Payne - Lo specchio dell'anima

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Missaggio by Never
Photo by Nayther

TESTO
Ho visto gli occhi di una madre che si spengono,
Gli occhi stanchi di un figlio che si arrendono.
Ho visto immagini del dolore puro, nudo e crudo,
E se vorrai proteggerti sai non basterà uno scudo.
Quindi ora prendo in mano la penna e scrivo rime,
Prendo uno zaino, ci metto dentro le cartine,
Ci infilo l'accendino, sigarette e 5 cime,
Poi lo chiudo, invece apro la porta e parto per il confine
Dell'altro mondo, quello là fuori che non diverte,
Prende le leggi della gioia, le cambia o le sovverte,
Per questo passeggio solo con le cuffie che esplodono
Per quella canzone che viene nei momenti di abbandono,
Sempre a una birra, a una canna o ai pensieri neri,
Credi, che non avrei sofferto se tu non c'eri?
Hai ragione, ho visto mostri mangiarmi i piedi, (per non camminare!)
Mi hanno chiuso gli occhi, "meglio che non vedi" (per non ammirare!)
I miracoli che sai fare con una voce e una strumentale,
Consolare, dimostrare amore ed estirpare tutto il male,
Piangere di felicità o dolore e vincere tutte le gare,
Cantare in un giorno grigio o del più bel colore per continuare
A guardare avanti anche tra rimpianti, pianti e sofferenza,
Vivo di questa merda e joint e non riesco a starne senza,
Perché è solo grazie a loro che a volte sorrido ancora,
Che mi sciacquano la bocca per togliermi l'amaro in gola.
Non c'ho scheletri nell'armadio ma un intero cimitero,
Non c'ho sogni nel cassetto ma testi del mio io più vero,
Ma non ho ancora visto gli occhi di uno sguardo sincero,
So solo che gli occhi miei hanno visto cos'è il buio più nero,
E mi prendo male, perché sono lo specchio delle anime
Di ognuno e se c'è il buio dentro puoi versare solo lacrime.
Pare che andare in paradiso non toglie le pare,
Il tuo viso e il sorriso intriso di gioia che al ricordo mi fa male.
E sento, le grida mute di migliaia di anime deboli,
Che per la loro dannazione cercano cause e colpevoli.
Sono come Poe, bevo un po' e deliro in strada a Baltimora,
Metto su carta gli incubi che faccio e li trasformo in una storia.
Sono un demone senza corna ma con le ali di un angelo,
Ho lasciato il cuore al diavolo e adesso non vuole ridarmelo.
Vedo, che le tue pupille splendono come un'esplosione,
Già avere le stelle negli occhi è tanto, pensa una costellazione.
E ora guardo i demoni che non ho mai sconfitto,
Mi sento chiuso in una gabbia perché non ho mai vinto,
C'ho troppi fantasmi che mi seguono per darmi il tormento,
Di giorno si nascondono ma la notte ormai li sento,
Tirano fuori tutta l'ansia maledetta che c'ho dentro,
Fanno a gara a chi trova prima la paura e il suo centro,
Ci entrano, ci giocano e mi distruggono dall'interno,
Perciò non dormo più pe sto dolore dentro allo sterno.
Sai, se vivessi la vita per quello che mi ha dato,
Mi vedresti con l'espressione triste ed il volto oscurato,
Che l'ombra dentro me è cresciuta e mi ha tolto il fiato,
Non ricordo un buon odore perché non l'ho respirato.
Cammino per il centro di notte, Roma come il paradiso,
Ti abbraccia quando perdi e asciuga le lacrime dal viso.
Provo a togliermi dalla testa i forse causa delle stronze,
Che ti lasciano sul ciglio della strada e così via alle sbronze.
E' da quando sono alto come mio fratello,
Che porto sulle spalle ogni tipo di fardello,
Ma io non sono Superman, non c'ho S né mantello,
Per questo non riesco a reggere da solo tutto il macello,
Che poi vorresti vedere il bello, aspirare sempre a quello,
Vorrei aprire le mie porte ma non hanno il pomello,
Nonostante tutta la merda che c'ho non manco mai all'appello,
E per aprirti gli occhi uso le parole, non un grimaldello.
La mia lingua è biforcuta perché tra i denti ho un coltello,
Rimo con quello e con il rancore che esplode nel cervello.
Non c'ho una barca da portare avanti ma un intero vascello,
E poi la notte sogno una tempesta nella quale mi sfracello.
La mia vita è diventata un film di Hitchcock, fa paura.
Mi avevi promesso il "per sempre" come fa chi giura
Il falso, poi il pentimento ti segue tipo una forza oscura
E chi ci sta più male sei sempre tu, quello che dura.
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