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[Privacy 6] GDPR: Disgrazia od Opportunità?
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L’entrata in vigore del Regolamento UE 679/2016 segna letteralmente una vera e propria rivoluzione copernicana della materia!
Occorre proprio cambiare il nostro mindset e considerare i dati personali altrui come degli oggetti preziosi che non ci appartengono e che dobbiamo gestire, custodire e conservare in base alle autorizzazioni che l’interessato ci ha fornito, sino al momento in cui dovremo “restituirglieli” o cancellarli.
Se prima del 25 maggio 2018 i dati personali potevano essere conservati fino a che l’interessato non ne chiedesse la cancellazione, oggi il periodo di conservazione (lungo o corto che sia) deve essere determinato o determinabile al momento in cui i dati sono forniti dall’interessato, fermo il diritto di costui di chiederne la cancellazione in qualsiasi momento.
Questo nuovo Regolamento è particolarmente proiettato nel futuro e riguarda, in modo preminente, la raccolta di dati personali on-line.
Forse ad oggi alcune norme del Regolamento ci possono apparire eccessive ed inutili, ma dobbiamo pensare che lo stato di avanzamento della tecnologia progredisce a ritmi impressionanti!
Anche se oggi alcune scoperte tecnologiche non fanno ancora parte della nostra quotidianità generalizzata, oggetti come stampanti 3D, automobili guidate da intelligenza artificiale, processi automatizzati di profilazione per valutare ed accettare, o non accettare, una richiesta di mutuo, sono dietro l’angolo ad aspettarci.
Anche per questa ragione una delle finalità preminenti del Regolamento è quello di attribuire maggiore fiducia nel mondo dell’on-line, cosa che naturalmente andrà a vantaggio di chi on-line ci lavora o di chi ha una forte presenza sulla rete.
L’entrata in vigore del Regolamento è solo l’inizio di un percorso lungo e articolato; ben presto ci saranno dei meccanismi di certificazione dei siti, dove i consumatori si orienteranno con maggiore fiducia.
Essere o non essere “GDPR Compliance” ben presto farà una differenza enorme nella percezione dell’internauta, alla pari dei portali di pagamento on-line certificati per sicurezza e per criptaggio dei dati, quali carte di credito, conti correnti etc.
L’attendibilità stessa del sito passerà attraverso la verifica del rispetto e della conformità a questo Regolamento ed ai successivi provvedimenti integrativi.
Quindi il GDPR non è un avvenimento che, al pari di una meteora, ha fatto capolino nei cieli dell’Unione, per poi scomparire nel nulla, ma è qualcosa con il quale tutti, presto o tardi, dovremo fare i conti.
***** Per scaricare la GUIDA GRATUITA "Impresa Digitale: 10 aspetti
Occorre proprio cambiare il nostro mindset e considerare i dati personali altrui come degli oggetti preziosi che non ci appartengono e che dobbiamo gestire, custodire e conservare in base alle autorizzazioni che l’interessato ci ha fornito, sino al momento in cui dovremo “restituirglieli” o cancellarli.
Se prima del 25 maggio 2018 i dati personali potevano essere conservati fino a che l’interessato non ne chiedesse la cancellazione, oggi il periodo di conservazione (lungo o corto che sia) deve essere determinato o determinabile al momento in cui i dati sono forniti dall’interessato, fermo il diritto di costui di chiederne la cancellazione in qualsiasi momento.
Questo nuovo Regolamento è particolarmente proiettato nel futuro e riguarda, in modo preminente, la raccolta di dati personali on-line.
Forse ad oggi alcune norme del Regolamento ci possono apparire eccessive ed inutili, ma dobbiamo pensare che lo stato di avanzamento della tecnologia progredisce a ritmi impressionanti!
Anche se oggi alcune scoperte tecnologiche non fanno ancora parte della nostra quotidianità generalizzata, oggetti come stampanti 3D, automobili guidate da intelligenza artificiale, processi automatizzati di profilazione per valutare ed accettare, o non accettare, una richiesta di mutuo, sono dietro l’angolo ad aspettarci.
Anche per questa ragione una delle finalità preminenti del Regolamento è quello di attribuire maggiore fiducia nel mondo dell’on-line, cosa che naturalmente andrà a vantaggio di chi on-line ci lavora o di chi ha una forte presenza sulla rete.
L’entrata in vigore del Regolamento è solo l’inizio di un percorso lungo e articolato; ben presto ci saranno dei meccanismi di certificazione dei siti, dove i consumatori si orienteranno con maggiore fiducia.
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Quindi il GDPR non è un avvenimento che, al pari di una meteora, ha fatto capolino nei cieli dell’Unione, per poi scomparire nel nulla, ma è qualcosa con il quale tutti, presto o tardi, dovremo fare i conti.
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