Mauro Bergonzi: Determinismo o Libero Arbitrio ?

Mauro Bergonzi ha insegnato Religioni e Filosofie dell’India e Psicologia Generale all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” dal 1985 al 2017. E’ membro della International Association for Analytical Psychology (I.A.A.P.) e psicologo analista didatta del Centro Italiano di Psicologia Analitica (C.I.P.A.). Ha pubblicato articoli e saggi sui processi meditativi nel buddhismo, sulla psicologia del misticismo, sul comparatismo filosofico e sull’incontro tra Oriente religioso e Occidente contemporaneo, con particolare riferimento al campo della psicologia transpersonale e agli studi sulla coscienza. A partire dagli anni ’70, ha praticato varie forme di meditazione con uno spirito libero da dogmi e adesioni confessionali, approdando infine ad una prospettiva non-dualista, che da diversi anni trasmette attraverso i suoi incontri di ‘condivisione dell’essere’ (sat-sang).

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[Violetttoo]

Bergonzi ha una saggezza e gentilezza veramente incredibili.

[drangelapuca]

Grazie per questa intervista a Mauro! E complimenti per il canale, super interessante! :-)

[ipnovitochannel]

la vita, sia di qua che di la, è il frutto di accordi, all'interno di questi accordi si può scegliere, una volta fatto l'accordo spirituale non si cambia più, ci si incarna e si vivono gli accordi presi. quindi il libero arbitrio vale solo di la, non di qua. qua scegliamo solo le cose ininfluenti che non cambiano gli accordi spirituali.

[landofw]

"Noi crediamo di scegliere secondo le spinte della nostra mente egocentrica, in realtà quello che ci accade è già programmato in modo incontrovertibile da un sistema di connessioni (atemporali, n.d.r) che ci collega tutti ad un determinato livello quantico di un universo olografico. (V. Marchi)

[landofw]

Se l'individuo è un'illusione ed esiste solo l'Uno che matura milioni di esperienze diverse (alla fine, però, che noia!) libero arbitrio e determinismo coincidono, cioè l'uomo è libero nella misura in cui sa di essere l'Uno, ma visto che non lo sa, non può che subire le decisioni dell'Uno e quindi portare e sopportare il suo destino come una tartaruga il carapace.

[landofw]

A proposito di rapporto tra determinismo e libertà, sto elaborando un’ipotesi per tentare di conciliarli. Ho pensato che si può ammettere che gli uomini nascono liberi. Consideriamo i bambini fino a tre-quattro anni: sono creativi, immaginifici, imprevedibili, giocosi, persino sensitivi, in una parola sono liberi, poi, però, un po’ alla volta il condizionamento genetico (inconscio) di natura ancestrale – lo studioso Giovanni Cianti asserisce che gli uomini sono fabbricati, ora un oggetto è libero? – nonché l’influsso esterno con l’educazione, anzi il controllo mentale dipendente dai genitori, dala scuola, dai media… prendono il sopravvento sulla volizione individuale fino ad annullarla. A sei-sette anni il bambino è programmato, il suo futuro deciso nei minimi particolari. Les jeux sont faits. Rien va plus.

[massimo]

in sintesi, poiche' non esiste un io separato non esiste alcun libero arbitrio.

[nic-ci_-]

Immaginarci individui serve certamente a preservare l'esistenza del corpo fisico. Ma a quale scopo? Forse a quello di comprendere che siamo parte di un sistema molto più grande dove parlare di determinismo o libero arbitrio perde il suo significato originario..

[marco]

... mi espongo provando a rispondere all'ultima domanda di Mauro Bergonzi: perché no ? perché non dovremmo utilizzare l'io come esistente indipendente ? ... La risposta potrebbe essere che proprio l'attaccamento a quel io, che non esiste dalla sua parte, crea la sofferenza che pervade l'esistenza e se la nostra consapevolezza realizzasse la non esistenza dell'io la vita stessa verrebbe interpretata e vissuta in modo molto diverso proprio perché la sofferenza non avrebbe modo di radicare ...

[MarioMinessi-dhxj]

E quando da soli ti metti nella condizione di non liberta ?