Le ragioni (e i torti) di ISRAELE in PALESTINA

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Che cos'è la Palestina? Esiste il popolo palestinese? Israele ha diritto di esistere e di difendersi?

L'escalation di violenza ha riacceso i riflettori su uno scontro che prosegue da decenni, o forse dovremmo dire da secoli. La storia ci racconta che fino al 1967 gli unici a chiamarsi "palestinesi" erano gli ebrei abitanti di quella terra, e già questa inversione dei ruoli e delle etichette dovrebbe portarci a farci delle domande e a capire che la soluzione dell'enigma non è banale.

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#israele #storia #sionismo

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Caro Andrea,
ti ringrazio per il grande sforzo nel cercare di spiegare le origini di questo conflitto.
Ma credo che manchino parti fondamentali per riuscire a capire in modo completo la questione.

1- Il sionismo e la Gran Bretagna
Al contrario di quello che dici tu, il Sionismo è un movimento nato a tavolino.
Nel senso che é un’ideologia teorica che non aveva considerato, alla sua nascita, le situazioni oggettive e concrete della realtà.
C’è infatti sgomento quando si scopre che la Palestina é abitata da un popolo che aveva una sua economia basata su agricoltura e artigianato nei piccoli villaggi; e attività commerciali (tra l'Europa, l'Asia e l'Africa) nelle città costiere. Inoltre sul finire del XIX secolo la Palestina stava vivendo un periodo di “rinascita” (Nahda) caratterizzato da un rinnovato interesse per l'identità e la cultura palestinese, nonché da una crescente consapevolezza politica tra gli intellettuali e i leader palestinesi.

Oltretutto il sionismo fino all'Olocausto, competeva con un'altra corrente ebraica: l'assimilazionismo, altrettanto diffusa, soprattutto nell'Europa occidentale e negli Stati Uniti, che non considerava gli ebrei come un popolo, ma come una minoranza religiosa che doveva integrarsi e lottare per ottenere la piena uguaglianza nelle società in cui vivevano.

Molto importante è anche il tipo di interesse che aveva la Gran Bretagna nell’ appoggiare “la costituzione di un focolare nazionale per il popolo ebraico” in Palestina.
Non solo per un interesse strategico politico in Palestina, ma anche per ragioni interne.
Infatti nel 1905 lo stesso Balfour (quello della famosa dichiarazione) sostiene l’approvazione dell’Aliens Act, la legge per limitare l’immigrazione soprattutto ebraica che arrivava dall’Europa dell’est.
Quindi l’immigrazione per la Gran Bretagna era un problema.

Quando nel 1920 comincia il mandato Britannico in Palestina il primo Governatore è Herbert Louis Samuel, un inglese ebreo sionista.
Non esattamente una garanzia affinché si rispetti quella parte della dichiarazione di Balfour che diceva che sarebbero stati garantiti e non pregiudicati i diritti delle comunità non ebraiche esistenti in Palestina.

2- Il sionismo e le rivolte arabe

Ed infatti, per comprendere in che contesto nascano le violente rivolte arabe degli anni ’20 e ’30, non si può omettere il significato di uno dei concetti fondamentali del sionismo, ovvero quello del “lavoro ebraico”.
Gli ebrei che arrivavano in Palestina e compravano le terre dei latifondisti arabi, cacciavano i fittavoli palestinesi che per anni avevano
vissuto di agricoltura. Nel 1931 circa 30.000 famiglie contadine erano rimaste senza terra. Nelle città i leader ebrei sionisti chiamarono al boicottaggio dei negozi arabi e scoraggiavano il lavoro presso le imprese arabe. Nascevano istituzioni, scuole e ospedali ebraici ai quali gli arabi non avevano accesso.
Gli arabi dovettero affrontare una grande crisi economica.
Per quanto riguarda i luoghi sacri a Gerusalemme, sotto l’impero ottomano si era raggiunto uno status quo, che venne rotto dai nuovi ebrei immigati. Cosa che fu una delle origini delle prime sommosse arabe negli anni ’20.

