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3 spunti per accrescere la consapevolezza
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3 spunti per accrescere la consapevolezza.
Come essere più consapevoli per accrescere benessere e gioia di vivere?
*Iscriviti ora al per-corso: ‘Io e l’altro: la danza dei bisogni’:
C’è una frase di San Bernardo di Chiaravalle che mi ha colpito particolarmente e che sembra affrontare in modo molto concreto questa tematica della consapevolezza.
San Bernardo, come tutti gli uomini realmente consapevoli, con un linguaggio preciso, specifico, semplice ed evocativo, riesce a darci tre passi necessari per essere più consapevoli e più gioiosi.
Lui dice: “osservare tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta”.
*Osservare tutto: osservare è molto difficile; la nostra mente tende a classificare e giudicare ciò che noi osserviamo; per osservare senza giudizio bisogna riportare la mente su quelli che si chiamano dati di realtà; ma non basta osservare. È necessario osservare “tutto”. Come? Osservare tutto vuol dire allargare la visione partendo da una visione focalizzata, aggiungendo man mano dei dati di realtà.
*Sopportare molto: quando parliamo di ‘sopportare’ andiamo in una sfera che piace poco a chiunque perché tendiamo a dare mediamente un'accezione negativa al termine. Sopportare noi lo intendiamo come subire o come dare ragione agli altri; invece sopportare può diventare, cambiando termine, accettare. C’è una notevole differenza tra subire e accettare. Subire o sopportare in quel senso vuol dire opporsi a quello che è successo, opporsi alla vita, rassegnarsi. Accettare vuol dire, invece, vedere ciò che è accaduto, ciò che sta accadendo, senza opporre resistenza. Una buona pratica di accettazione è vedere e ascoltare quanta resistenza c'è in noi nelle diverse circostanze.
*Correggere una cosa alla volta: la correzione passa dall’osservazione e dall’accettazione. Si tratta di correggere una cosa per volta dentro di noi, di apprendere l'arte dei piccoli passi. Ciò vuol dire osservare, comprendere cosa voglio ottenere da me e non dagli altri, cosa io posso migliorare e poi chiedermi ogni giorno qual è la cosa più piccola e concreta che oggi posso fare per raggiungere quel risultato.
Fammi sapere nei commenti cosa ne pensi,
Antonio
#antonioquaglietta #psicologia #consapevolezza
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*Puoi acquistare i miei libri qui:
Come essere più consapevoli per accrescere benessere e gioia di vivere?
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C’è una frase di San Bernardo di Chiaravalle che mi ha colpito particolarmente e che sembra affrontare in modo molto concreto questa tematica della consapevolezza.
San Bernardo, come tutti gli uomini realmente consapevoli, con un linguaggio preciso, specifico, semplice ed evocativo, riesce a darci tre passi necessari per essere più consapevoli e più gioiosi.
Lui dice: “osservare tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta”.
*Osservare tutto: osservare è molto difficile; la nostra mente tende a classificare e giudicare ciò che noi osserviamo; per osservare senza giudizio bisogna riportare la mente su quelli che si chiamano dati di realtà; ma non basta osservare. È necessario osservare “tutto”. Come? Osservare tutto vuol dire allargare la visione partendo da una visione focalizzata, aggiungendo man mano dei dati di realtà.
*Sopportare molto: quando parliamo di ‘sopportare’ andiamo in una sfera che piace poco a chiunque perché tendiamo a dare mediamente un'accezione negativa al termine. Sopportare noi lo intendiamo come subire o come dare ragione agli altri; invece sopportare può diventare, cambiando termine, accettare. C’è una notevole differenza tra subire e accettare. Subire o sopportare in quel senso vuol dire opporsi a quello che è successo, opporsi alla vita, rassegnarsi. Accettare vuol dire, invece, vedere ciò che è accaduto, ciò che sta accadendo, senza opporre resistenza. Una buona pratica di accettazione è vedere e ascoltare quanta resistenza c'è in noi nelle diverse circostanze.
*Correggere una cosa alla volta: la correzione passa dall’osservazione e dall’accettazione. Si tratta di correggere una cosa per volta dentro di noi, di apprendere l'arte dei piccoli passi. Ciò vuol dire osservare, comprendere cosa voglio ottenere da me e non dagli altri, cosa io posso migliorare e poi chiedermi ogni giorno qual è la cosa più piccola e concreta che oggi posso fare per raggiungere quel risultato.
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Antonio
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