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Mina - Io vorrei...non vorrei...ma se vuoi...

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Difficile oggi trovare un mondo parallelo a Lucio Battisti e Mina: nessuno, come loro, può incarnare quel mix di qualità e raffinatezza di una serie di duetti così ben assortiti. Teatro 10, puntata del 23 aprile 1972: Lucio, dopo aver ricevuto i complimenti della padrona di casa, canta le canzoni composte per lei e insieme entusiasmano il pubblico con una performance unica. Il riccetto e la tigre di Cremona non s’incontreranno più sul palcoscenico, prendendo la discussa e discutibile decisione di allontanarsi per sempre dalle scene. Ma non dalla musica. Sui pezzi di Battisti, Mina diceva: “..dotati di un’apparente semplicità che fa pensare alla fluidità di Puccini, al prezioso andamento di certi canti gospel…e, insieme, così piantati nella tradizione della canzonetta italiana, da far cantare i garzoni mentre vanno in bicicletta a consegnare il pane, i bambini e tutte le madri d’Italia mentre preparano il pranzo per i propri cari…”.
Il brano è tratto da "Uiallalla" (1989).
Io vorrei non vorrei ma se vuoi...
(Lucio Battisti . Mogol)
Dove vai quando poi resti solo
il ricordo come sai non consola
Quando lui se ne andò per esempio
Trasformai la mia casa in tempio
E da allora solo oggi non farnetico più
a guarirmi chi fu
ho paura a dirti che sei tu
Ora noi siamo già più vicini
Io vorrei non vorrei ma se vuoi
Come può uno scoglio
arginare il mare
anche se non voglio
torno già a volare
Le distese azzurre
e le verdi terre
Le discese ardite
e le risalite
su nel cielo aperto
e poi giù il deserto
e poi ancora in alto
con un grande salto
Dove vai quando poi resti solo
senza ali tu lo sai non si vola
Io quel dì mi trovai per esempio
quasi spersa in quel letto così ampio
Stalattiti sul soffitto i miei giorni con lui
io la morte abbracciai
ho paura a dirti che per te
mi svegliai
Oramai fra di noi solo un passo
Io vorrei non vorrei ma se vuoi...
Il brano è tratto da "Uiallalla" (1989).
Io vorrei non vorrei ma se vuoi...
(Lucio Battisti . Mogol)
Dove vai quando poi resti solo
il ricordo come sai non consola
Quando lui se ne andò per esempio
Trasformai la mia casa in tempio
E da allora solo oggi non farnetico più
a guarirmi chi fu
ho paura a dirti che sei tu
Ora noi siamo già più vicini
Io vorrei non vorrei ma se vuoi
Come può uno scoglio
arginare il mare
anche se non voglio
torno già a volare
Le distese azzurre
e le verdi terre
Le discese ardite
e le risalite
su nel cielo aperto
e poi giù il deserto
e poi ancora in alto
con un grande salto
Dove vai quando poi resti solo
senza ali tu lo sai non si vola
Io quel dì mi trovai per esempio
quasi spersa in quel letto così ampio
Stalattiti sul soffitto i miei giorni con lui
io la morte abbracciai
ho paura a dirti che per te
mi svegliai
Oramai fra di noi solo un passo
Io vorrei non vorrei ma se vuoi...
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