3 -1937 e la Commissione Peel

Per quanto riguarda la prima proposta del 1937 di spartizione della Palestina in due stati, bisogna sempre entrare nel merito per capire che cosa veniva offerto ai palestinesi e se quindi il loro rifiuto fosse giustificato o meno. La Commissione Peel proponeva, fra l’altro, il trasferimento/scambio della popolazione tra i due stati. Questa operazione avrebbe comportato il trasferimento di circa 225.000 arabi e di 1.250 ebrei. La stessa commissione Peel riconosceva la difficoltà di una proposta del genere, visto che la scarsità del territorio coltivabile disponibile della parte araba, si sarebbe rivelato insufficiente a ricevere un così gran numero di nuovi residenti.


4 -1947 e la risoluzione dell’ONU

Arriviamo al punto della risoluzione dell’ONU il 29 novembre del 1947.
Gli inglesi lasciano la Palestina il 15 maggio del 1948 e la Lega Araba attacca Israele.

Durante i mesi precedenti al 15 maggio, comincia la pulizia etnica della Palestina.
Per approfondire questo tema mi permetto di consigliarti un libro di uno storico israeliano Ilan pappe “La pulizia etnica della Palestina”.
In questo libro viene spiegata e documentata la Naqba.

Credo che queste due citazioni possano rendere abbastanza bene il concetto:

Ben Gurion dal suoo diario:
“Se non siamo in grado di rimuovere gli arabi in mezzo a noi ora e trasferirli nella zona araba, […]
allora non saremo in grado di farlo facilmente dopo l'istituzione dello stato.”

Yosef Weitz (direttore del JNF) dal suo diario, 1940:
“Il trasferimento non serve solo a ridurre la popolazione araba, ma anche ad un ulteriore scopo che non è affatto meno importante e cioè sgombrare la terra che attualmente viene coltivata dagli arabi e liberarla per gli insediamenti ebraici. […] L’unica soluzione è quella di trasferire gli arabi da qui ai paesi limitrofi. Non deve essere risparmiato un solo villaggio o una sola tribù”

Più in generale, quella della pulizia etnica – dice Pappe – è un’ideologia che mira a fare piazza pulita di un gruppo etnico nella sua interezza dal posto in cui vive. In effetti, ancora prima del ritiro delle truppe britanniche, i sionisti avevano preso possesso di cinque città della zona assegnata dall’Onu ai palestinesi e distrutto circa duecento villaggi. Questi ultimi erano generalmente circondati su tre lati dai sionisti per indurre, dopo le prime stragi, i civili arabi superstiti a fuggire nella direzione voluta dagli occupanti. In tal modo i palestinesi erano indotti ad abbandonare tutto e a cercare rifugio nei paesi arabi confinanti. Tanto più che i civili palestinesi maschi, che non si davano alla fuga, erano rinchiusi dai sionisti in dei campi di prigionia, in cui una parte veniva immediatamente passata per le armi per intimidire gli altri. Venne così sistematicamente prodotta la crisi dei rifugiati. Come ha evidenziato lo storico israeliano, T. Katz, molto spesso i sionisti che occupavano un villaggio, “catturavano una decina di giovani del villaggio per ucciderli con una pubblica esecuzione, per indurre il resto degli abitanti alla fuga. Se non era abbastanza ne catturavano e uccidevano altri”. In tal modo, ancora prima del ritiro inglese, i sionisti portarono a termine dozzine di massacri dimostrativi, obbligando oltre 350.000 palestinesi ad abbandonare le loro terre. La città di Jaffa, che provò a resistere, fu pesantemente bombardata, costringendo ben 70.000 suoi abitanti a mettersi in fuga per non perdere, oltre a tutto il resto, anche la vita.


- I profughi

La gestione dei 700.000 profughi, su insistenza anche di Israele, non venne affidata all’IRO (Organizzazione Internazionale per i Rifugiati) che aveva assistito anche i profughi ebrei durante la II guerra mondiale e che facilitava il rimpatrio o l’integrazione. Ma venne creata la UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite per l'assistenza e l'occupazione per i rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente) perché non si occupa del rimpatrio (come è molto ben specificato nel nome), ma dei problemi quotidiani e generali dei profughi (scuole, ospedali etc.) nei paesi limitrofi.

