Ucraina, nuovi pesanti bombardamenti su Kiev e altre città

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Nuovi intensi raid aerei hanno colpito la capitale Kiev e altre città dell'Ucraina

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il punto globale, il quadro, il contesto: da preteso liberatore ad aggressore, e sono due anni per l’Ucraina, ma il mito sovietico della liberazione dal nazismo resta valido, poco per i paesi Nato: sempre russi sono, tutti tranne uno: quello, dove c’era il Reich, vinto dai russi ma non soli, con altri 15 popoli come ucraini, kazaki, armeni, kirghisi, uzbeki, turkmeni, mezzo milione di ebrei sovietici, tutti venivano dalla Russia dei Soviet, russi e ucraini insieme: è questo il dramma! Solo per Berlin morirono 80.000 soldati contro il Reich.

A Berlino ci vanno ancora, e possono farlo, nonostante l’Ucraina, la commemorazione è l’8 e il 9 maggio, se ne parla poco, è una capitale Berlino, distrutta, ha sofferto, ha pagato e paga ancora per il Reich, se si pensa alla strada fatta: l’Italia ad esempio, Asse Roma-Berlino, Roma-Tokyo, e ancora adesso con un governo di destra al potere, votato dal nord e da romani “dda Storta, dda Garbba” e neanche tutti, dove si può asserire liberamente di non essere antifascista quando la Costituzione è nata su questo: la libertà è difficile, è meglio un capetto, el jefezo, come per la droga, con poteri assoluti fino a che la legge, e per fortuna, non annulla la deriva autoritaria.

L’8 maggio si arrese la Deutsches Heer senza condizioni, capitolazione dovuta all’Armata rossa, esercito popolare, c’era Krusciov a Berlino, commissario politico, il generale Zhukov, che non perse mai, tante ragazzine, contadine, davano da mangiare ai polli a casa, vennero a piedi a Berlino, erano tiratrici scelte: tutto era bianco, la neve, la canna del fucile avvolta in uno straccio, i guanti per avere le mani sensibili sul grilletto, una pezza bianca a terra con il fieno sotto per isolarsi dal freddo, sparavano a polmoni vuoti, senza aria, per non deviare, a 2 km di distanza anche 3 millimetri diventano 20 cm e si manca il bersaglio, e ne hanno uccisi tanti di nemici, morte anche loro a volte, sono tornate alle galline dopo la guerra, qualche medaglia, ma hanno instillato la paura nel nemico, sempre più, Putin ne portò alcune in Normandia su invito di Hollande, presidente francese, c’era Obama, le relazioni erano amichevoli al tempo, ma vennero messe subito da parte, vecchiette piene di medaglie facevano ombra agli imboscati e agli opportunisti che hanno combattuto senza sparare un colpo, senza rischiare nulla.

L’altro dramma, o lo stesso, pure, è l’asservimento ucraino, la base è la vittoria sul nazionalsocialismo tedesco ed ora la reazione contro l’Ucraina per Vladimir Vladimirovich è dovuta al fatto che questa è la chiave della porta russa, per questo va annientata, da dire che oggi, al livello interno, il 70% è per “l’operazione speciale” che eviti lo smembramento del Paese, l'asservimento del popolo e la trasformazione della Russia in una zona di azioni coloniali, è la lotta al destino infausto quella del Presidenta Putina, la storia con la Russia è stata dura nei secoli: è l’attuale visione strategica interna di Mosca.

Ed è stato citato, riguardo alle manifestazioni attuali a Berlin sulla sconfitta del Reich, a proposito, il manifesto dei prigionieri di Buchenwald: “Nessuno può rieducarci senza la libertà” erano i russi a portarla, ora la negano agli ucraini!

fabrizionicolini
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"La Russia è l'ISIS con la neve"
Mai frase fu più azzeccata

lordoftherings