Massimo Cacciari - Conatus e Desiderium | Desiderare 2024

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Massimo Cacciari - Conatus e Desiderium
Desiderare 2024 - XIX ed. | Lograto (BS)

In questa lectio magistralis Massimo Cacciari indaga lo stretto rapporto, ma anche le differenze, che intercorrono tra Conatus e Desiderium. Se da un lato nella sua Etica Spinoza sostiene che: «lo Sforzo (Conatus) con cui ogni cosa cerca di perseverare nel suo essere non è altro che l’essenza della cosa stessa» (Proposizione VII) dall’altra egli sostiene che la Mente «è conscia del proprio sforzo» (Proposizione IX). Lo scoglio che segue è di grande importanza, poiché da una parte sostiene la sovrapponibilità dei concetti di Volontà, Appetito, Desiderio, e dall’altra giunge su questa base a determinare «l’essenza stessa dell’uomo» esattamente come ogni altra cosa o vivente, salvo tradurre quell’Appetito in Volontà, quando ci riferiamo alla sola mente, o in Desiderio (Cupiditas) in quanto gli uomini sono cosci del loro Appetito: «il Desiderio è l’Appetito unito alla coscienza di sé».

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Una meravigliosa lezione di filosofia, che dà la chiave per leggere l' inquietante presente che viviamo.Grazie al prof.Cacciari per avermi aperto la mente:capire serve per non soccombere.Non ci sono altre armi.Anna

AnnamariaSaporito-cj
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Ché speranza può avere una società dove una lezione peraltro gratuita come questa viene ascoltata da 540 persone e il pandoro della Ferragni da qualche milione?

sabatinomancini
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Grazie professore per l'immenso dono di chiaroveggenza

henriettehayon
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Lezione meravigliosa, grazie prof Cacciari!

reginariva
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Immaginare: lasciarsi andare con la mente ad immaginare situazioni future (prefigurarsi) in cui staremo bene e proveremo piacere (per esempio stando insieme ad una persona che idealizziamo, che stimiamo, che ci accresce e che ci fa migliorare e maturare su cui abbiamo investito libidicamente. Due desideri libidici reciproci che si incontrano poi è il massimo!) o dal possedere una cosa dalla quale riceveremo valore (=potere di fascinazione sugli altri attraverso l'esibizione della cosa- status simbol o più potere strumentale, più mezzi per la realizzazione dei nostri scopi). Ma ci sono anche la pulsioni sadiche- distruttive di produrre del male, vendicarsi, distruggere ...Il desiderio non aumenta se viene scaricato subito, quindi per crescere deve trovare degli ostacoli nella realtà, così cresce nell'immaginazione nelle fantasie di realizzazione futura ed è più potente nella scarica perchè ha subito frustrazioni, impedimenti nella sua realizzazione. Lo scopo è la scarica della pulsione che fa provare piacere, non l'idea astratta della felicità o dell'utile, che sono concetti razionale. Spinoza è pre-psicaanlitico. I filosofi fino al 1900 si occupavano di tutto, anche delle emozioni. La psichiatria e la psicoanalisi poi si occuperanno specificatamente delle emozioni umane della crescita o malattia psichica.(evoluzione positiva e negativa) e scopriranno le difese e i meccanismi inconsci (proiezioni, identificazione proiettiva, idealizzazione, ecc.). L'Io non è padrone in casa propria. Non siamo solo razionalità, ma anche pulsioni, emozioni ed affetti, sentimenti.

sabrinastorchi
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Se consideriamo, da una parte, la sentenza di Parmenide - "L'Essere è e non puo' non essere" - e dall'altra uno dei maggiori e più comuni difetti del "perseverare nel proprio essere" - come dice più volte il Maestro, anche a 28:10 - allora un'alternativa possibile è quella di far si' che tale inalienabile essenza de l'Essere possa emergere, rivelarsi, fiorire, manifestarsi, fino ad imporsi da sè.

Tale ipotesi è percorribile se ci si adopera nel complesso, articolato, intenso e rigoroso esercizio del togliere, del separarci, del lasciare andare cio' che costringe detta essenza de l'Essere (e che, spesso, confondiamo come caratteri della nostra identità o, peggio, parametri del nostro carattere). Quest' idea puo' sembrare peregrina, salvo il considerare la cospicua quantità di cose - materiali o immateriali - che ci portiamo appresso e che alimentiamo quotidianamente, stretti nell'ingranaggio - come direbbero i francesi (o come, simbolicamente, denuncia Charlie Chaplin in "Tempi Moderni").