Il problema dei profughi e della negazione della Naqba diventa un punto cruciale per tutti gli altri trattati di pace in cui i temi sono chiaramente sempre: quali confini per i due stati, i luoghi sacri a Gerusalemme e il diritto al ritorno dei profughi. Come detto sopra, a proposito della Commissione Peel, bisognerebbe entrare nel merito di ogni negoziato e non ridurlo semplicisticamente ad un rifiuto da parte palestinese.

- I meriti dello stato d’Israele

Non qualche giornale, ma Amnesty International parla dell’ APARTHEID ISRAELIANO CONTRO I PALESTINESI

Qui un piccolissimo estratto: ”Sebbene ci siano cittadini palestinesi di Israele che prestano servizio nel parlamento israeliano e in altri rami del governo, o che hanno la fortuna di accedere a opportunità professionali, ciò non nega la nostra conclusione che un sistema di oppressione e dominio si estende ai palestinesi che vivono all’interno dei confini israeliani”.




Per me dunque la conclusione non è mettere in discussione il diritto che ha oggi Israele di esistere, ma di riconoscere il fatto che sia nato da una colonizzazione compiuta a braccetto con la Gran Bretagna e a discapito della popolazione araba che viveva in Palestina.

Nessuno mette in discussione il diritto di esistere degli Stati Uniti, ma possiamo dire che sono nati massacrando milioni di indiani?



Bibliografia:

David Hirst
“Senza pace. Un secolo di conflitti in Medio Oriente”

Ilan Pappe
“La pulizia etnica della Palestina”

Benny Morris
“Vittime”

Alain Gresh
“Israele, Palestina. La verità su un conflitto”

Norman G. Finkelstein
“L’industria dell’olocausto”

Joe Sacco
“Palestina”

foffofoffetta
Автор

Comunque acquistare una casa, oppure un pezzo di terreno sul territorio di un altro stato, non vuol dire acquisire anche la sovranità giuridica su quel territorio.

xhabirzejnuni
Автор

Allora, come disse Andreotti, Gaza non è una prigione, ma un campo di concentramento a tutti gli effetti, infatti essendo una delle zone più popolate sono appunto "concentrati" forzosamente.
Il fatto che l'Egitto non sia una democrazia è noto, ma sei tu che sostieni che Israele invece lo sia. L'apartheid applicata dallo stato Israeliano è certificata da tutte le organizzazioni umanitarie e da chiunque abbia visitato Gaza. Inoltre sono gli ISRAELIANI che controllano le merci in ingresso a Gaza, anche via mare, non gli egiziani.
La democrazia di Israele NON vale per i palestinesi.
1. applica l'apartheid appurato da tutte le ONG e anche da personaggi rinomati.
2. gestisce le merci in ingresso del CAMPO DI CONCENTRAMENTO di GAZA e l'approvvigionamento di acqua e luce, solo 2 ore ad orari assurdi.
3. ogni 2-3 mesi organizza raids punitivi nelle zone della Cisgiordania e dentro Gaza, esempio a luglio hanno fatto una carneficina a Jenin e hanno rapito delle persone senza formulare nessuna accusa. Oppure tre giorni fa i COLONI (di cui tu sbadatamente non parli) hanno rapito, torturato, violentato, ucciso, e bruciato le case dei palestinesi (e anche pisciato addosso) SENZA ALCUN MOTIVO.. LA TUA DEMOCRAZIA, e non sono episodi sporadici, c'è un servizio del TG2 credo del 2010 in cui l'esercito israeliano tenta il rapimento di alcuni bambini palestinesi, in diretta.

