Gori: 'L'Europa ritrovi il suo slancio per attuare il piano Draghi'

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Bergamo. Archiviata l'estate Giorgio Gori, europarlamentare del Partito Democratico, è già tornato a Strasburgo per riprendere le attività dell'Euro Parlamento dove ricopre la carica di vicepresidente della Commissione Itre, (Industria, Tecnologia, Ricerca ed Energia) e degli Affari Esteri.

Nella mattina di lunedì 9 settembre Mario Draghi, ex premier italiano e presidente della Banca centrale europea, presenterà un piano di 400 pagine per rafforzare la difesa e la competitività dell’Europa. Il documento, commissionato un anno fa dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, propone - secondo alcune anticipazioni - più investimenti, una maggiore cooperazione industriale tra i 27 Stati membri e un dialogo strategico più efficace, soprattutto alla luce delle crescenti tensioni globali, come l’invasione russa dell’Ucraina.

Giorgio Gori nell'intervista video rilasciata a Bergamonews fa un'attenta analisi politica dell'Europa. In particolare sottolinea la recente vittoria della destra in Germania e la difficoltà di formare un governo in Francia, dopo che il presidente Macron ha affidato il mandato a Michel Barnier.

"Da una parte c'è la grande coalizione che si è formata all'interno del Parlamento Europeo dopo le elezioni di giugno, ma la crisi che stanno attraversando questi due grandi Paesi fondatori, la Germania e la Francia, fanno temere che non ci sia un quadro politico perché le idee di Draghi si realizzino".

Gori non manca di rispondere alla preoccupazione che sale dai mercati, ma soprattutto dalle aziende - anche bergamasche - che forniscono componenti all'industria automobilistica tedesca. Preoccupazione che si è fatta più concreta dopo che la Volkswagen ha annunciato la chiusura di uno stabilimento per il calo delle vendite e della produttività.

"Abbiamo sempre guardato alla Germania come Paese modello da seguire, fino a quando si è scoperto che la produzione di quel Paese era destinata all'export e realizzata con bassissimi costi dell'energia, del gas in particolare, che arrivava dalla Russia - spiega Gori -. Con l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e il blocco dei gasdotti è emersa tutta la fragilità dell'economia di quel Paese".

Per questo - secondo l'eurodeputato Gori - sarà necessario che "Bisognerà andare avanti sul percorso dell'integrazione europea e condividere investimenti per sostenere l'industria automobilistica perché non ci sia una desertificazione industriale e la perdita di professionalità e competenze".

Non manca una riflessione sul ruolo che l'Italia si attende dalla candidatura di Raffaele Fitto, attuale ministro per gli Affari europei e il Sud, alla carica di commissario europeo. Negli ultimi giorni è emersa la possibilità che lo stesso Fitto possa essere uno dei 5 vicepresidenti esecutivi della Commissione Europea.

"Il Governo italiano ha tardato fino all'ultimo giorno utile per indicare il nome di Raffaele Fitto per la Commissione Europea. Ricordiamo che la Commissione raccoglie nomi che vengono ciascuno da un diverso Governo, ma chi viene indicato non è lì a fare la parte del proprio Governo o Paese, fa il Ministro del dell'Unione Europea - sottolinea Gori -. Quindi bisognerà capire adesso quale portafoglio avrà Fitto, quali saranno le sue competenze. Le voci dicono che potrebbe avere competenze sul Pnrr e sulla politica di coesione europea. A questo si aggiunge la voce che potrebbe essere uno dei 5 vice-presidente della Commissione. Da italiano non posso che essere contento da Italiano. Se succederà nonostante la scelta suicida del Premier Italiano che ha votato contro. Se succederà significa che Ursula von der Leyen ha deciso di non far pagare all’Italia lo sgarbo politico che gli è stato fatto da Giorgia Meloni. E questo perché l'Italia è e rimane uno dei Paesi più importanti dell'Unione Europea. Certo non aiutano alcune sfumature, come la dichiarazione di Viktor Orbán, primo ministro ungherese molto contestato perché in Ungheria sono palesi violazioni dello stato di diritto, la stampa e la magistratura sono sotto scatto, senza dimenticare che l'Ungheria è chiaramente schierata a favore della Russia sull'invasione dell'Ucraina. In questo quadro Viktor Orbán ha dichiarato che Giorgia Meloni è la sua sorella europea, una definizione che  non aiuta né Giorgia Meloni né Raffaele Fitto".
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Комментарии
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Prego 😮ma di preciso chi è Draghi per l'Europa 🤔di quale partito fa parte di preciso 🤔chi l'ha mai votato di preciso 🤔 e di preciso chi rappresenta Draghi per ascoltarlo🤔ma pupetti ma noi siamo andati a votare e non sicuramente per farci dare direttive dal Siur Draghi😡

Pinuccia-rvcc
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Ancora state a sentire Drago? Affarista senza scrupoli. Alla larga per piacere

lorenzoprete
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Non ne ha azzeccata una draghi da anni a questa parte

carlomerlo