Quanto ho appena descritto è - o per lo meno dovrebbe essere - lo scopo delle ben note discipline che vanno dallo Yoga al Qi Gong e le cui rispettive filosofie, induismo e taoismo, aprono orizzonti molto interessanti e non meno avvincenti che quelli della nostra tradizione e cultura. Forse, al di là delle tendenze e le mode e anche tenendo conto degli immancabili ciarlatani che ne traggono profitto, lo svilupparsi a macchia d'olio di tali pratiche rivela, appunto, quel conato spiegatoci da Cacciari, un richiamo alla Vita, nel caos de l'iper modernità, alienante, disorientante e deprimente.

Tuttavia, non c'è da temere, dato che - per definizione - l'essenza de l'Essere è praticamente irragiungibile e c'è talmente tanto da fare che ogni passo compiuto - "piccolo" o "grande" che sia - è sempre corroborante.

tafttio
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Da 17:50 in poi. "Conatus, Cupiditas, Desiderium. Sono i tre termini fondamentli che caretterizzanon l'analisi spinoziana dei nostri affetti, delle nostre passioni....assolutamente alla base materialistica"

"Volizioni, affetti, passioni riportateli ai fondamenti biologici". Quest'ultimo suggerimento, che suona quasi come un monito, l'incitamento di un saggio, puo' anche essere letto alla luce di comportamenti - o, per lo meno, ad intenzioni, espressioni, "mantras" contemporanei, quelle che chiamiamo tendenze, oramai piuttosto diffuse - e non solo in Italia, anzi e che caratterizzano l'iper-modernità. Siamo ovviamente lontani dalla speculazione e dalla dialettica filosofica, qui si tratta di vita ordinaria di tutti i giorni, d'immaginario collettivo con i suoi immancabili vezzi e rituali.

Da tempo oramai, si fa gran commercio di espressioni quali "parlare con il cuore" - "Va dove ti porta il cuore" - di "emozioni positive" che hanno la meglio su quelle "negative" (anzi, quest'ultime sono letteralmente da bandire ed è mal visto, anzi a volte pesantemente criticato colui o colei che si fa, suo malgrado, latore di tale "negatività", reo di espriimere un'opinione diversa dal "setniment" generalmente condiviso).

Il peggio è che a sostenre - più o meno consciamente - tali pensieri e tali espressioni è la quantomai confusa e bislacca idea di voler riavvicinarsi e recuperare quell'immaginaria "naturalezza" di noi umani, quella "spontaneità", quella - appunto - umanità che spesso si dà per spacciata, compromessa, denaturata dal materialismo sfrenato; donde il puntuale richiamo alla saggezza dei nostri amici animali che, al contrario di noi, han spauto mantenere intatto il loro "istinto" ovvero la loro "Natura".

Come già detto, tali comportamenti si possono osservare ben al di fuori dell'Italia, essendo l'ulteriore dimostrazione dell'asserivmento culturale dell'Europa alla "american way of life".

Quale miglior esempio di desiderare qualcosa che non solo non potrà mai essere concretamente tangibile, ma che è frutto dell'inesauribile capacità di noi umani ad illudersi e a perseverare in tale inganno ?

tafttio
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Quindi, se si con-sidera colei o colui che comunuemente chiamiamo "oggetto del desiderio" (che meglio converrebbe chiamare "soggetto del desiderio") allora si smette di de-siderarlo (proprio nel senso spinoziano); o; per lo meno, si tempera il trasporto del desiderio di possesso, ad esempio.

A ben vedere è proprio tale incolmabile iato ad essere la causa di tante incomprensioni ed ulteriore incomunicabilità, causa - altro esempio - dell'immancabile espressione che rieccheggia nel vuoto "non sei più la/lo stessa/o di prima".

tafttio
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Chissà come si atteggia Cacciari a fronte dei suoi desideri?

mariapiagardini
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Ma io chiedo: ha senso riprendere la conferenza e consentire che dietro Cacciari ci sia un continuo viavai di persone?! Italia....

stefanotittarelli
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Definizione di desiderio per la psicoanalisi: è l'ansia di una mancanza.

sabrinastorchi
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