Gli africani siamo noi

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La scienza ci dice che le razze umane non esistono, esiste solo il pregiudizio: lo spiega il genetista Guido Barbujani nel libro "Gli africani siamo noi" (Laterza), finalista del Premio Galileo per la divulgazione scientifica 2017.
Riprese e montaggio: Daniele Mont D'Arpizio per il Bo Magazine
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Комментарии
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Continuiamo a venire dall'Africa....

massimopagano
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Venendo su ci siamo sbiancanti e. È d'accordo con me vero

simomissieformica
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Le RAZZE esistono, come le sottospecie, in quasi tutte le specie
viventi, poiché sono frutto della selezione naturale dell'ambiente.
Esistono persino nelle farfalle dove son chiamate "varietà". Questa è
l'evoluzione, che agisce anche nella specie umana ovviamente. Le
differenze morfologiche son fondamentali nell'antropologia per
distinguere le razze, come lo son per un naturalista per classificare
tutte le specie viventi. Quindi se le razze esistono lo possono dire
solo antropologi o naturalisti, NON Barbujani!!! Sulle razze il mio
Le razze esistono artificialmente ma anche naturalmente - come nei
gatti, siamese, soriano, ecc.. Nei cavalli (Equus perzewalsky
perzewalsky, sottospecie del cavallo) ecc. Io sono Naturalista, quindi
ho studiato anche antropologia e genetica, inoltre ne so di sistematica
più di altri. Barbujani usa dati parziali (genetici) per dimostrare che
le razze non esistono, mentre si sa ormai (come detto sopra) che
riguardo alla percentuale di DNA che differenzia i gruppi razziali
umani, e cioè corrisponde allo 0, 5%. Quindi NON è PIù VERO il dato che
dal 1990 diceva che tutti gli umani hanno il DNA uguale al 99, 9%, bensì
oggi corrisponde al 99, 5%.
Faccio notare che il 5% è la stessa percentuale di DNA che differenzia
noi "sapiens" dall'"Homo neanderthalensis". Quindi, fra alcuni gruppi
razziali umani esiste la stessa percentuale di DNA differente che fra
due specie umane diverse! Dovrebbe esser chiaro che qui siamo al limite
della specie, ma sono benevolo, e propongo la divisione della specie
Homo sapiens in sottospecie, essendo gli euroasiatici una specie IBRIDA
con Neanderthal e Denisova, per non parlare degli australoidi che son
ibridati per l'1% con l'Homo erectus!!!
Il sottoscritto propone di suddividere la specie "Homo sapiens" in
almeno due sottospecie: "Homo sapiens africanus" per i neri africani
(gruppo razziale "negride") e "Homo sapiens euroasiaticus" per tutto il
resto del genere umano. Questa suddivisione in due gruppi principali la
ritengo giustificata dal fatto che i neri africani divergono dagli
euroasiatici non solo per caratteristiche somatiche esterne (cute,
capelli, lunghezza elle ossa - omero e femore più corti del resto della
gamba negli africani - larghezza del cranio, proftania dei denti, naso
camuso...), ma per caratteristiche interne (apparato digerente, sistema
immunitario...), queste ultime dovute ad un'ibridazione degli
euroasiatici con l'Uomo di Neanderthal e con l'Uomo di Denisova, che ha
portato ad avere nel patrimonio genetico degli euroasiatici una
percentuale di DNA neandertaliano (3-4%) e denisoviano (da 1 a 5%), DNA
che gli africani non hanno, non essendosi ibridati e quindi risultando
una specie pura, mentre gli euroasiatici e gli australoidi son una
specie - RIPETO - ibrida. Quindi NON POSSIAMO dirci africani!
Quindi qui non si tiene conto di tutta la reale differenza genetica che
esiste fra i gruppi razziali, ma si usano dati parziali e vecchi, forse
perché il prof. Barbujani è di sinistra e vuol attaccare il razzismo; ma
ciò è infantile perché comunque una sottodivisione della specie esiste
(e non possiamo usare la parola "etnia" poiché è un termine
bioculturale). Insomma usa dati scientifici per fare POLITICA, e ciò è
GRAVISSIMO!

AlikoPerso