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Assegno di inclusione 2024: guida completa
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Assegno di inclusione 2024: guida completa. # assegno di inclusione #bonus #aiutidallostato#2024 #aiuti Assegno di inclusione 2024: dal 1° gennaio l’assegno di inclusione (noto anche come ADI) sarà disponibile e rimpiazzerà l’attuale RdC. Ma come funziona? Quali sono i requisiti? Quale è la sua durata? Scopriamolo insieme.Assegno di inclusione 2024: requisiti
I requisiti per l’assegno di inclusione sono l’avere all’interno del nucleo familiare almeno un:
minorenne
disabile
over 60
Oltre a questi requisiti, è necessario avere un ISEE inferiore a 9360 euro, nonché una serie di requisiti patrimoniali (sia mobiliari, che immobiliari)Assegno di inclusione 2024: il patrimonio
In riferimento al patrimonio immobiliare, esso non dovrà superare i 30mila euro, esclusa la prima casa, il cui valore massimo non potrà superare i 150.000 euro.
Quanto al patrimonio mobiliare, dovrà essere inferiore a 6.000 euro, elevabili a 2.000 euro per ogni componente diverso dal primo (con un massimo totale di 10.000 euro, elevabile a 1000 euro in caso di presenza di minori).
Assegno di inclusione e veicoli
Anche in riferimento ai veicoli, l’assegno di inclusione prevede particolari e stringenti parametri. Per poter accedere ad ADI, non si potrà essere:
in possesso (o comunque avere la disponibilità) di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc, o di motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc che siano stati immatricolati nei sei mesi antecedenti alla richiesta.
intestatari di navi e imbarcazioni da diporto o di aeromobili di ogni genere.
Lavoro part-time e full time: come funziona?
Che tu svolga un lavoro part-time o full time, ciò che conta e che la retribuzione non porti il nucleo a superare i limiti ISEE di cui sopra.
Puoi tranquillamente svolgere una attività lavorativa, e percepire l’assegno di inclusione, a patto, però, che il tetto di 9360 euro venga rispettato. Facciamo un esempio.
Famiglia con due genitori e due minori a carico. Se uno dei due genitori lavora, (o entrambi) potranno percepire l’assegno a patto che rientrino dei limiti dei 9360 euro.
Assegno di inclusione e dimissioni
A proposito del mondo del lavoro, ricordiamo che non hanno diritto all’assegno di inclusione coloro che abbiano presentato le dimissioni volontarie (eccetto quelle per giusta causa) nei 12 mesi antecedenti alla domanda.
Il ruolo dei servizi sociali
Da tempo si parla del ruolo dei servizi sociali, in special mondo nei confronti di coloro che pur non essendo in possesso dei requisiti soggettivi dell’ADI, rientrano per una serie di motivi nella categoria dei non occupabili.
Si tratta di persone che vivono situazioni particolari, quali tossicodipendenze, contesti familiari violenti, in generale uno “stato di bisogno” che non li rende immediatamente occupabili, e che li assoggetta dunque a un reinserimento graduale nel mondo del lavoro.
A tal proposito, ha recentemente dato un chiarimento INPS, affermando infatti che: “i nuclei composti da persone tra i 18 ed i 59 anni, non disabili e privi di minorenni, verranno presi in carico dai servizi sociali “solo in caso di documentata situazione di fragilità documentata”.
Assegno di inclusione per donne vittime di violenza
Confermata la misura che prevede la possibilità per le donne vittime di violenza di richiedere l’assegno di inclusione.
A darne conferma, pochi giorni fa, il ministro Marina Elvira Calderone.
ADI e Supporto per la formazione sono compatibili?
Sì, sarà possibile per i nuclei familiari percepire entrambi i sussidi, fermi restando i requisiti di cui sopra. Leggi qui per saperne di più sulla compatibilità tra ADI e Supporto per la formazione.
Come fare domanda per ADI?
