Ho abitato 11 anni in USA: Com'è andata

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Esattamente undici anni fa mi sono trasferito negli Stati Uniti d'America inseguendo i miei sogni. Dopo 11 anni spiego com'e' andata a finire, come sono cambiato e come sono stato cambiato da questo Paese.

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Комментарии
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Ho solo visto il nord America da turista e l'impressione è stata : puo' essere uno dei migliori luoghi al mondo se hai un'istruzione, la salute e un buon lavoro. Altrimenti può essere un inferno se ti manca uno dei tre fattori prima citati precedentamente. Puoi guadagnare 100K$ /anno e vivere in California da povero.

rossipaolo
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Sono stato negli USA solo come turista, tre volte. Da giovanissimo vedevo gli USA come il mondo perfetto, il luogo dove bramavo vivere, dove tutto era bello e giusto.
Mi era bastato il primo viaggio da turista per far cadere l'incantesimo... Bello sì, ma qualcosa non quadrava.
Ci tornai due anni dopo, un viaggio coast-to-coast ancora più lungo. Acquisii maggiore consapevolezza e capii che non era quello che credevo che fosse.
Ci sono tornato da persona adulta e matura e ho avuto la conferma che non potrei vivere in un posto del genere, li stile di vita è spersonalizzante. In USA tu non sei quello che sei, sei quello che dimostri di avere. E poi, città senza identità, senza storia, senza spirito. Paesi e paesini spettrali, senza centri di aggregazione.
Ho amici negli USA, americani veri, true Americans. Siamo in costante contatto email. Una di loro in particolare critica il suo modo di vivere, la mancanza di senso di appartenenza, l'isolamento dell'America rurale, la vita modellata sul consumo, le spese folli e alle volte "not affordable" anche per delle fesserie che qui da noi sarebbero più facilmente gestibili. Questa amica è molto curiosa e intelligente ed è estremamente interessata al nostro mondo, quello italiano, e lo ritiene decisamente più stimolante e umano. Ammira il nostro modo di vivere, la nostra cultura e storia (che a loro manca quasi del tutto) e banalmente il fatto che i nostri paesi e città abbia una vita sociale più reale, con più punti di riferimento. E invidia il fatto che qui non tutto giri intorno al denaro e che qualcuno possa lavorare anche per e con passione, e non solo perché ne può trarre soldi.
Il mito degli USA era tale solo nei film anni '70 e '80.
Nick, ti seguo da tempo e ho guardato molti dei tuoi video, ma questo è a mio parere troppo propagandistico, sembra lo spot di una agenzia viaggi.

antoniodimperio
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Punto di vista molto interessante. Io, in Nord America (Stati Uniti o Canada, che sembrano quasi uguali), quando ci sono andato per turismo o per affari, non mi sono mai sentito libero, al contrario dell'Europa o dell'Asia dell'est. L'esempio piu' stupido che faccio e' quello di non poter bermi una lattina di birra per strada, cosa normalissima in gran parte d'Europa. Ma in realta' sono sempre stato giudicato per essere irrispettoso e "socialista", parlare di politica e' sempre stato off-limits (mentre invece la penso come Gaber: liberta' e' partecipazione), e non posso concepire uno stato che non garantisca servizi universali quali la sanita', il trasporto pubblico o la promozione culturale. E ho come l'impressione che molti dall'Europa o dall'Asia siano piu' attirati dagli stipendi faraonici piu' che dalla qualita' della vita.

anrvrx
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Dopo 20 anni all'estero (molti cambi di aziende e molta esperienza di vita) posso dire che ogni Paese ha pregi e difetti, adesso ho 53 anni e sono rientrato, ma nulla è come prima. È la tua testa che è cambiata, riesci a vedere i lati positivi dove prima vedevi solo quelli negativi. Vivere qua o là cambia poco, sei tu che fai la differenza. Dico ai giovani di fare una lunga esperienza all'estero e poi magari tornare a godersi l'Italia più avanti negli anni con più esperienza professionale e di vita, quando trovare un buon lavoro con un bello stipendio, non sarà più un problema.

AndyRinaldi
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Sono americana (madre italiana), e trovo quello che dici molto ingenuo. Anch'io vorrei andarmene.

