Perché Gesù parla in parabole? La parabola deI seminatore: Mt 13, 1-23

#bellaprof #vangelo #Matteo
La parabola del seminatore è la più importante del Vangelo perché è una "parabola sulle parabole" (una meta-parabola) che offre una chiave per comprenderle tutte. Il seminatore è Gesù stesso, un contadino generoso, fiducioso e paziente che esce per diffondere la Parola. Ma il segreto vero di questa parabola sta nel suo essere a sua volta un "midrash" della preghiera dello Shemà e, dunque, del Primo Comandamento. È solo mantenendo aperta una relazione con Dio e, secondo Matteo, con Gesù e la sua comunità, che tutti i segreti del Regno vengono disvelati. Il primo frutto del seme è, nel testo, è una domanda che apre un dialogo che non deve mai interrompersi: quello dei discepoli col loro Maestro.

Per approfondimenti, trovi il mio libro sulle parabole su Amazon Libri:

PS: questo video esce decisamente tardi, rispetto al calendario, ma questo canale non si prefigge di essere un supporto alla preparazione delle omelie. YouTube è intasato da commenti al Vangelo della Domenica. Il mio canale vuole essere invece un invito a riscoprire la cultura religiosa e, quindi, tra le altre cose, a cominciare a leggere e rileggere il Vangelo, prendendo spunto, come è ovvio, anche dai tempi liturgici. Detto questo, mi scuso con tutti voi che mi seguite se ultimamente non sono abbastanza "puntuale" come dovrei.

Se ti piacciono i miei video, sostieni il canale mettendo un "mi piace" e iscrivendoti. Se poi vuoi davvero collaborare, invia una donazione, anche piccola, qui:

[Bellaprof]

Se ti piacciono i miei video, sostieni il canale mettendo un "mi piace" e iscrivendoti.
Se poi vuoi davvero collaborare con me, invia una donazione, anche piccola, qui:

La parabola del seminatore è la più importante del Vangelo perché è una "parabola sulle parabole" (una meta-parabola) che offre una chiave per comprenderle tutte. Il seminatore è Gesù stesso, un contadino generoso, fiducioso e paziente che esce per diffondere la Parola. Ma il segreto vero di questa parabola sta nel suo essere a sua volta un "midrash" della preghiera dello Shemà e, dunque, del Primo Comandamento. È solo mantenendo aperta una relazione con Dio e, secondo Matteo, con Gesù e la sua comunità, che tutti i segreti del Regno vengono disvelati. Il primo frutto del seme è, nel testo, è una domanda che apre un dialogo che non deve mai interrompersi: quello dei discepoli col loro Maestro.

PS: questo video esce decisamente tardi, rispetto al calendario, ma questo canale non si prefigge di essere un supporto alla preparazione delle omelie. YouTube è intasato da commenti al Vangelo della Domenica. Il mio canale vuole essere invece un invito a riscoprire la cultura religiosa e, quindi, tra le altre cose, a cominciare a leggere e rileggere il Vangelo, prendendo spunto, come è ovvio, anche dai tempi liturgici. Detto questo, mi scuso con tutti voi che mi seguite se ultimamente non sono abbastanza "puntuale" come dovrei.

[marialetizia]

Mi piace... Gesù non si lamenta della poca fede...ma fa tesoro di quella che c'è per lavorarla!! Anche noi dovremmo avere questo atteggiamento con gli altri...a proposito di fede e non solo ...
Grazie! Un caro saluto.

[mariaritapiras]

Molto esaustivo nella spiegazione, mi aiuta tanto il suo modo di parlare, scandito e pacato, rende tutto più semplice. Grazie.

[francescacifani]

Buongiorno 'prof'
Grazie per la spiegazione approfondita .buona giornata ...🙏

[maxmeadri]

Complimenti e grazie Prof per la spiegazione chiara e preziosa

[valeriaa]

Grazie perchè le sue spiegazioni sono sempre un incoraggiamento a camminare nutrendoci della Parola di Dio! 📖🙏

[giusiprocentese]

Grazie con grande interesse, attenzione e piacere i suoi commenti al Vangelo, li trovo ricchi di particolari e di novità rispetto a ciò che ho letto e sentito prima di lei ...
Bellissima Prof !

[namets]

Queste parole sono fresche e dissetanti in questa calda estate, grazie prof!👋😀

[marialetizia]

Bella, prof! Grazie dei tuoi commenti sempre precisi ed interessanti.

[antoniorapicano]

Grazie prof per la vostra disponibilità a spiegare

[carlotrinchella]

Buonasera prof mi piacerebbe ascoltare un suo parere sul rapporto con la fede del giovanotto alle sue spalle a destra. (Leopardi)

[paolo]

La ringrazio perché con Lei è tutto molto comprensibile e profondo che avvicina ancora di più a nostro Signore

[davidenascenzi]

Gentile Prof. Solo per caso ho conosciuto i suoi video, che dire, le sue spiegazioni fatte in modo chiaro e semplice non fanno altro che avvicinare, chi come me è stato sempre piuttosto distante dalle parole del Signore, ad una comprensione chiara e lineare delle volontá di Dio. Ringraziarla non rende merito alla graditutine che le devo...Grazie di cuore.

