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Diete chetogeniche promuovono senescenza cellulare e infiammazione | Prof Luigi Fontana
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Le diete ketogeniche, ad alto contenuto di grassi e pochissimi carboidrati, sono diventate molto popolari negli ultimi anni sopratutto tra uomini e donne che vogliono perdere peso, ma anche in alcuni sportivi e palestrati.
Attenzione però perché in un recente studio scientifico, questo per l’appunto, il gruppo di ricerca di David Gius ha dimostrato che due diversi tipi di diete chetogeniche (KD) inducono un marcato aumento della senescenza cellulare in vari organi, tra cui il cuore e i reni, nei topolini da esperimento, sia giovani che anziani. Insomma fanno invecchiare più velocemente gli organi.
I ricercatori hanno osservato un marcato aumento di molteplici marcatori di senescenza cellulare, come la beta-galattosidasi, p21 e p53, in diversi organi, oltre a un aumento dei marcatori pro-infiammatori tipici della senescenza cellulare, il fenotipo secretorio associato alla senescenza. Il problema e’ che un marcato aumento di queste citochine infiammatorie non si è notato solo nei topi ma anche negli esseri umani che avevano seguito una dieta chetogenica per sei mesi.
Il meccanismo alla base di questi cambiamenti è complesso, ma in soldoni e’ mediato dalla proteina l'AMPK e dall'inattivazione di MDM2 da parte della caspasi-2, portando all'accumulo di p53 e all'induzione di p21. La solidità di questi che dimostrano l’attivazione della senescenza cellulare indotta dalla dieta chetogenica è stata confermata da ulteriori esperimenti condotti su topi knockout per p53 e caspasi-2, oltre che tramite l'uso di inibitori di AMPK, p21 e caspasi-2. Inoltre, come ho già spiegato i biomarcatori infiammatori associati al fenotipo secretorio della senescenza sono risultati elevati sia nel siero dei topi sottoposti a dieta chetogenica sia nei campioni di plasma dei pazienti che hanno partecipato a un trial clinico di sei mesi con dieta chetogenica.
Dato che questi cambiamenti sono stati osservati in organi chiave come il cuore e i reni, dove l'accumulo di cellule senescenti può contribuire all'infiammazione sistemica e alla tossicità, i risultati hanno importanti implicazioni cliniche, soprattutto per chi cerca dati scientifici seri piuttosto che farsi trasportare da pericolose mode dietetiche come ho già spiegato in altri video e nei miei libri ed articoli scientifici.
Pertanto, amici miei, è cruciale essere consapevoli dell’importanza della quantità e qualità degli alimenti che si consumano. Mentre queste fad diets, comprese quelle chetogeniche, possono offrire benefici a breve termine come la perdita di peso, d’altro canto come dimostrato in questo interessante articolo causano danni duraturi in organi vitali come il cuore e i reni.
La ricerca del gruppo di David Gius ha dimostrato elegantemente i rischi associati al consumo di diete chetogeniche, evidenziando un effetto pro-invecchiamento e pro-infiammatorio sia nel topo che nell’uomo. L'accumulo di cellule senescenti e la risposta infiammatoria indotte dalle diete chetogeniche possono avere gravi implicazioni per la funzione degli organi e la salute generale.
Del resto altri studi avevano già dimostrato che L'aderenza a lungo termine alle diete chetogeniche può causare fibrosi cardiaca e disfunzione mitocondriale, entrambe contribuendo all'infiammazione cronica e al danno d’organo a lungo termine. Il cuore e i reni sono particolarmente vulnerabili a questi effetti pro-invecchiamento, pro-senescenza, che possono portare a infiammazione e tossicità sistemica e a un aumento del rischio di malattie croniche.
Alla luce di questi risultati, ribadisco il mio punto di vista che molti di voi amici miei già conoscete: dieta ed esercizio fisico sono farmaci potenti che devono essere usati con cautela, nella giusta dose, e possibilmente almeno all’inizio sotto la guida di medici specialisti esperti.