4. Gli israeliani non permettono l'ingresso di alcune medicine per il cancro, facendo morire anche bambini con sofferenze atroci, tra lo strazio orrendo dei genitori E OVVIAMENTE NON FANNO ANDARE NEI LORO OSPEDALI I PALESTINESI, NE NELLE SCUOLE. Che poi i leaders palestinesi siano corrotti e in combutta con la leadership israeliana è cosa nota.

5. Israele viola 70 risoluzioni dell'ONU, non 2 come affermi tu.

6. Israele è il paese con più crimini contro l'umanità in una lista stillata dall'ONU, più dell'Iran o del governo talebano. La tua democrazia. E' il peggior paese del mondo.
Purtroppo non è un sondaggio fatto da israele.

7. Israele bombardava da decenni le scuole (per motivi che ben sai) e distruggeva i pozzi dei palestinesi di Gaza, addirittura trucidando con LE RUSPE chi ne faceva scudo (anche una giornalista americana).

8. ISRAELE NON E' IN GUERRA, ha subito attacchi terroristici a causa delle sue violazioni,
Come si sconfigge il terrorismo? 1. Rispettando le risoluzioni dell'ONU, tolga i muri e faccia vivere i palestinesi in modo civile in mezzo a loro. 2 Il terrorismo lo si combatte con l'intelligence, la migliore ce l'ha Israele, stranamente ha ignorato anche l'allarme del direttore dei servizi egiziani Kamel, che PERSONALMENTE li ha informati sui dettagli dell'attentato che si stava preparando.
Bombardare serve solo a conquistare territori a creare MOLTO più terrorismo, odio, divisione, fobie, razzismo, e molti problemi economici.
SOLO A QUESTO SERVE BOMBARDARE.
Gli USA non bombardano il Maine perché un terrorista ha spianato un paese ed è ancora in libertà. Non tolgono l'acqua a tutto il Maine sperando che i civili gli consegnino il terrorista.
La Francia non ha bombardato l'Algeria dopo gli attentati terroristici di qualche anno fa.
Israele NON sta facendo una guerra al terrorismo, Israele vuole semplicemente DEPORTARE 2.5 milioni di persone o ucciderle in alternativa.

9. Hai dimenticato anche di menzionare che se a Gaza protestano pacificamente, rinnegando hamas appunto, la polizia israeliana fa stragi di massa (2019), o che non gli permettono di votare da 18 anni. Non gli egiziani ... ma i democratici israeliani.

Un'ultima nota, se fossi palestinese, mi togliessero tutto e dovessi uscire, forse non amerei attraversare il deserto del Sinai a sud.

mmpiero
Автор

35:45 Se si leggono parti dell'Antico Testamento si può leggere tranquillamente che i goym (non ebrei) dovrebbero lavorare per gli ebrei e non vengono usati termini lusinghieri per indicare i non fedeli all'ebraismo. Questo tipo di linguaggio non è unicamente da trovarsi nel Corano

sara
Автор

aspettavo che lo ripubblicassi perchè ho un paio di cose da dire, impossibili da scrivere in una semplice chat:


ovviamente rispetto le tue idee, ci mancherebbe, ma ti consiglio di ascoltare Barnard che in 2 video qui su YT spiega molto meglio la questione:
1) il fatto che 3000 anni fa c'erano i giudei non conta nulla dimostrato dal fatto che la Palestina è stata l'unica scelta possibile dopo aver tentato di andare altrove, non la prima ovvia scelta per gli Ebrei, ma l'unica opzione rimasta dopo aver passato decenni a cercare un'altro posto.


2) il discroso degli Ebrei che portavano benessere è vero e sacrosanto, infatti prima della nascita del Sionismo Ebrei e Arabi vivevano insieme senza nessun problema, quello che ti è sfuggito è il prima e il dopo creato dalla nascita del Sionismo che non centra nulla con il popolo Ebraico, un conto sono gli Ebrei, un conto sono i Sionisti... è il Sionismo che cambia tutto costringendo gli Arabi a reagire perchè vittime di una pulizia etnica, confermata pubblicamente dai leader Sionisti in vari discorsi e scritti.