Non sono state ancora date comunicazioni ufficiali circa le modalità di presentazione di ADI. Vi terremo aggiornati in merito. Ciò che è certo è che le domande apriranno al 1° gennaio, anche se si parla di una anticipazione dell’apertura delle domande già a dicembre. #bonus #aiuti #assegnodiinclusione #aiutidallostato
I requisiti per l’assegno di inclusione sono l’avere all’interno del nucleo familiare almeno un:
minorenne
disabile
over 60
Oltre a questi requisiti, è necessario avere un ISEE inferiore a 9360 euro, nonché una serie di requisiti patrimoniali (sia mobiliari, che immobiliari)Assegno di inclusione 2024: il patrimonio
In riferimento al patrimonio immobiliare, esso non dovrà superare i 30mila euro, esclusa la prima casa, il cui valore massimo non potrà superare i 150.000 euro.
Quanto al patrimonio mobiliare, dovrà essere inferiore a 6.000 euro, elevabili a 2.000 euro per ogni componente diverso dal primo (con un massimo totale di 10.000 euro, elevabile a 1000 euro in caso di presenza di minori).
Assegno di inclusione e veicoli
Anche in riferimento ai veicoli, l’assegno di inclusione prevede particolari e stringenti parametri. Per poter accedere ad ADI, non si potrà essere:
in possesso (o comunque avere la disponibilità) di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc, o di motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc che siano stati immatricolati nei sei mesi antecedenti alla richiesta.
intestatari di navi e imbarcazioni da diporto o di aeromobili di ogni genere.
Lavoro part-time e full time: come funziona?
Che tu svolga un lavoro part-time o full time, ciò che conta e che la retribuzione non porti il nucleo a superare i limiti ISEE di cui sopra.
Puoi tranquillamente svolgere una attività lavorativa, e percepire l’assegno di inclusione, a patto, però, che il tetto di 9360 euro venga rispettato. Facciamo un esempio.
Famiglia con due genitori e due minori a carico. Se uno dei due genitori lavora, (o entrambi) potranno percepire l’assegno a patto che rientrino dei limiti dei 9360 euro.
Assegno di inclusione e dimissioni
A proposito del mondo del lavoro, ricordiamo che non hanno diritto all’assegno di inclusione coloro che abbiano presentato le dimissioni volontarie (eccetto quelle per giusta causa) nei 12 mesi antecedenti alla domanda.
Il ruolo dei servizi sociali
Da tempo si parla del ruolo dei servizi sociali, in special mondo nei confronti di coloro che pur non essendo in possesso dei requisiti soggettivi dell’ADI, rientrano per una serie di motivi nella categoria dei non occupabili.
Si tratta di persone che vivono situazioni particolari, quali tossicodipendenze, contesti familiari violenti, in generale uno “stato di bisogno” che non li rende immediatamente occupabili, e che li assoggetta dunque a un reinserimento graduale nel mondo del lavoro.
A tal proposito, ha recentemente dato un chiarimento INPS, affermando infatti che: “i nuclei composti da persone tra i 18 ed i 59 anni, non disabili e privi di minorenni, verranno presi in carico dai servizi sociali “solo in caso di documentata situazione di fragilità documentata”.
Assegno di inclusione per donne vittime di violenza
Confermata la misura che prevede la possibilità per le donne vittime di violenza di richiedere l’assegno di inclusione.
A darne conferma, pochi giorni fa, il ministro Marina Elvira Calderone.
ADI e Supporto per la formazione sono compatibili?
Sì, sarà possibile per i nuclei familiari percepire entrambi i sussidi, fermi restando i requisiti di cui sopra. Leggi qui per saperne di più sulla compatibilità tra ADI e Supporto per la formazione.
Come fare domanda per ADI?
Non sono state ancora date comunicazioni ufficiali circa le modalità di presentazione di ADI. Vi terremo aggiornati in merito. Ciò che è certo è che le domande apriranno al 1° gennaio, anche se si parla di una anticipazione dell’apertura delle domande già a dicembre. #bonus #aiuti #assegnodiinclusione #aiutidallostato
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