Rapporto DRAGHI: 800 MILIARDI di ovvietà?

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Rapporto DRAGHI: 800 MILIARDI di ovvietà?

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Scusami io non ho capito una cosa ma sono 800 milardi all anno o 800 distribuiti in 5 anni perche tutti i giornali e non solo dicono 800 milardi all anno

lorydexc.c.
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E se abolissimo le funzioni di Roma; Mazdrid Parigi, per sostiurlrle con bologna Bonn, Marsiglia; Barcellona Non sarebbe meglio. Mi spiego meglio cosa ne pensi di creare 4 livelli di regolazioni: Province regioni citta ed Europa

MatteoMenozzi
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quasi la metà buttati in transizione energetica (5 anni). la follia della lobby greta è ancora forte quando è evidente che i tempi non sono realistici (di solito se dicono "target ambiziosi' sono pura fantasia). Quando faranno i conti con la realtà?

giomas
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Ma siamo sicuri che il crollo del mercato dell'automotive, sia legato allo sviluppo delle rinnovabili e dell'elettrico? A me non sembra sia proprio così. Mi pare invece che il problema sia dovuto più a come siano strutturate le aziende che operano in questo settore, e ad una generale arretratezza nel sistema di produzione. Lo dimostra il fatto che la Cina ci sta distruggendo soprattutto nel mercato del termico, e non in quello dell'elettrico, come spesso si sente dire. Questo perchè le nostre aziende europee, pur avendo spostato la produzione in Paesi in cui la manodopera è più bassa, pur facendo prodotti in economia, non riescono comunque a proporre roba concorrenziale, n'è nel mondo del termico, n'è in quello dell'elettrico. Le eccezioni sono poche, forse solo il gruppo Renault si sta movendo discretamente. Si parla di transizione energetica da anni, e ad eccezione della suddetta Renault, le case Europee non sono state in grado di proporre sistemi ibridi funzionali, che possano concorrere con Toyota, e sistemi elettrici con un buon rapporto qualità prezzo, capace di tenere a bada i cinesi e tesla. La superpotenza Volkswagen, non ha un motore full hybrid di proprietà e non ha un'elettrica nella fascia bassa di mercato, nel mentre propone auto costruite in maniera molto economica, a prezzi elevatissimi. Da noi si è creato un carrozzone che campa di incentivi, minaccia gli Stati attraverso le chiusure di fabbriche su suolo europeo e distribuisce gli utili in maniera sbilanciatissima, con manager strapagati e operai in cassa integrazione. Questa situazione, che mi ricorda molto quella degli agricoltori, non è, a mio avviso, imputabile alla transizione energetica, che di sicuro non si sta facendo in maniera corretta, ma a prescindere da essa le cose non penso sarebbero andate tanto meglio. E sinceramente proporre il biodiesel come eventuale alternativa ad auto elettriche o elettrificate, in un Paese che ha, nella sola pianura padana, circa 10 mila morti l'anno per inquinamento da ossidi di azoto, mi pare un poco una str....ta. Il problema è che, come al solito, abbiamo perso il famoso treno, e mentre il resto del mondo produce tecnologia sempre più avanzata, noi restiamo ancorati a quello che abbiamo imparato a fare 50 anni fa.

stefanocalantropo
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Draghi dice l'ovvio ma se abbiamo bisogno ancora di ribadire queste ovvietá significa che i problemi sono lontani dall'essere risolti. L'Unione Europea ha questioni strutturali che impediscono di intraprendere il discorso di crescita e integrazione che le ovvietá Draghiane necessitano come precondizione...dunque, o si prendono decisioni forti e cambiare l'architettura Europea o il nostro continente non sará in grado di arrestare il processo di declino storico che é iniziato da ormai piú di un secolo e che ora sta accelerando

carmineingaldi
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Umberto un paio di domande :

Si può intuire tra le righe che vogliono utilizzare il debito privato per finanziare il progetto? Quali sono i rischi?Noi italiani che abbiamo tra i debiti privati più alto corriamo il rischio di sfumare i nostri risparmi?e’ sensato avere btp, bot, obbligazioni italiane ?

fabriziopiergentili
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Grazie, sempre preziose queste analisi (sopratutto quando bisogna leggersi dei mattoni di centinaia di pagine).
Prendo la breve menzione del CERN che hai fatto per lanciare uno spunto che ritengo interessante: come valutiamo se il CERN (o altre istituzioni di ricerca di questa portata) "funzionano bene"?
Negli ultimi anni il CERN è sotto il fuoco costante di diversi paesi finanziatori, poiché la politica sostiene che il filone di ricerca attualmente intrapreso dal CERN sia improduttivo e non porti a nessuna scoperta che offra potenziali applicazioni di mercato (solitamente viene contrapposto lo stile di ricerca statunitense, più improntato a effettuare ricerca che possa trovare applicazioni più dirette, e quindi ritorni sull'investimento, più concreti)?

brokemolotov
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Di questa cosa dell'accumulo di titoli di emissione di CO2 ne ho sentito parlare durante la pandemia. Molte fabbriche erano ferme e il loro valore era sceso di parecchio. Un mio amico me ne parlava proprio perché lavorando in una grossa industria cartiera di Lucca premeva sul suo superiore affinché decidesse di acquistare titoli in esubero

entonino
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Bellissimo Umberto . Grazie, lavoro incredibile quello che hai fatto! Grazie ancora

fabriziopiergentili
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Il report del re nudo. Ovvietà scotomizzate quindi non ovvietà.

gabrielesalini
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Quanto del grande gap tra il costo della materia prima in Cina e in EU è dovuto alla differenza di disponibilità di risorse naturali tra i due territori? In che modo è possibile intervenire per colmarlo?

enrico
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800 mld in 5 anni sono veramente due spicci … imbarazzante a come ci siamo ridotti in Europa!

Ddq
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Ciao, sono molto d'accordo con te, soprattutto per quanto riguarda il coordinamento tra Stati.
Tuttavia, credo che purtroppo questo problema non si risolverà mai, perché è intrinseco alla natura stessa dell'UE. Ogni paese ha un governo che risponde ai propri cittadini. Questi, a loro volta, devono rispondere agli elettori e, per farsi rieleggere, devono promuovere programmi politici che favoriscano non tanto i "cittadini europei", ma piuttosto i cittadini del proprio paese. L'UE, inoltre, offre spesso una "ciambella di salvataggio" quando le cose non vanno bene, con il famoso "ce lo chiede l'Europa".

Di conseguenza, tendenzialmente, qualunque sia la proposta, ogni paese cerca prima di capire come trarne vantaggio per sé (e quindi garantirsi la rielezione e il mantenimento del potere), e solo in secondo luogo pensa al beneficio per l'UE.

Inoltre, l'UE è un'istituzione che riflette diversi rapporti di forza tra i paesi. Se non vengono ideati dei meccanismi di compensazione tra di essi, sarà difficile incentivare una vera cooperazione. Anzi, soprattutto in tempi di crisi, ogni paese cercherà di ottenere il massimo vantaggio per sé stesso, fomentando il circo del "prima gli italiani!"

Te come la pensi a questo riguardo?

lorenzoaloisi
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Salve Umberto, Ti segnalo che in Europa non abbiamo una carta di credito nostra. Forse questo è un parametro del ritardo pluriennale che ci affligge!

lucfuerte
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Ma il dirigismo è una cosa intrinsecamente negativa?

nikolas
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Riassunto puntata: “e via di scorrendo”

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