Referendum sulla Moldova nell'Ue, la presidente Sandu: risultato alterato dall'acquisto di voti…

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Maia Sandu ha denunciato un "attacco alla democrazia e alla libertà", affermando che gruppi criminali hanno comprato il "no" di 130mila cittadini moldavi prima del referendum costituzionale di domenica per boicottare il percordo di adesione all'Ue del Paese

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Комментарии
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Bravi ! nonostante le interferenze ce l'avete fatta 👏👏è quello che conta

fallimentodellapropaganda
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Certo quando il popolo non ci sta è sempre colpa dell'avversario.

diegocarcassi
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nonostante i criminali, il popolo ha scelto! Viva la democrazia!

Killua-eu
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Io non capisco la Russia, avrebbero tutte le potenzialità per essere una Svizzera alla decima potenza, e invece hanno una economia ridotta al lumicino, che si basa unicamente sul saccheggio del sottosuolo per svendere quello che riescono volta per volta a tirare fuori.
145 milioni di abitanti su un territorio che si stende su 11 fusi orari (Uk e Germania insiame già la superano), e fanno una questione esistenziale del riuscire a rubare una fettina di terra al vicino, riuscire a mettere la zampa in un paese lontano, destabilizzare gli altri, cose di questo tipo. Una classe dirigenziale letteralmente criminale! Quando Putin farà veramente gli interessi del suo popolo (che dovrebbe comprendere anche i buriati, e tutte le altre etnie, non solo i biondi tinti di Mosca e San Pietroburgo ),

marcomarco
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Ok, nel video dice che gli osservatori non hanno riportato irregolarità. Quindi il voto è regolare. Tutte le illazioni su presunti pagamenti e intereferenze sono quindi propaganda.
Probabilmente ci sarà stata la propaganda per il no e quella per il sì. Solo, che quella per il no, siccome era favore dei Kattivi ruzzi, allora è un'interferenza.

Questo referendum ha solo un valore simbolico e politico. Non ha alcun valore esecutivo. Tuttavia, ha dimostrato che il paese è spaccato in due. E questo per i vassalli degli americani è una sconfitta. Questo è il probabile motivo per cui parlano di interferenze russe. Appare anche abbastanza strano che la Russia si debba essere impegnata tanto per un dibattito solo politico su un altro paese.

Termino considernado che l'UE è ai minimi di credibilità storica, non fa più gli interessi dei cittadini europei, è sottomessa alle necessità americane, l'Europa è in deindustrializzazione, la Germania in crisi nera, la produzione di acciaio è precipitata, la globalizzazione è finita, la Moldavia è dal 14 che fa affari con i paesi europei, sempre la Moldavia ha un'economia debole e quindi ha poco potere contrattuale, non solo nei confronti della Russia, ma anche degli altri paesi europei, che, come tutti, ne approfitteranno.

Insomma, questo teatrino fa comodo solo agli americani, che hanno l'obiettivo di logorare la Ruzzia e siccome con l'Ucraina non è andata come si aspettavano, ecco si fa un po' di instabilità politica in Moldavia.

Quindi è veramente il momento peggiore per pensare di entrare in UE.

Che poi le ingerenze ci sono sistematicamente anche dagli americani. Però vedo molta ingenuità su questo aspetto.

enricoesposito
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Interferenze? Più o meno quello che successe in Ukraina quando vinse Zelensky? Senza appoggio USA il comico era ancora ad Hollywood e la guerra non ci sarebbe stata.

ambrogiogatti
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Sandu quanto ti hanno dato per vendere il tuo paese al nuovo ordine mondiale?

fabiomobile
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In pieno stile democratico: se l'elezione non va come vogliono non é regolare.

GM-jkuo
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Nel 1994 i norvegesi dissero no contro l'entrata nell'euro senza interferenze straniere . Quindi si può decidere senza essere accusati di imbrogli.

mediomen
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Il destino della EU è segnato e non sarà certo l'ingresso o meno della Moldova a cambiarlo. Il mondo è altrove

MaurizioRainero-oivb
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Speriamo che non ci costi come la grecia che gia 'abbiamo l'ucraina

Badboy-dgdh
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Quale sarebbe il plus per la UE di avere la Moldavia? Un altro Paese dove il costo del lavoro è 1/4 del nostro e quindi ulteriore migrazione imprenditoriale?

ambrogiogatti
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Risultato alterato, infatti se avessero votato anche i moldavi che vivono in Russia avrebbe vinto il no

stefanocarbonari
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Dalla casa Bianca



