MASSIMILIANO MEDDI - Infrarossi (s.i.a.e 2011)

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Canzone d'autore originale in italiano di Massimiliano Meddi,tratta dal Cd:"NETWORK" del 2011.Musica,testo,Performance,Voce,Arrangiamenti a cura di Massimiliano Meddi.Missaggio: Luca Liviero (Bi.Os Studio - Solaro)
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"INFRAROSSI"

Dedico un sorso di  tempo,
a capire che c'è di diverso
dal solito campo di azione,
filtrando nell'ombra del merito.

Sembra di andare ben oltre,
anzi, non è che certezza,
davanti ad un mare d'ebrezza
nessuno si sta controllando.

Certi caratteri vanno fermati,
sono  quintine di  datteri  in bocca:
quello che  ficca  narici tra  i frutti,
e  l'oratore che  leviga i  tacchi.

L'artigianato dei folli,
vive e  lavora del  proprio peccato.
Punta sui nervi lo slancio,
per essere certo d'averti e stancarti.

Voglio  ispirarmi alle grandi  montagne,
ferme ed  austere  fra gole  profonde;
le  aurore nel cielo, lampioni del mondo,
come  infrarossi sorvegliano gli uomini.

Ho resistito alle gonne sull'uscio,
colto l'inganno non ho sobbalzato.
Cadono in  fretta le foglie...
la moglie è  la donna che  aspetta.

Muto e  insidioso è  lo sguardo del sesso;
lordo e curioso , ti  sei  avvicinato,
steso da suoni  ed  immagini grasse,
cane  randagio tra i  suoi rifiuti.

Ecco  l'amore per  gli  occhi: 
non solo son belli, ma cavie e fornelli!
Sono confini  tra il  giorno e la  notte,
sono  infrarossi del  cuore.

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Dicono bene i Pooh quando cantano: “...ma nessuno ha molti amici, (ùn) devi volerti bene tu...sbàt-patrà, tùm-tutrùm, pòm-patròm, stràt-patùm BISC!...ma il cielo è blu (ù!) sbatù pratù soprà le nu … voo-le..(ànn..ànnnh!) ”.
Vi è perciò una stratificazione sociale che in questi tempi, nel suo offuscato costruttivismo, dimentica di collocare pezzi di valore assemblando a caso i tasselli, provocando l'esternalizzazione dei professionisti tendenzialmente orientati verso il blu del cielo e, di conseguenza, alla libertà di esser sinceri, per non tradire i sani principi che li animano.
Potremmo dirla alla Vittorio Alfieri: “Volli, sempre volli, fortissimamente volli! ”, oppure, in maniera assai più spicciola: “...chi mi ama mi segua...”. Lascerei però ai narcisisti quest'ultima espressione, o slogan filosofico, poiché l'amore si rende ben visibile su altri parametri: l'incontro, gli sguardi, i toni di voce, l'argomentazione, i progetti.

MASSIMILIANO MEDDI, Milano 11.5.2017

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