[marciodamiano]

Muito obrigado pelas palavras. Assim as parábolas de Jesus são em nós, sementes que no tempo certo frutificação em sentimentos de amor em nosso coração.
Muito obrigado.

[graziellaconti]

Buongiorno prof.mi piacerebbe sentire su l'apocalisse di Giovanni .e vidi la Santa Gerusalemme ...

[robertopupella]

Non esiste un modo diverso, quando parli a cinquemila fedeli e devi rispettare il livello di conoscenza individuale. come dire a tutti la stessa cosa, dicendo cose diverse (in funzione del Livello di ogni individuo). la Stoffa di Gesù, è la stessa di Maria, delle sorelle, e dei fratelli. una sensibilità incomprensibile per noi, che è Eleganza...come gli Uccelli. sapere che non abbiamo capito....ma neanche Caino e Abele, non perché siamo scemi, è solo che hanno scritto quel che potevano scrivere, per distrarci e avere attenzione. Manca sempre qualcosa, che siano libri Religiosi, o di Scienza. Eh si, si risalirebbe anche attraverso la Scienza, oppure, studiando noi stessi...manca la Scienza. quindi viviamo di poteri balordi, di menefreghismo, etc. Dio ha una pazienza che non capiamo, vivono fuori dal nostro Tempo, eheh ecco perché è capace di preparare quel che serve talmente in anticipo...

[francescodigioia]

Vorrei mettere in luce un aspetto fondamentale delle parabole e complementare a quello esposto nel video. Greco a parte, le lingue antiche erano povere di parole.La lingua ebraica ne aveva solo 5750 (circa). Erano per lo più parole dei campi, della pesca, dell'artigianato e del commercio. I termini astratti erano pochissimi. "Astratto" non esisteva, e neanche concetto, sostanza, neppure corpo e pensiero (era usata la perifrasi "parlare in cuor proprio" per esprimere un pensiero semplice). Ancor più povera era la costruzione sintattica per poter esprimere un concetto astratto. Come esprimere efficacemente concetti morali o fondamentali, come l'origine e il significato dalla vita e dell'uomo? Con lo strumento più forte di conoscenza che ha l'uomo: le immagini! E parabole e miti sono concetti trasformati in immagini! Ecco allora fiorire le parabole in campo morale, rappresentato dai comportamenti, lodevoli o riprovevoli, della vita di tutti i giorni. Per i concetti fondamentali viene invece usato il mito, strumento alto e nobile, che non è una favola (anche le favole hanno la loro dignità, ma sono altra cosa). Gesù è maestro insuperabile nel maneggiare le parabole, dà loro pathos, ci fa sentire immersi negli avvenimenti della parabola, e il significato morale e teorico viene proiettato negli avvenimenti narrati in modo indelebile. Chi di noi non si è almeno una volta sentito parte della famiglia del figliol prodigo, del padre dal cuore sconfinato e del fratello giusto ma insensibile? Difficile che venga dimenticato un insegnamento fatto così, e non solo allora. Anche oggi che la lingua possiede potenti vocaboli e strumenti sintattici astratti, la parabola resta impareggiabile nel maneggiare le emozioni e gli affetti. Questo perchè la morale e l'etica sono immerse nella vita in modo indissolubile. Diverso discorso, ma ugualmente ampio e profondo, meriterebbe il mito, che noi cristiani spesso rifiutiamo di riconoscere nella bibbia, e che invece ha anch'esso una potenza formidabile. Preferiamo vedere i miti quasi come fatti reali e su di essi costruiamo un ragionamento teorico moderno. Il risultato che otteniamo così facendo è devastante. Basti pensare che dal bellissimo mito della genealogia di Gesù di Luca, che vuole indicare Gesù come il salvatore di tutta l'umanità, prendendo alla lettera le 42 generazioni da Adamo a Gesù si ricava invece che l'universo ha oggi 6000 anni di vita! E fino al 1800 si credeva davvero che l' universo avesse tale età! Il mito mio preferito è quello dei re magi e della cometa. Nessuna cometa, lontana milioni di chilometri, potrà mai indicare un luogo terrestre circoscritto. La stella che i magi seguono è figura meravigliosa della "luce venuta nel mondo". Altri miti stupendi sono molto più delicati, come quello della Genesi e di Adamo ed Eva, ma qui mi fermo. Grazie di tutto, prof!

[vivailpapaeilrinnovamento]

Bella, prof! salve. Perchè molti Sacerdoti non pregano in Lingue, non scacciano i demoni e non guariscono l'ammalati?

[andreacarminati]

Grazie mille per i suoi video, prof! Io mi sono chiesto in certi momenti anche se il seminatore in qualche modo potesse essere me stesso che devo impegnarmi a lanciare il seme solo sul terreno buono...

[mariacristinamagnani]

Ti perdono prof !, ma mi manca la tua guida settimanale a cui tengo tantissimo. Scusami x il mio egoismo!