La salute è il nostro bene più prezioso e deve esser salvaguardato, non dimentichiamolo mai!
Attenzione però perché in un recente studio scientifico, questo per l’appunto, il gruppo di ricerca di David Gius ha dimostrato che due diversi tipi di diete chetogeniche (KD) inducono un marcato aumento della senescenza cellulare in vari organi, tra cui il cuore e i reni, nei topolini da esperimento, sia giovani che anziani. Insomma fanno invecchiare più velocemente gli organi.
I ricercatori hanno osservato un marcato aumento di molteplici marcatori di senescenza cellulare, come la beta-galattosidasi, p21 e p53, in diversi organi, oltre a un aumento dei marcatori pro-infiammatori tipici della senescenza cellulare, il fenotipo secretorio associato alla senescenza. Il problema e’ che un marcato aumento di queste citochine infiammatorie non si è notato solo nei topi ma anche negli esseri umani che avevano seguito una dieta chetogenica per sei mesi.
Il meccanismo alla base di questi cambiamenti è complesso, ma in soldoni e’ mediato dalla proteina l'AMPK e dall'inattivazione di MDM2 da parte della caspasi-2, portando all'accumulo di p53 e all'induzione di p21. La solidità di questi che dimostrano l’attivazione della senescenza cellulare indotta dalla dieta chetogenica è stata confermata da ulteriori esperimenti condotti su topi knockout per p53 e caspasi-2, oltre che tramite l'uso di inibitori di AMPK, p21 e caspasi-2. Inoltre, come ho già spiegato i biomarcatori infiammatori associati al fenotipo secretorio della senescenza sono risultati elevati sia nel siero dei topi sottoposti a dieta chetogenica sia nei campioni di plasma dei pazienti che hanno partecipato a un trial clinico di sei mesi con dieta chetogenica.
Dato che questi cambiamenti sono stati osservati in organi chiave come il cuore e i reni, dove l'accumulo di cellule senescenti può contribuire all'infiammazione sistemica e alla tossicità, i risultati hanno importanti implicazioni cliniche, soprattutto per chi cerca dati scientifici seri piuttosto che farsi trasportare da pericolose mode dietetiche come ho già spiegato in altri video e nei miei libri ed articoli scientifici.
Pertanto, amici miei, è cruciale essere consapevoli dell’importanza della quantità e qualità degli alimenti che si consumano. Mentre queste fad diets, comprese quelle chetogeniche, possono offrire benefici a breve termine come la perdita di peso, d’altro canto come dimostrato in questo interessante articolo causano danni duraturi in organi vitali come il cuore e i reni.
La ricerca del gruppo di David Gius ha dimostrato elegantemente i rischi associati al consumo di diete chetogeniche, evidenziando un effetto pro-invecchiamento e pro-infiammatorio sia nel topo che nell’uomo. L'accumulo di cellule senescenti e la risposta infiammatoria indotte dalle diete chetogeniche possono avere gravi implicazioni per la funzione degli organi e la salute generale.
Del resto altri studi avevano già dimostrato che L'aderenza a lungo termine alle diete chetogeniche può causare fibrosi cardiaca e disfunzione mitocondriale, entrambe contribuendo all'infiammazione cronica e al danno d’organo a lungo termine. Il cuore e i reni sono particolarmente vulnerabili a questi effetti pro-invecchiamento, pro-senescenza, che possono portare a infiammazione e tossicità sistemica e a un aumento del rischio di malattie croniche.
Alla luce di questi risultati, ribadisco il mio punto di vista che molti di voi amici miei già conoscete: dieta ed esercizio fisico sono farmaci potenti che devono essere usati con cautela, nella giusta dose, e possibilmente almeno all’inizio sotto la guida di medici specialisti esperti.
La salute è il nostro bene più prezioso e deve esser salvaguardato, non dimentichiamolo mai!
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