Galileo Galilei: biografia,opere e invenzioni

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Galileo Galilei nacque a Pisa nel 1564, visse la sua infanzia a firenze e studiò lì musica, disegno e letteratura. Il padre lo iscrisse a Medicina, poichè credeva fosse l'unica strada per avere un prosperoso futuro economico. Galileo si mostrò più portato per la fisica e la matematica, così abbandonò pisa e tornò a firenze per studiare la geometria e la matematica applicata. Nel 1589 divenne professore di matematica, ma subito criticò le limitazioni mentali e i formalismi degli accademici e volle smascherare le convinzioni e le false apparenze Galileo si mostrò più portato per la fisica e la matematica, così abbandonò pisa e tornò a Firenze per studiare la geometria e la matematica applicata.
Nel 1589 divenne professore di matematica, ma subito criticò le limitazioni mentali e i formalismi degli accademici e volle smascherare le convinzioni e le false apparenze. Nel 1591 il padre morì, così dovette mantenere i quattro fratelli e la madre. Così richiese una cattedra all'università di Padova e gli venne concessa. Nel 1604 pubblica un manuale sull'utilizzo del compasso, uno strumento da lui inventato. Così si vide costretto a scrivere la difesa contro le calunnie per proteggersi dalle accuse di plagio verso di lui. Perfezionò questo strumento. E dopo poco costruì il primo che utilizzò poi per osservare il cielo. Nel 1615, dopo esser stato denunciato, fu costretto a presentarsi davanti all'inquisizione. Dopo l'arrivo di Urbano VII Galilei fu convinto di poter uscire allo scoperto con le sue idee. Questa volta galileo pronunciò l'abiura, con la quale ritrattò quanto detto nel corso degli anni, ciò gli fece evitare la condanna, ma comunque non gli fu permesso scrivere senza autorizazzione. Nel corso del rinascimento furono molti i tentativi di elaborare uno strumento capace di eseguire agilmente calcoli geometrici e matematici. Questa esigenza era richiesta soprattutto in ambito militare dove la tecnologia delle armi da fuoco doveva essere sempre più precisa. Il compasso geometrico e militare venne inventato da galileo nel 1597 ed era da mettere in relazione anche in base alle sue attività. Tra il 1598 e il 1604 Galileo istruì alcuni sovrani europei sull'uso del compasso come ad esempio fece con l'arciducaFferdinando d'Austria e il duca di Mantova. Il successo del compasso spinse Galileo a divulgare ulteriormente la sua invenzione tanto da pubblicarne 60 copie vendendole privatamente insieme allo strumento. La produzione dei compassi fu affidata ad un artigiano che Galileo ospitò nella sua abitaione per alcuni anni. Già nel 1607 Baldassarre Capra, uno degli studenti di galileo cercò di prendersi il merito sull'invenzione dello strumento nei luoghi più colti. Altri detrattori di galileo cercano di attribuire il primato dell'invenzione all'olandese Michel Coignet e molte furono le varianti dello strumento. Questo compasso è formato da tre parti: i due bracci, il quadrante e la zanca. I due bracci sono uniti da un perno dentro ad un disco rotondo sulle cui facce sono incise numerose scale. Il quadrante è graduato con diverse scale, viene fissato tramite delle viti ai fori nei bracci del compasso. Galileo fu una figura di primo piano nella storia del pensiero scientifico; elaborò un metodo di ricerca innovativo per il periodo in cui viveva. Nel periodo della Controriforma, a causa delle sue idee, incorse in una condanna ecclesiastica. Inviò lettere ad allievi, scienziati, nobili ed esponenti della Chiesa; tra queste si ricorda quella del 21 dicembre 1612 indirizzata ad un suo allievo. In questa lettera esponeva le proprie riflessioni a proposito della possibilità di utilizzare sacre scritture per dimostrare questioni riguardanti le scienze naturali. Nel resto della lettera galileo analizzava il pensiero di coloro che credono fermamente nelle Sacre Scritture, ma che l'interpretazione che si da al testo potrebbe essere errata, come ad esempio immaginare Dio con connotati umani. Inoltre era compito dei saggi interpretarli ed esporre il significato dei concetti. Nell'altra parte della lettera sosteneva poi che le sacre scritture e la natura discendessero da dio e che quindi non potessero contraddirsi. Poi affermava che se la chiesa avesse continuato ad ostacolare il progresso scientifico. dopo poco avrebbe perso credibilità continuando a essere legata a principi dimostrati falsi dalla scienza. Galileo morì l'8 gennaio 1642 ad Arcetri a causa della febbre.
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