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'E TRACCE E NAPULE

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TRADUZIONE IN ITALIANO
LE TRACCE DI NAPOLI
Ha oramai venticinque secoli questa città
ed ora è una bella signora di una certa età.
Avrebbe una bella storia lunga da dire
che non finirebbe mai di argomentare.
E' stata rovinata da tantissime invasioni
ma ha sempre saputo dare tante emozioni.
Ha sopportato molti soprusi e violenze.
Ma... rassegnata non si è mai lamentata.
Se vai in mezzo alle piazze e nei vicoli
trovi tanti monumenti e chiese antiche
che raccontano la vita del popolo napoletano
che mai è rimasto con le mani in mano.
Qua trovi non solo i segni dell'età antica
ma pure di qualche dominazione amica.
Moderno e antico stanno allo stesso posto
E se ne vedono le tracce quando accosti.
Per le vie vedi scritta la storia degli abitanti,
del popolo , dei nobili, e dei regnanti,
come hanno convissuto miseria e nobiltà
e come questa è la radice della napoletanità.
Tanta gente queste cose le guarda a malapena
ma c'è ancora che le avverte nelle vene.
E questo fatto si vede pensando a tanti artisti
che, venuti qui, hanno palpitato a questa vista.
Petrarca, Torquato Tasso e Benedetto Croce
a questa città hanno dato gloria e voce.
Petrarca venuto a Napoli se ne innamorò,
Tasso crebbe ragazzo e Croce ci ha vissuto.
Re Federico di Svevia e Alfonso d'Aragona
hanno onorato di questa bella città il trono.
Federico fondò la più antica università
e Alfonso fu detto Magnanimo per la bontà.
Gesuiti, Domenicani, Francescani e Teatini
hanno costruito chiese e monasteri vicini.
Architettura, sculture, pitture e opere d'arte
trovi per le chiese, per le piazze e in ogni parte.
Della grandiosa arte angioina e aragonese
troviamo opere dentro e fuori le chiese.
San Lorenzo e Santa Chiara col torrione
sono monumenti di fede e grande devozione.
E sulle facciate e negli atri dei palazzi
vedi stemmi per far notare i vecchi casati.
Le famiglie nobili volevano abitare
dove devono ridere gli occhi quando entri.
Così trovi per la via i palazzi dei Filomarino,
Carafa, Sangro, Capua, Laurino e Sanseverino,
che sono belli a vedersi con bugne di piperno
e si conservano in buono stato estate e inverno.
Ma pure il popolo ha voluto questa città bella
facendo fabbricare per le strade tante cappelle
e ponendo nei vicoli ed agli angoli di strada
edicole votive che suscitano forti emozioni.
Monti di pietà, conservatori, ospizi, fortezze
trovi per la via e ti rallegri di contentezza.
Vedi sotto i monumenti e su facciate dei muri
lapidi di marmo con scritte diventate scure.
Obelischi e statue di santi e di protettori
trovi nelle piazze da far sciogliere i cuori.
Davanti S.Gennaro, S.Domenico e S.Gaetano
leggi la storia della riconoscenza napoletana.
Tante altre cose col Risanamento si son perse
rifacendo e allargando strade come si è voluto.
Ma ciò che è rimasto è di una rara ricchezza
che mostra la storia di Napoli con vera chiarezza.
LE TRACCE DI NAPOLI
Ha oramai venticinque secoli questa città
ed ora è una bella signora di una certa età.
Avrebbe una bella storia lunga da dire
che non finirebbe mai di argomentare.
E' stata rovinata da tantissime invasioni
ma ha sempre saputo dare tante emozioni.
Ha sopportato molti soprusi e violenze.
Ma... rassegnata non si è mai lamentata.
Se vai in mezzo alle piazze e nei vicoli
trovi tanti monumenti e chiese antiche
che raccontano la vita del popolo napoletano
che mai è rimasto con le mani in mano.
Qua trovi non solo i segni dell'età antica
ma pure di qualche dominazione amica.
Moderno e antico stanno allo stesso posto
E se ne vedono le tracce quando accosti.
Per le vie vedi scritta la storia degli abitanti,
del popolo , dei nobili, e dei regnanti,
come hanno convissuto miseria e nobiltà
e come questa è la radice della napoletanità.
Tanta gente queste cose le guarda a malapena
ma c'è ancora che le avverte nelle vene.
E questo fatto si vede pensando a tanti artisti
che, venuti qui, hanno palpitato a questa vista.
Petrarca, Torquato Tasso e Benedetto Croce
a questa città hanno dato gloria e voce.
Petrarca venuto a Napoli se ne innamorò,
Tasso crebbe ragazzo e Croce ci ha vissuto.
Re Federico di Svevia e Alfonso d'Aragona
hanno onorato di questa bella città il trono.
Federico fondò la più antica università
e Alfonso fu detto Magnanimo per la bontà.
Gesuiti, Domenicani, Francescani e Teatini
hanno costruito chiese e monasteri vicini.
Architettura, sculture, pitture e opere d'arte
trovi per le chiese, per le piazze e in ogni parte.
Della grandiosa arte angioina e aragonese
troviamo opere dentro e fuori le chiese.
San Lorenzo e Santa Chiara col torrione
sono monumenti di fede e grande devozione.
E sulle facciate e negli atri dei palazzi
vedi stemmi per far notare i vecchi casati.
Le famiglie nobili volevano abitare
dove devono ridere gli occhi quando entri.
Così trovi per la via i palazzi dei Filomarino,
Carafa, Sangro, Capua, Laurino e Sanseverino,
che sono belli a vedersi con bugne di piperno
e si conservano in buono stato estate e inverno.
Ma pure il popolo ha voluto questa città bella
facendo fabbricare per le strade tante cappelle
e ponendo nei vicoli ed agli angoli di strada
edicole votive che suscitano forti emozioni.
Monti di pietà, conservatori, ospizi, fortezze
trovi per la via e ti rallegri di contentezza.
Vedi sotto i monumenti e su facciate dei muri
lapidi di marmo con scritte diventate scure.
Obelischi e statue di santi e di protettori
trovi nelle piazze da far sciogliere i cuori.
Davanti S.Gennaro, S.Domenico e S.Gaetano
leggi la storia della riconoscenza napoletana.
Tante altre cose col Risanamento si son perse
rifacendo e allargando strade come si è voluto.
Ma ciò che è rimasto è di una rara ricchezza
che mostra la storia di Napoli con vera chiarezza.