3) I soldi della vendita dei territori Palestinesi (cioè dei territori al nord, quelli che si potevano coltivare) nonandavano alla popolazione Palestinese ma ai proprietari che spesso non erano nemmeno Palestinesi e comunque non vivevano in Palestina, il popolo Palestiense si è semplicemente visto caccaire dalle loro terre e dalle loro case senza vedere un soldo una volta che arrivavano gli Ebrei con i nuovi contratti.

4) ma piu importante, quello che sfugge a chi difende il Sionismo, è che oggi il problema è con i Palestinesi, non appena riusciranno a cacciarli tutti da quello che chiamano "Stato di Israele" ma che tecnicamente stato non è, vedrete che inizieranno a prendersela con gli stati confinanti, perchè il vero "Stato di Israele" che hanno intenzione di fondare va dal Nilo all'Eufrate.
E la scusa sarà sempre la stessa, il diritto a difendersi contro i terroristi cattivoni che vogliono la distruzione di Israele, già oggi si permettono di bombardare gli stati confinanti impunemente, figurati quando avranno mano libera avendo cacciato i milioni di Arabi che oggi vivono all'interno di Israele come cittadini di serie B.
Per questo vedrai che i Sionisti non accetteranno mai il progetto dei 2 popoli 2 stati, già accetata una volta da Arafat che riconobbe l'esistenza di Isralee, e ancora prima in altre risoluzioni.

ShivaFilippo
Автор

"Capire il torto" di paolo barnard. Se volete sentire l altro lato di questa storia, raccontato prima del 7 ottobre.

WalkeeTalkeeMan
Автор

Sono razionale, fin troppo, quasi anaffettiva per stress post traumatici patiti nell'infanzia eppure, quando vedo l'immagine di una madre palestinese che stringe il fagottino morto del suo bambino, un brivido mi corre lungo la schiena, anche se non vorrei, sono dentro il suo dolore che diventa anche il mio. Ma questi che stanno commettendo questo genocidio, e quelli che lo avallano, si possono ancora definire umani?

rosannabarbarossa
Автор

Il grande regno di Israele con capitale Gerusalemme, 1000 anni prima di Cristo, non è mai esistito.
I fatti raccontati nell'Antico testamento non hanno trovato riscontro, non sono "storia".

Alessandro Barbero, storico

thehammer
Автор

Vero non esistevano degli stati arabi, ma esisteva gli arabi. Quanti, numericamente in erano gli ebrei residenti in
in Palestina sotto l' impero ottomano, nel 1917 pochi molto pochi rispetto a gli arabi. La diaspora li aveva dispersi nel mondo. Visto che ha parlato di storia remota, ai tempi di Tito la Palestina era divisa in Sammaria, gli abitanti non erano ebrei ma discendenti di coloni portati dagli Assiri, la Galilea, parte del Libano, Fenici e il piccolo regno di Giuda, poi c'erano anche i Filistei. Vero che gli Arabi vennero dopo, ma questa terra era abitata, gli arabi imposero l' Islam . Oggi gli ebrei autoctoni, sefarditi, sono una piccola minoranza rispetto agli ebrei ascaneziti provenienti dai paesi dell' Est, che appunto scacciarono due milioni di arabi, dalle loro terre. Tutti questi contorsionisti storici per dire che gli ebrei c'erano già, certo nell' area di quello che fu il piccolo regno di Giuda. I sefarditi sono gli ebrei che nel 1492 furono espulsi dal regno di Spagna, che comprendeva il nostro meridione e la Sicilia. Molti di questi profughi furono accolti e ospitati, da Papa Cesare Borgia. Perché la chiesa di Pietro non è mai stata antisemita.