Cynthia-ufro
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Ciao! Sono Appena Tornato da un viaggio on the Road in Canada, essendo attaccato al confine americano, sulla esperienza di diverse citta da Toronto Ottawa e Montreal possono essere simili all america: Certamente sono città enormi e multiculturali dove puoi trovare il mondo a portata di mano e una liberta molto più estrema di progressismo che in italia difficilmente troviamo,
però da Europeo mi ha fatto molto strano vedere la disparità assoluta e il totale menefreghismo riguardo alla situazione che circonda: in tutte le città è pieno di homless in ogni angolo di strada, cose che a milano ho visto in stazione li si presenta in ogni marciapiede: attendati o a frugare nel cestino o a drogarsi davanti a hotel di lusso e ristoranti, soprattutto col covid mi janno detto che c'è stata inoltre una esplosione di malattie mentali tra i piu deboli quindi vedevo gente urlare e sbraitare contro il nulla con gente che mangiava se ne fregava.
Gente in overdose di fentanyl
È una bellissimo mettere le bandiere lgbt e queer negli hotel che mostra il grande valore dell'inclusione, ma se attacchi la bandiera dei valori del pride che dovrebbe rappresentare gli ultimi, e poi fuori dalla tua proprietà sei indifferente al grandisismo problema degli homless beh, mi sa ce qualcosa che non va.
Un altro punto sono le infrastrutture mancanti, non hanno l alta velocità e la ferrovia copre solamente le citta di confine con gli USA e questo si traduce che per chi non ha la macchina è difficilissimo spostarsi se si abita fuori citta o fuori area metropolitana poiche le case sono costruiti tutti insieme senza nessun servizio di vicinanza come supermarket dentisti barbieri etc
Pdendere l autobus era un terno al lotto e le indicazioni sugli orari erano allegorici
Diciamo che questo viaggio mi ha fatto aprezzare di piu quello che abbiamo a casa nostra nonostante i nostri difetti

chopsticklab
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Temo la solitudine, l’isolamento, mi gela il sangue pensare che un’università o un parto cesareo possano costare palate di dollari, e non considero libertà il fatto che per dotarti di qualunque cosa tu sia costretto a prendere la macchina; infine trovo inaccettabile che il mio spazio privato lo debba difendere io stessa dotandomi di armi da fuoco. Questi paradossi nel XXI secolo mi danno i brividi in un paese avanzato. Quanto alla possibilità di andare a lavorare dove vuoi, in Europa c’è lo stesso principio, regolato dall’Area Schengen e dalla più recente Direttiva Bolkenstein. Anch’io potrei andare a Dusseldorf o ad Atene domani, l’unica barriera sarebbe quella linguistica, ma la sfida di imparare una lingua nuova è spesso ampiamente ripagata dal maggiore rispetto di chi ti circonda e capisce il tuo sforzo di uniformarti all’ambiente; inoltre l’inglese oggi permette di superare quasi tutti i problemi anche in Europa, essendo obbligatorio lo studio di questa lingua in tutte le scuole fin dalla primaria. So quel che dico, Nick; lavoro da 25 anni esclusivamente con clientela USA e vedo che purtroppo emotivamente i miei clienti si presentano con fortissimi disagi, frustrazioni, pregiudizi, necessità quasi fisica di confrontarsi con noi Europei e nella mia categoria professionale, quella del turismo, poiché vendiamo servizi, veniamo trattati spesso come indigeni. Sarei impaurita di diventare come questa gente, che tuttavia a volte stupisce per valori e spontanea bontà. Penso, Nick, che tu sia rimasto abbastanza te stesso, perché parli e scrivi in maniera equilibrata su tutto ciò che vedi. Tuttavia credo che un giorno o l’altro, potresti trovarti nelle mie parole un po’ tristi e scettiche. Io non te lo auguro, e anzi ti auguro ancora lunghi anni di sogno Americano, che rispetto, e mi godo nei tuoi video..Ma io mi sento più tranquilla da sveglia.

Romalvx
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Studiare in una nazione, qualunque essa sia, crea inevitabilmente più occasioni lavorative e cambi di visione rispetto a chi vi arriva successivamente. Detto questo difficile oggi vedersi anche in Italia per tutta la vita in una sola realtà lavorativa, al limite si lavora nel medesimo settore ma in differenti aziende. Bel video davvero

jonny_logan
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Ciaoo a tutti, sono nata a New York da immigrati italiani negli anni 70, mio papa' volle tornare in Italia quando ero ancora una bambina, sono cresciuta in Italia, tutta la mia formamentis e' fuor di dubbio italiana. Grazie allo ius solis nel 2014 mi sono trasferita con marito e figlie ancora bambine. Per farla breve, non e' stato semplice all inizio, amo gli Stati Uniti sono anch io molto grata a questo paese, ma anche qui non e' tutto oro cio' che luccica, in Italia ritorno tutti gli anni per le vacanze, porto sempre le mie figlie ( la grande adesso ha quasi 20 anni) e ho tanta nostalgia di tutto cio' che di unico esiste solo nel bel paese, e of course i miei ricordi, la mia famiglia! Viva gli Stati Uniti si, ma viva l Italia anche! E viva chi e' felice ovunque si trovi.

