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Vigili del fuoco, nel pavese diverse sedi a rischio chiusura in estate

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Con l’arrivo della stagione estiva si andrà incontro inevitabilmente alla chiusura di alcune sedi per garantire il servizio di soccorso, con gravi disagi per la popolazione. E' l'allarme lanciato dalla Uil sulle carenze di organico dei vigili del fuoco. I distaccamenti dislocati sul territorio come Voghera e Broni - spiega il segretario territoriale Leonardo Vella - hanno un organico ridotto rispetto al decreto ministeriale.
Il servizio di soccorso tecnico urgente nella provincia viene espletato quasi sempre con numeri minimi effettivi. In alcuni casi i colleghi hanno dovuto rinunciare alle proprie ferie per garantire il servizio. Veniamo da una situazione di emergenza come il Covid-19, che ha messo a dura prova tutto il personale per garantire ogni giorno i soccorsi. Questa situazione non è più sostenibile e per questo motivo chiediamo un’intervento urgente delle istituzioni locali, regionali e nazionali.
Ad aggravare la situazione complessiva, oltre alla pregressa carenza di organico, ci sono i 4.500 pensionamenti a livello nazionale che avverranno nei prossimi due anni. Per rimpiazzare il personale in quiescenza - spiegano dalla segreteria generale della Uil Vigili del Fuoco - tra lungaggini burocratiche relative all’autorizzazione ad assumere ed i necessari corsi di formazione di ingresso, servono almeno due anni, un tempo estremamente lungo che non possiamo permetterci, anche in previsione della delicata quanto importante sfida che ci attende sui cambiamenti climatici. Alluvioni, frane, incendi boschivi non sono più eventi eccezionali, ma quotidiani che mettono a dura prova la complessa macchina del soccorso tecnico urgente. La Uil ha chiesto l’intervento dei ministri Brunetta e Lamorgese e chiede ora al governo nuove assunzioni.
Il servizio di soccorso tecnico urgente nella provincia viene espletato quasi sempre con numeri minimi effettivi. In alcuni casi i colleghi hanno dovuto rinunciare alle proprie ferie per garantire il servizio. Veniamo da una situazione di emergenza come il Covid-19, che ha messo a dura prova tutto il personale per garantire ogni giorno i soccorsi. Questa situazione non è più sostenibile e per questo motivo chiediamo un’intervento urgente delle istituzioni locali, regionali e nazionali.
Ad aggravare la situazione complessiva, oltre alla pregressa carenza di organico, ci sono i 4.500 pensionamenti a livello nazionale che avverranno nei prossimi due anni. Per rimpiazzare il personale in quiescenza - spiegano dalla segreteria generale della Uil Vigili del Fuoco - tra lungaggini burocratiche relative all’autorizzazione ad assumere ed i necessari corsi di formazione di ingresso, servono almeno due anni, un tempo estremamente lungo che non possiamo permetterci, anche in previsione della delicata quanto importante sfida che ci attende sui cambiamenti climatici. Alluvioni, frane, incendi boschivi non sono più eventi eccezionali, ma quotidiani che mettono a dura prova la complessa macchina del soccorso tecnico urgente. La Uil ha chiesto l’intervento dei ministri Brunetta e Lamorgese e chiede ora al governo nuove assunzioni.