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StreetArt a San Basilio
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In giro per la borgata romana a caccia di murales.
San Basilio è il trentesimo quartiere di Roma, indicato con Q. XXX.
Il toponimo indica anche la zona urbanistica 5E del Municipio Roma IV (ex Municipio Roma V) di Roma Capitale.
Sorto negli anni trenta-quaranta[9], il quartiere ebbe un nuovo sviluppo dopo la fine della seconda guerra mondiale con gli edifici di carattere intensivo della UNRRA, organizzazione umanitaria del famoso piano di aiuti Marshall.
Negli anni cinquanta, insieme alla parrocchia di San Cleto, dedicata al terzo papa della chiesa cristiana Anacleto I, su lottizzazione abusiva nasce la omonima borgata di San Cleto, tra il fosso di San Basilio e la via Nomentana. La borgata fu costruita da emigranti provenienti per lo più dalle Marche e dall'Umbria che tuttora vi risiedono.
San Cleto ospita i ruderi della torre del Coazzo, un casale del XIII secolo costruito su resti di un'antica villa romana.
Sempre negli anni cinquanta su lottizzazione abusiva nei terreni della possidente Elena Tidei nasce la borgatella Tidei[10], costruita da emigranti prevalentemente dalle Marche su 67 fazzoletti di terra, raggiungibili da quattro strade sterrate. Le sei vie strette interne furono acquisite e urbanizzate da parte del Comune di Roma solo nel 2004. Nel 2007 viene realizzata la nuova Piazza di San Basilio su progetto degli architetti Piero Ostilio Rossi e Andrea Bruschi[11].
Alla fine degli anni ottanta sorse una nuova area di sviluppo urbano chiamata Torraccia, a ridosso del Grande Raccordo Anulare.
San Basilio è il trentesimo quartiere di Roma, indicato con Q. XXX.
Il toponimo indica anche la zona urbanistica 5E del Municipio Roma IV (ex Municipio Roma V) di Roma Capitale.
Sorto negli anni trenta-quaranta[9], il quartiere ebbe un nuovo sviluppo dopo la fine della seconda guerra mondiale con gli edifici di carattere intensivo della UNRRA, organizzazione umanitaria del famoso piano di aiuti Marshall.
Negli anni cinquanta, insieme alla parrocchia di San Cleto, dedicata al terzo papa della chiesa cristiana Anacleto I, su lottizzazione abusiva nasce la omonima borgata di San Cleto, tra il fosso di San Basilio e la via Nomentana. La borgata fu costruita da emigranti provenienti per lo più dalle Marche e dall'Umbria che tuttora vi risiedono.
San Cleto ospita i ruderi della torre del Coazzo, un casale del XIII secolo costruito su resti di un'antica villa romana.
Sempre negli anni cinquanta su lottizzazione abusiva nei terreni della possidente Elena Tidei nasce la borgatella Tidei[10], costruita da emigranti prevalentemente dalle Marche su 67 fazzoletti di terra, raggiungibili da quattro strade sterrate. Le sei vie strette interne furono acquisite e urbanizzate da parte del Comune di Roma solo nel 2004. Nel 2007 viene realizzata la nuova Piazza di San Basilio su progetto degli architetti Piero Ostilio Rossi e Andrea Bruschi[11].
Alla fine degli anni ottanta sorse una nuova area di sviluppo urbano chiamata Torraccia, a ridosso del Grande Raccordo Anulare.