vincyva
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Essendo gli USA quasi un continente, paragoni si possono fare al max tra Europa e USA. Il vantaggio è proprio la lingua comune in un paese vasto e vario. Ma che bella l'Europa che ha tante lingue tante culture tanta storia... É proprio questo il suo fascino
lingua

kieft
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Anche i Nativi saranno grati ai padri fondatori.

valexd
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Sono felice che tu ti trova bene in USA, ma il video mi pare troppo propagandistico e soprattutto superficiale...Quando dici: "in US ci sono montagne, mare, laghi e metropoli", be ma tipo ovunque anche in Europa, no? Oppure "perchè qua c'è libertà, non è una dittatura", a me pare che nemmeno noi in Europa sia sotto dittatura. Hai fatto anche altre affermazioni che sarebbero potute essere riferite tranquillamente all'Italia o a un qualsiasi stato europeo :)

stefanocavalleri
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Per quanto ho visto, puoi vivere bene se economicamente hai le spalle coperte, altrimenti penso che con introiti medio/bassi la vita diventi terribile sicuramente peggio che in Italia.

paolaf
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Senza dubbio il tuo percorso è stato fantastico, rappresenti in pieno lo spirito del sogno Americano, che non è morto come in molti dicono.
Qui in Italia non si vive male tutto sommato, però molte meno opportunità purtroppo

salgoodman
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Io ci ho provato a comprenderti, ho guardato tutti i tuoi video ma resto dell'idea che non vorrei mai vivere negli Stati Uniti nemmeno se mi pagassero per non fare niente, w l'Italia

barbararossi
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Sono stata negli USA per 6 mesi . Prima di andarmene ho fatto un viaggio da una costa all'altra ...e ho visto la vera America...i numerosi paesini ...vero far west...4 baracche fatiscenti, non c'era neanche l'asfalto nelle poche strade e l'unico negozio era il minimarket della stazione di servizio ....un vero abbandono una vergogna che in paese che si definisce all'avanguardia esistano così tanti posti da terzo mondo . Senza un minimo di riguardo per la vita dei cittadini . Altro che paese civile !
Meglio l'Italia...anche il più piccolo paese è ben tenuto, e parlo perché sono Sarda e conosco diverse realtà.
La miseria più grande l'ho vista negli USA.

LucyMar-zi
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I nostri nonni emigravano perché in Italia, al sud specialmente, si moriva di fame, ma non lo facevano con gioia: dovevano rinunciare ai propri affetti, luoghi, tradizioni, tutto. Molti lo facevano sapendo che probabilmente non sarebbero mai più tornati in Italia. Oggi lo si fa per scelta e perché si aspira ad una vita di successo. Ma per farlo bisogna essere un certo tipo di persona, uno che può facilmente rinunciare a qualsiasi tipo di legame, senza soffrirne troppo. Probabilmente tu lo sei (senza voler intendere che sia una caratteristica negativa).

razex
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In Calabria in certi mesi dell'anno puoi decidere se andare al mare o a sciare e parlo solo della Calabria. Italia forever ❤
Vero è che l'america è sempre l'america e ad opportunità nn c'è paragone effettivamente poi a spazi anche meravigliosi. Ma noi in italia siamo fortunati nn tutti.

volosolo
Автор

Video molto molto interessante perché ci racconti come è stata la tua vita in n questi 11 anni !! Sei stato veramente determinato e non è scontato dato la tua giovane età complimenti Nick !! Ti ammiro molto e ti auguro di ottenere tutto ciò che vuoi negli Stati Uniti. Tornare qui non sarebbe più il tuo mondo! Grazie a presto ❤

francescaaudino
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Concordo molto su quanto tu dici, pur avendo conosciuto gli USA solo per turismo. I diritti costituzionali che tu citi, il rispetto per il singolo, un Paese enorme in cui muoversi con autonomia e assoluta libertà. Ma tu sai anche molto bene, per le tue origini, quanto sia difficile per un italiano e/o un europeo confrontarsi con un livello culturale medio piuttosto basso degli statunitensi.