como não tinham dinheiro para voltar, ficaram. O meu bisavô paterno chegou em 1888. O meu nonno materno chegou em 1911.

elzateresinhamaziero
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Complimenti per avere studiato la storia menzionando tutto quello che veramente è successo in Brasile. Infatti, la migrazione in quel paese è stata fortemente influenzata dalle necessità politiche e sociali. Ma vorrei proporle anche di studiare la storia dal punto di vista anche dall’Italia di quell’epoca. Come si è beneficiata della migrazione di tanti italiani? Perché migrarono? Con la mancanza di queste informazioni sembra sempre che l’italiani sono vittime del proprio destino e che l’unico posto al mondo era quello e con le più orrende condizioni possibili. Saluti!

richdosso
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Video molto interessante come sempre sono i tuoi. Ringraziando Dio non ho avuto bisogno di lasciare l'Italia che pur tra mille problemi considero il più bel paese del mondo. Sono vicino a voi italiani che vivete in Brasile e orgoglioso di essere amico di alcuni di loro tra cui tu. Un grande abbraccio e un saluto dalla capitale.

giancarlofelici
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Não esqueçam da imigração japonesa, alemã, libanesa, ucraniana, polaca, armênia, pomerana, etc. Que enriqueceram muito nossa cultura. A chinesa é antiga mas foi pequena. A coreana é recente(+ -) 50.000 coreanos. Atualmente convivemos com uma grande imigração boliviana, haitiana, e venezuelana. Portugueses ainda são maioria e nosso idioma é sagrado! Amamos nosso português brasileiro! Eu particularmente, adoro e não abro mão!

fernandobrasil
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Belo vídeo, ótimo resumo porem explicada de uma forma romantizada. Digamos que o Brasil precisava dos Italianos mediante os interesses daquela época e os Italianos precisavam do Brasil mediante a situação em que viviam na Itália. A união da fome e a vontade de comer. A imigração italiana sem dúvidas teve sua parcela importantíssima para o crescimento do nosso Brasil, mas não a fez sozinha . Enfim, o Brasil é um grande mix de histórias de vários povos, inclusive de milhões de africanos. A união desses povos construiu um país único e fascinante.

gracielleconrado
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Merci, j'adore les Italiens 🇮🇹 en France et Belgique sont un bel peuple et pays.
Bisous 🇮🇹🇧🇪🇨🇵

ВолодимирКравченко-зн
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Ciao Franco, preziosissimo video, Grazie!!

Studio.ingegneri.riuniti
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Bravo ho visto adesso questo video è stato interessante.

fablag
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Ciao! Sono Marcelo! nato nello Spirito Santo,
Mi è piaciuto molto il video! Un abraccio.Un abbraccio!!!

marcelomieis
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Io che sono veneto chatto spesso con un discendente di veneti immigrati nello Stato di Rio Grande do Sul. La cosa interessante è che comunichiamo in lingua veneta (che lì chiamano "Talian"), ed è per me un piacere scoprire certe parole venete antiche che da noi non si usano più. In pratica apprendo com'era la mia lingua cento anni fa, possibilità che non è concessa a molte etnie.

paolofranceschi
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Grazie mille per le tue spiegazionni..

hemechianca
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Lascio i miei complimenti per questo bellissimo video! A proposito, questo dato su Espírito Santo è così prossimo alla realtà. La maggioranza delle persone ha antenati venuti dall'Italia. Il mio bisnono è venuto da Emilia Romagna nel 1895 e abitò nel sud dello stato. il trasferimento in Espírito Santo, almeno per lui e la sua famiglia, fece nascere buone oportunità di vita.

rodrigopessanhatunholi
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Vorrei realizzare un museo dell'immigrazione italiana nella regione della città di Alvinopolis, nello Stato del Minas Gerais (Brasile). Inoltre quest'anno pubblicherò un video su internet dove pubblicherò un vecchio progetto che è presente con diversi discendenti di immigrati italiani. Vorrei avere il sostegno di qualche entità italiana per poter creare un museo sull'immigrazione italiana in Brasile.

Pettinatoficial
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Incrível, entendo 90% do que ele fala, e nem sei italiano, isso me fascina a proximidade dos idiomas neolatinos.

felipeoliveira
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franco veramente un bel video interessante per noi italiani.

marcellotoni
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Vero io sono veneta di santa catarina. Siamo Italo brasilani

marisolalessio-vk
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Bel video. Mio bisnonno era di Cosenza, Calabria.

Paulocamposak
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il Mio trisavolo era venuto da Sapri-Salerno, chiamato Giuseppe Antonio La Corte. Qui in Brasile, Dopo lui era arrivato, suo nome hai cambiato a José Antonio Côrtes, così come i nomi di molti altri italiani che erano stati arrivati qui. Lui e suoi fratelli erano arrivati a regione di Serra do Salitre, Patrocínio-MG. Mi scusi, però io non so scrivere troppo bene in italiano anchora, però riesco da capire anche un po' bene dell'italiano parlato. Io posso tradurre al portoghese si a qualcuno ci voglie. Oggi ho 37 anni e vivo a Goiânia, Goiás. Qui in questo stato c'è una piccolina città che è chiamata Nova Veneza, così come quella in Santa Catarina. Ciao a tutti.

TheLizardskin
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Grazie ci ha illustrato il vero sacrificio degli Italiani in Brasile.

stanislaomennella
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Mia nonna materna è nata in Brasile in una località dello Stato di S.Paolo di nome Batatais.Era di origini Venete più precisamente di Monselice (PD).

stefanodellacqua