Celestron RASA 8: recensione, prove, accessori, pregi e difetti del telescopio per astrofotografia!

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Un lungo resoconto di questi 8 mesi con il RASA 8 di Celestron, fornito gentilmente dal distributore italiano Auriga. Presentazione, caratteristiche, pregi, difetti, accessori e consigli per farsi un'idea su questo telescopio astrografo f/2 di Celestron ideale per astrofotografia deep sky.

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Mi occupo di formazione grafica e fotografica, in particolare Adobe e fotografia generale, ma dedicando una parte importante alla fotografia astronomica e all'astronomia amatoriale.

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Комментарии
Автор

Ciao Luca, bellissima recensione, sono sempre stato incuriosito da questo sistema ottico.

francored
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Molto interessante, come tutti i tuoi video, avendoli provati, il celestron e lo sharpstar 150 f2.8, secondo te, quale è il migliore come campo corretto???

claudiogiordani
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Ottima recensione Luca!!
Se non lo hai ancora fatto... faresti un tutorial o video apposito di come fare manutenzione ordinaria e straordinaria degli strumenti!?

Sei top !

lorygtv
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Il filtro antlia alp-t funziona bene su di esso, o il rapporto focale estremo del rasa ne ridurrebbe sensibilmente l'efficacia?

Pieronbike
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L'aria in allontanamento dalle camere raffreddate non crea problemi di seeing, diciamo auto indotto?

andreaorecchia
Автор

Ciao Luca, interessante video recensione.. Complimenti, mi è piaciuto molto..

cesarecannavo
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Strumento interessante. Grazie. Ma a parità di prezzo è meglio questo o un astrografo tipo uno Sharpstar 150 2.8? Che oltretutto si può usare anche per osservazione.

marcocolombo
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Meu RASA veio com uma sujeirinha branca no vidro. Será que faz diferença na imagem? Devo trocar?

rclrodrigues
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Eccellenti le tue sù YouTube, , , stò per comperare un telescopio celestron NEXSTAR 130 SLT, ,, cosa ne pensi?

Kocis
Автор

Ciao luca, Rasa vs Sharpstar 150? Quale preferisci?

davidemancini
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ciao Luca grazie mille video fantastico! io l'ho preso da pochissimo devo dire mi ci trovo benissimo come porta filtri è vero ci sono molti sistemi io personalmente ho montato "Baader Cassetto porta filtri UFC 2" devo dire che è comodissimo perchè si possono cambiare i filtri senza dover smontare la camera. Con un tappo che si avvita apposito come se fosse un filtro finto che fa da tappo si possono fare anche i dark senza smontare la camera :), non vedo l'ora di vedere le tue foto e vedere di artesky il sistema con cui fai i flat. :)

aegysv
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Luca ma come si fanno i flat e i dark con uno strumento così mi piace molto

carloceglia
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Buona sera a tutti, Luca a quando un video su phd2?

alfioaiello
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Macché, non mi convince. I dark files possono essere realizzati (con camere raffreddate) quando e dove preferiamo, pure con la camera sganciata priva di ottica, ed anzi è buona regola crearsi una libreria, con i tempi di scatto ed i gain più utilizzati: non sono quindi questi file di calibrazione il problema. Semmai i flat, che vedranno dei cavi mobili sempre nel frame (per quanto sfocati), e saranno ben più problematici. I cavi in questione disturbano le stelle aggiungendo spikes che, per quanto possano piacere, saranno sempre diversi se il setup verrà utilizzato in più serate, e sempre i cavi daranno fastidio per l'utilizzo di un paraluce. "Butto nel mucchio" una messa a fuoco che, ad f/2, dovrà essere estremamente precisa, oltretutto obbligando ad acquistare un focheggiatore micrometrico "vero" e a collimare sempre alla perfezione, ed una puntiformità stellare tutt'altro che soddisfacente, causata da un cerchio immagine un po' striminzito e da una tolleranza davvero minima. Poi c'è la questione dell'ostruzione che, in un colpo singolo, mette fuori questione le reflex e le camere dedicate più ingombranti...ma anche le ruote portafiltri delle monocromatiche. E il backfocus comunque davvero ridotto, sempre scomodo e limitante non farebbe andare lontano. E adesso esagero: tutti questi fattori limitanti ( o di cui tener comunque conto) per riprendere a 400 mm di focale: vien da chiedersi quanto non sia meglio utilizzare camere astronomiche ad elevata risoluzione ed un bel Samyang 135/2, un pelo più piccolo, gestibile ed economico, ma che restituirebbe soggetti solo un po' più piccoli. O no? Ad ogni modo, tutti sanno quanto costa un adattatore Hyperstar, ma un SCT standard può lavorare ad f/2, ad f/6.3, ad f/10...ed è parecchio più versatile. Mi ripeto, ma non mi convince.

gianlucabeccani