Webinar: Spazio singolare plurale.Ricerche e pratiche artistiche tra spazio pubblico e privato

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Martedì 30 novembre Connecting Cultures ha presentato il webinar "Spazio singolare plurale", un confronto sulla relazione artista e spazio sociale tra Emanuele Rinaldo Meschini, critico e storico dell’arte, e Costanza Meli, storica dell’arte e curatrice, entrambi vincitori del IX bando Italian Council, programma di promozione internazionale dell’arte contemporanea italiana della Direzione Generale Contemporanea del Ministero della Cultura.

Al dibattito, moderato da Laura Riva, curatrice e project leader di Connecting Cultures, è intervenuta l’artista Elena Cologni.
Durante l’incontro sono stati presentati alcuni progetti artistici socially engaged presi in esame dai due ricercatori durante la pandemia ed altri sviluppati a partire dagli anni ’90, evidenziandone punti di tangenza e divergenze in merito alla dialettica pubblico/privato tra lo spazio urbano e quello domestico.
In particolare, Emanuele Rinaldo Meschini ha analizzato, attraverso incontri con artisti, curatori e docenti, lo spostamento dalla dimensione monumentale dell’arte pubblica a quella comunitaria e partecipativa. Simbolo di questo spostamento è la casa, intesa come (s)oggetto performativo in grado di accomunare molte pratiche a partire dagli anni ’90 ad oggi. Attraverso la forma del visual essay, Meschini alternerà i casi studio degli artisti David Hammons, Marco Vaglieri e WochenKlausur, all’analisi dell’elemento visuale “casa” e della sua doppia valenza rifugio/trappola nei film e nelle serie televisive, da Walking Dead a Boyz in the Hood, passando per il famosissimo Home Alone, meglio conosciuto in Italia come Mamma ho perso l’aereo.

Costanza Meli ha invece portato avanti un’indagine sui cambiamenti in atto nell’arte pubblica, intervistando artisti, curatori, critici e museologi, in merito alle diverse esperienze di sospensione o riformulazione del proprio lavoro. La domanda che sottende la ricerca è se la fase di distanziamento sociale che abbiamo vissuto e che potrebbe costituire uno scenario ripetibile anche in futuro, abbia rappresentato solo un momento di pausa dell’attività, di attesa, o se ha favorito un processo più complesso e duraturo di ripensamento delle forme di coinvolgimento sociale, partecipazione e democrazia su cui si fondano tali pratiche. Insieme ad Elena Cologni – presente alla Biennale Architettura di quest’anno – si confronterà sul concetto di spazio e di come in esso si possa sviluppare un legame affettivo e sociale, un’interdipendenza tra individuo, collettività e ambiente.

In cover: Marco Vaglieri, Operazioni necessarie alla circolazione accelerate di ossigeno, Milano 1995 ©Marco Vaglieri
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