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Rai Cinema: trailer dell'Inferno VR

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Dal 28 marzo 2023 la versione VR della Divina Commedia arriva anche nelle periferie romane con il programma Smart & Heart Rome promosso con Roma Capitale.
LA SCHEDA TECNICA.
LA DIVINA COMMEDIA VR. L’INFERNO
• PRODUZIONE: ETT S.p.A., in associazione con West 46th Films s.r.l.
• REGIA e SCENEGGIATURA: Federico Basso (ETT S.p.A.)
• REGIA e SCENEGGIATURA RIPRESE LIVE: Alessandro Parrello (West 46th films S.r.l.)
• MUSICHE ORIGINALI: Marco Morini
• VOCE: Francesco Pannofino
• DA UN’IDEA di Adele Magnelli
• SUPERVISIONE SCIENTIFICA e SELEZIONE VERSI: Alessandro Cavallaro
• COORDINAMENTO PRODUZIONE: Ivan Moliterni
• DURATA: 7 minuti
SINOSSI
Il viaggio di un uomo, ma anche il viaggio di tutti gli uomini. Il cammino attraverso le tre cantiche inizia nella selva oscura, percorrendo alcuni dei momenti più significativi del poema dantesco. Varcando la porta degli inferi, il viaggio di Dante si configura come un moto lento e inesorabile verso il centro della terra, nel regno del male, accompagnato dai versi originali dell’opera. Tra le grida dei dannati, il dolore dei violenti immersi nel sangue del Flegetonte, si giunge a una nuova selva, quella dei suicidi. Qui Pier delle Vigne, in forma di albero, racconta la sua struggente storia. La tappa finale del viaggio è il ghiaccio del lago di Cocìto, nel quale sono imprigionate le anime dei traditori. A formare il lago ghiacciato è il mostruoso Lucifero, ultimo ostacolo che separa il pellegrino dal ritorno alla luce e alla speranza.
DESCRIZIONE
L’opera offre allo spettatore la possibilità di immergersi all’interno di uno dei capolavori della letteratura e della poesia mondiale, simbolo dell’identità linguistico-culturale del nostro Paese.
Lo spettatore riconoscerà Dante smarrito nella “selva oscura”, ai confini dell’Inferno, per poi assumerne lo sguardo e immedesimarsi nel Poeta. Immagini, suoni, lamenti, apparizioni e potenti metafore visive creano le suggestioni di un viaggio straordinario, permettendo allo spettatore di assimilarne le atmosfere e di cogliere efficacemente alcuni elementi significativi del poema.
L’opera si relaziona coraggiosamente con una tradizione cinematografica povera di esperienze dantesche, e che vede risalire le ultime ricostruzioni sistematiche della cantica infernale a più di un secolo fa (si pensi ad es. ai due casi de “L’Inferno” del 1911, nella versione della Helios e della Milano Films). Questa lunga assenza della Commedia nel Cinema viene così attenuata da un’opera che non ha il solo lo scopo di “rappresentare” gli infigurabili scenari ultraterreni, ma che dà voce, in primo luogo, alla sostanza della poesia. Protagonisti sono infatti i versi originali del poema, che potenziati dalle immagini guidano lo spettatore in un mondo difficile da immaginare. Ogni particolare ricostruttivo, dalle ambientazioni ai personaggi, tiene conto del testo dantesco, studiato con acribia filologica in tutti i suoi dettagli. L’opera acquisisce così anche un valore didattico, permettendo a chi ne fruisce di avvicinarsi con più consapevolezza e curiosità alla poesia di Dante.
La struttura del cortometraggio si basa sull’integrazione di riprese live, post-produzione video, computer grafica e modellazione/animazione 3D.
La produzione è a cura di ETT S.p.A., in associazione con West 46th Films S.r.l., con la regia e la sceneggiatura di Federico Basso (ETT) per la ricostruzione in Computer Grafica e di Alessandro Parrello (West 46th Films) per le riprese live della selva oscura.
LA SCHEDA TECNICA.
LA DIVINA COMMEDIA VR. L’INFERNO
• PRODUZIONE: ETT S.p.A., in associazione con West 46th Films s.r.l.
• REGIA e SCENEGGIATURA: Federico Basso (ETT S.p.A.)
• REGIA e SCENEGGIATURA RIPRESE LIVE: Alessandro Parrello (West 46th films S.r.l.)
• MUSICHE ORIGINALI: Marco Morini
• VOCE: Francesco Pannofino
• DA UN’IDEA di Adele Magnelli
• SUPERVISIONE SCIENTIFICA e SELEZIONE VERSI: Alessandro Cavallaro
• COORDINAMENTO PRODUZIONE: Ivan Moliterni
• DURATA: 7 minuti
SINOSSI
Il viaggio di un uomo, ma anche il viaggio di tutti gli uomini. Il cammino attraverso le tre cantiche inizia nella selva oscura, percorrendo alcuni dei momenti più significativi del poema dantesco. Varcando la porta degli inferi, il viaggio di Dante si configura come un moto lento e inesorabile verso il centro della terra, nel regno del male, accompagnato dai versi originali dell’opera. Tra le grida dei dannati, il dolore dei violenti immersi nel sangue del Flegetonte, si giunge a una nuova selva, quella dei suicidi. Qui Pier delle Vigne, in forma di albero, racconta la sua struggente storia. La tappa finale del viaggio è il ghiaccio del lago di Cocìto, nel quale sono imprigionate le anime dei traditori. A formare il lago ghiacciato è il mostruoso Lucifero, ultimo ostacolo che separa il pellegrino dal ritorno alla luce e alla speranza.
DESCRIZIONE
L’opera offre allo spettatore la possibilità di immergersi all’interno di uno dei capolavori della letteratura e della poesia mondiale, simbolo dell’identità linguistico-culturale del nostro Paese.
Lo spettatore riconoscerà Dante smarrito nella “selva oscura”, ai confini dell’Inferno, per poi assumerne lo sguardo e immedesimarsi nel Poeta. Immagini, suoni, lamenti, apparizioni e potenti metafore visive creano le suggestioni di un viaggio straordinario, permettendo allo spettatore di assimilarne le atmosfere e di cogliere efficacemente alcuni elementi significativi del poema.
L’opera si relaziona coraggiosamente con una tradizione cinematografica povera di esperienze dantesche, e che vede risalire le ultime ricostruzioni sistematiche della cantica infernale a più di un secolo fa (si pensi ad es. ai due casi de “L’Inferno” del 1911, nella versione della Helios e della Milano Films). Questa lunga assenza della Commedia nel Cinema viene così attenuata da un’opera che non ha il solo lo scopo di “rappresentare” gli infigurabili scenari ultraterreni, ma che dà voce, in primo luogo, alla sostanza della poesia. Protagonisti sono infatti i versi originali del poema, che potenziati dalle immagini guidano lo spettatore in un mondo difficile da immaginare. Ogni particolare ricostruttivo, dalle ambientazioni ai personaggi, tiene conto del testo dantesco, studiato con acribia filologica in tutti i suoi dettagli. L’opera acquisisce così anche un valore didattico, permettendo a chi ne fruisce di avvicinarsi con più consapevolezza e curiosità alla poesia di Dante.
La struttura del cortometraggio si basa sull’integrazione di riprese live, post-produzione video, computer grafica e modellazione/animazione 3D.
La produzione è a cura di ETT S.p.A., in associazione con West 46th Films S.r.l., con la regia e la sceneggiatura di Federico Basso (ETT) per la ricostruzione in Computer Grafica e di Alessandro Parrello (West 46th Films) per le riprese live della selva oscura.