massimosaccomando
Автор

Se compro dei latifondi esempio in Puglia sarà d'accordo l'Italia che io possa fondare il mio stato indipendente ??? Comprare terre a peso d'oro o meno non implica che io possa fondare uno stato

altamura
Автор

32:46 sinceramente pure qui in Italia si parlebbe di invasione se da un settimo (1922) il numero di immigrati dovesse passare a un terzo (1944) della popolazione totale

sara
Автор

io avrei anche fatto vedere una mappa specifica della Cisgiordania, con le zone A, B e C. Nella mappa che hai fatto vedere tu, sembra che la Cisgiordania sia controllata dai "Palestinesi" quando invece, la maggior parte, è sotto controllo Israeliano e, con l'uso sistematico dei coloni, continua ad espandersi. Ho un'amica che abita a Ramallah e non può uscire dalla città perchè questa è circondata da check point Israeliani. Ai check point (quasi tutti) i Palestinesi non possono passare. Gli arabi hanno fatto male a non accettare la soluzione 2 popoli 2 stati come da prima proposta ONU. Tutte le altre proposte per la medesima soluzione, davano a Israele il controllo sui territori che occupavano in quel momento, non più a quelli della prima risoluzione ONU e, onestamente, si capisce perchè tali proposte non siano state accettate. Ho una domanda anche io. Perchè l'ONU ha riconosciuto lo stato di Israele ma non lo stato di Palestina (coi territori della tua mappa)?

serenitystrengthpath
Автор

Capire il torto di Paolo Barnard !!!! Leggete per favore. Questa analisi molto di parte di Andrea deve assolutamente essere compensata da quella di Paolo Barnard

paolafranza
Автор

Rispetto la premessa.. la storia é un punto di vista. Consiglio… lettera al New York Times di Albert Einstein.. vai a leggerla e poi raccontala nei tuoi video.. ampliamo i punti di vista e poi realizziamo dei veri contenuti.. per temi così importanti evitiamo di mettere in prima linea, nell’ ordine, ego e opinioni personali.. non si può parlare di tutto, costi quel che costi..

stefanovacca
Автор

Ma una nazione che occupa territori legalmente non suoi per quanti anni può mantenerli senza nemmeno annetterli? Da qua nasce l'apartheid.

lucaandreoli
Автор

Andrea, perfetto racconto di verità! Avendo operato in Israele per diversi anni o vissuto in prima persona le sfumature dettagliate di un mondo di false informazioni.
Riguardo il confine Egitto Gaza, con pass Mil ci sono volute 6 ore per il permesso Egiziano.
I cittadini arabi di Gaza tentavano inutilmente a volte respinti con colpi di arma da fuoco.
Grazie per il tuo lavoro!

fabiobiolcati
Автор

Il corano sarà un libro terribile e lo confermo, ma anche torah e talmud non sono da meno, entrambi i testi con progetti che fanno rabbrividire.

nasinopuzzolente
Автор

Sono Italiano è tifo solo per l'Italia, non tifo per altri. Se uno non conosce la storia difficilmente può capire le ragioni di uno o dell'altro, ognuno ha qualche colpa, altrimenti la guerra non ci sarebbe mai... Io spero che la guerra termini e non per poco, per il bene di quella gente che subisce gli effetti della guerra senza che si possa difendere, o viene usata.

PandaMan_パンダ万
Автор

Scusami ma la "location" scelta per Israele non è per niente stata fatta così candidamente e in buona fede...

projectigi
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beh, sempre punto di vista originale... forse ho capito male, ma secondo il ragionamento che ti dento fare... gli ultimi 2000 anni di storia non contano? sembra che tu abbia preso una fotografia all'anno zero e utilizzi tali confini per stabilire quali popolazioni oggi debbano risiedere in un dato territorio... beh certo e' un punto di vista (personale) come del resto hai detto... Cavolo allora chi lo dice ai francesi agli spagnoli... a tutti in paesi del mediterraneo che e' tutta italia (sacro romano impero)... ne abbiamo diritto regnavamo ed abbiamo regnato per centinaia di anni... A proposito, giusto per avere qualche numero nel 1900 (ad esempio) quanti erano gli ebrei che vivevano in palestina? quanti gli arabi... ed oggi quanti sono... Quella che narri e' la storia secondo me... era interessante seguirti... ma il tuo punto di vista e' sempre schierato mai imparziale... per questo ci sono gia i mass media...

raoulgrasselli