MEDDI - Diploma in MusicArterapia nella GdL (2008)

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Il giorno 16 Novembre 2008, presso il laboratorio musicale in Via SS. Quattro a Roma, Massimiliano Meddi discute la sua Tesi in presenza dei relatori Stefania Guerra Lisi ed il musicologo Gino Stefani, dal titolo: "Osservazione sinestesico-musicale dei comportamenti psicosensomotori all'interno del dipinto del Caravaggio LA CONVERSIONE DI S. PAOLO, prima versione". N.B. - In questo filmato è stata applicata dall'autore Massimiliano Meddi un'integrazione audio che propone, in ordine di successione, le seguenti canzoni tratte dal suo Cd "OBELON" realizzato nel 2008, cioè: "I DENARI DEL BORGO" , "IL GIARDINO D'EUROPA", e la celeberrima "SCENARIO GENERAZIONALE" in chiusura.
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Riprese video a cura del pittore Vladimiro Verdat.

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“ I DENARI DEL BORGO”

Il mio borsello è colmo
di brochure e deplian;
e i volantini, come carte di successo?
…un tappeto alla metropoli
dove c’è chi li calpesta.
Gli anziani stanno al bar a conversare
come dei parcheggiatori comunali.
Le voci di antiche ”bersagliere”
come di riff di chitarra elettrica,
erano il rock dei giorni più quieti
di un’Italia che non conosceva
i grandi concerti alla Woodstock.
Ho quasi visto il carcere
per essere più uomo
e credere con forza
al senso del lavoro.
Il tram lascia fumo su rotaie,
e frena con la rabbia del tranvièr:
non sento più parlare la mia lingua
nella Roma della Globalità.
Vado al centro telefonico
e controllo la mia e-mail…
qualche riga di consumo
e poi, con un soldino, mi rivolgo al sole;
mi prendo un cappuccino,
percorro la città…

(nov. /dic. 2007)
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“IL GIARDINO D’EUROPA”

Andiamo a vedere
I temporali sui colli di Roma,
per il piacere
di sentirsi italiani speciali,
di quelli che sanno aspettare
con la ragione, con il buon senso,
la crescita di alberi sani
forti ed altissimi.
L’etimo, il gergo, la morfologia,
l’idioma di un popolo
cui sento la malinconia,
sfumano inermi, ridotti ad un obolo
da dare in consegna a padroni
tra virgolette.
La nostra terra, a suon di petardi,
è risorta e si è resa compatta
dai tempi di Giuseppe Verdi;
non capisco perché c’imbavagliano
e mettono in ceppi la nostra cultura
Io sono libero nei campi smeraldo,
nessuno ci deve negare lo scopo:
la reazione è in ognuno di noi,
coltiviamo il giardino d’Europa.

Prima versione: febbraio 2008
Versione corretta e definitiva: 22.05.2008
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“SCENARIO GENERAZIONALE”

Apriti sesamo,
delle meraviglie che non sono,
nelle voci confinate nel silenzio;
il duro macigno (il sesamo)
come sole in eclissi ci occulta.
Non si vede chi siamo,
non esistiamo.
Generati a metà strada
tra le piazze del Sessantotto
E “Viale Internet”,
sembra che non esistiamo.
“Bambocciare” è una stereotipia,
è un termine che goffo si staglia,
che vuole ferire ma cade da sé,
muore da sé, come frutto bacato…
Mio caro “sapiente” rifatti il bucato;
l’odore di sterco si sente nei campi
e nei pantaloni di un uomo
ci vogliono biglie e tanto decoro.
Chi slaccia la lingua
ha a rischio la faccia;
ero dal barbiere
quando lessi l’infamia.
Sorride e traccia bilanci…
Torni a casa in nome della legge:
ormai la tua tesi non regge.

31.01.2008
(correzioni: 10.02.2008)

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Автор

Il professore Gino Stefani, con la sua profonda saggezza umana e culturale,  mi ha guidato ed istruito per quattro anni, assieme alla professoressa Stefania Guerra Lisi, lungo il ciclo di studi presso la loro Scuola Quadriennale di MusicArterapia nella Globalità dei Linguaggi,   durante il periodo più difficile ed aspro della mia vita, ovvero dal 2004 al 2008,  caratterizzato da continue lotte tra interventi ospedalieri, cure, ricerca umana e
professionale, disoccupazione, emarginazione, acerrima gavetta. Un periodo nel quale conobbi mia moglie, la tenerissima Maria Caruso ( poi Meddi ), sempre al mio fianco, giorno e notte, notte e giorno, in ogni circostanza, crescendo insieme, la quale ha avuto l'onore di fare la conoscenza del carissimo professor Stefani, nonché della compagna di vita e di lavoro prof.ssa Guerra Lisi naturalmente. In qualche occasione, anche festosa, Maria ha assistito con spiccato interesse a due Convegni Nazionali di MusicArterapia, tenuti ogni anno a Riccione, e ad alcune nostre esercitazioni presso i laboratori in Via SS.Quattro a Roma... una volta, a sorpresa, dopo alcune richieste delle colleghe,  "sparò" un acuto lirico...    comunque: un grandissimo ed affettuoso abbraccio alla professoressa Guerra Lisi, nel ricordo del Nostro caro Gino Stefani, uomo d'immensa cultura e raffinata sensibilità. Vostro allievo, Massimiliano Meddi

massimilianomeddi
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