Emotività e Dislessia - come prendersi cura dell'aspetto emotivo

L'aspetto più sottovalutato del mondo della dislessia è la parte emotiva delle difficoltà che vive un ragazzo.

Magari il PDP è stato fatto, vengono stabiliti gli strumenti compensativi e dispensativi e tutto dovrebbe funzionare, ma...

Non sempre è così.

Tra le parti del PDP da tenere in considerazione dovrebbe essere valutata con enorme attenzione l'area emotiva del ragazzo perché è il motore reale dei risultati (o dei mancati risultati).

Ci sono dei momenti in cui il ragazzo può andare in difficoltà e gli servirebbe semplicemente avere un insegnante che si avvicina e lo rincuora o tranquillizza.

Infatti, nonostante mappe o schemi, il ragazzo può entrare in un momento di torpore con il quale sembra proprio non vedere nemmeno quello che dovrebbe aiutarlo per passare al meglio la verifica.

In quel momento il ragazzo, infatti, va in contatto con emozioni non particolarmente produttive e fatica a vedere la luce in fondo al tunnel nel quale si è infilato.

Quel blackout significa per lui: "Ecco, come sempre non ce la farò!"

Ma che fare? Serve che nel PDP venga considerato questo aspetto e che ci sia un punto di incontro con l'insegnante (basterebbe guidare il ragazzo almeno nella fase iniziale).

Parti dal fargli dare una risposta positiva e poi magari rendi le domande più complesse.

Buona visione!
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[luisafumagalli]

Hai ragione mio figlio quando va in tilt non riesce ad andare avanti e quindi l interrogazione finisce con un voto negativo anche se ha studiato entra in confusione ed e finita

[beatricetoschi]

Esattamente...malgrado il pdp sia rispettAto, nelle verifiche scritte lui si blocca. Il problema è che quando succede così va in crisi e rifiuta spesso l'aiuto dell'adulto perché lo fa sentire stupido/diverso in confronto ai compagni che fanno da soli.
È insicuro ma orgoglioso e le due cose insieme lo zavorrano.

[giuron]

Eterno dilemma, che non riguarda solo i "Dsa"; ovvero l'aspetto emotivo. Ma, se non si lavora, indipendentemente dalla presenza del/dei "DSA", sulle EMOZIONI con l'intero gruppo classe, di che parliamo? Per cui, a mio parere, infondere fiducia, essere comprensivi, accompagnare, saper ascoltare etc... è il primo ed essenziale obiettivo. Mi sbaglio? Baci baci e buon lavoro a tutti.

[_osservami_]

Credo che sia per un problema emotivo, aggiunto a una professoressa ignorante e con il sommato di una discalculia grave, che ho letteralmente smesso di studiare matematica.
Sono due anni che campo di copiature con il vicino di banco.
ma non c’è la facevo proprio più di passare ore a studiare matematica con una insegnante di ripetizioni, arrivando anche hai dei effettivi risultati, ma che al giorno della verifica non escono in nessun modo.
Ore a studiare, con dei esercizi a casa svolti alla perfezione che sempre e comunque si trasformavano in quattro meno, e in lacrime sul foglio protocollo.
Non importava se avevo gli appunti e la calcolatrice..
Ho già la nausea nel pensare che il prossimo anno dovrò affrontare gli esami di maturità.
Non è bello sentire in risposta a una esasperazione post-compito delle risposte del tipo:”avevi anche le mappe” o “avevi anche la calcolatrice”.
Ma ormai si è capito che la matematica rimarrà per me un enorme buco nero, e mi rifiuterò sempre di impararla o di riprovare.

[michelab.]

Ciao, grazie mille. Purtroppo a scuola l'aspetto emotivo molto spesso non viene considerato. Vi faccio una domanda, gli insegnanti sono tenuti a dare loro formulari e mappe, come faccio a sapere se li può utilizzare durate la verifica? Mio figlio è in forte difficoltà con la memoria e a volte va in tilt. È capitato lo scorso anno e ha preso 4 nella verifica di Geometria, la prof gli ha detto che se è in difficoltà può chiederle aiuto. Ma ce la fa il ragazzino a chiedere aiuto?
Grazie mille.

[rosy]

Io che sono dislessica non ho una prof che mi aiuti