Pollo a tutti i cittadini

È cittadine della



Moldavia

Se volete tutelare i

vostri interessi

Moldavia

Se volete tutelare i

vostri interessi

economici È quindi La

vostra democrazia

Al ballottaggio

sostenete nella nostra

candidata filo

occidentale

federicopelliccia
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Moldavia in Ue. La colpa è sempre russa, ma gli errori stanno a Ovest

In Moldavia l’opposizione all’ingresso nell’Unione europea è fortissima. Il sì referendario (50, 3%) ha vinto sul no (49.7%) grazie al voto dei moldavi all’estero. Come sempre, i principali quotidiani italiani spiegano i “no” con la disinformazione del Cremlino. Per fortuna, le scienze sociali forniscono gli strumenti per un’interpretazione meno irrazionalistica. Un popolo, già diviso alla radice, si preoccupa se l’integrazione europea causa uno scontro con la Russia. In una democrazia sana, i media ragionerebbero sul modo in cui gli errori della Commissione europea si sono ripercossi sul referendum in Moldavia. Mi riferisco alla decisione di saldare l’ingresso nell’Unione europea all’odio per la Russia. La creazione del binomio: “Amo l’Europa quindi odio la Russia” è una responsabilità della classe dirigente europea.

Dai microfoni di Radio 24, Paolo Mieli e i suoi “figli minori” riconducono tutti i problemi al “putinismo”. Cerchiamo di capire quale tipo di dibattito le società libere dovrebbero animare in base ai principi contenuti in La società aperta e i suoi nemici di Karl Popper, riproposti da Luciano Pellicani (1939-2020) in capolavori come La genesi del capitalismo (Rubbettino), Dalla società chiusa alla società aperta (Rubbettino) o La società dei giusti (Rubbettino).

In primo luogo, essendo le società libere radicate nel progetto illuministico, il dibattito dovrebbe essere critico. Come tale, dovrebbe interrogarsi sugli errori della classe dirigente europea giacché l’Illuminismo nasce per liberare, prima di tutto, gli europei dalla loro “minorità” dovuta al cattivo uso dell’intelletto. Il primo errore (Mario Draghi su tutti) è di avere sbagliato a stimare i rapporti di forza tra Mosca e Kiev con la conseguente devastazione dell’Ucraina, che ha perso quasi tutto lo sbocco al mare, la metà della popolazione in fuga e le regioni più ricche. Richiedere ai moldavi o ai georgiani un giuramento d’odio contro la Russia per aderire all’Unione europea non è una buona idea. Il secondo errore è stato di non riconoscere l’inadeguatezza di Zelensky che ha sbagliato tutte le decisioni più importanti, controffensiva inclusa, con cui ha distrutto l’esercito ucraino. Per non parlare della mossa a Kursk, dove gli ucraini boccheggiano mentre sprofondano in Donbass. Questi errori colossali hanno fatto apparire la Russia fortissima agli occhi dei moldavi. Il terzo errore è stato tassonomico: la classe dirigente europea non ha saputo classificare questa guerra che, per la Russia, è “esistenziale”. Il quarto errore è di avere sottostimato il rischio nucleare, come conferma Bob Woodward, il quale ha rivelato nel suo libro che Putin è stato vicino a usare l’atomica nella battaglia di Kherson. Il quinto errore è di non avere compreso la fragilità economica dell’Europa: la Germania è in recessione. Il sesto errore è di avere sbagliato a valutare la capacità di resistenza dell’economia russa, che cresce invece di andare in bancarotta. Il settimo è di avere sottovalutato l’industria militare della Russia che sovrasta quella della Nato. L’ottavo è di avere creduto che i russi fossero schierati con la Nato contro Putin. Il nono è di avere creduto che l’Ucraina sarebbe stata affossata dalla diplomazia e salvata dalla guerra. Il decimo errore è di avere promosso politiche che hanno aumentato il rischio di una guerra in Europa anziché ridurlo.

Il sogno del Corriere della Sera è una società in cui tutti gli italiani abbiano le stesse idee della Casa Bianca senza critiche per i governanti. Ma questo è un incubo totalitario, mica una società libera.
In ultima nota in merito al voto moldavo: La carta in basso mostra le sezioni (in rosso) dove si è votato NO all'UE con 653'000 preferenze, mentre le altre (blu) hanno votato sì, con 554'000 preferenze.

Lo scarto è netto a favore del NO, quindi. Cosa ha fatto la differenza è stato il voto dall'estero, come è stato notato. Orbene, tutti gli stati hanno una propria comunità di espatriati all'estero, strano non è (non sono così tanti da ribaltare l'esito di un'elezione legislativa in questo specifico caso la cosa assume un'importanza determinante invece.

Leggere bene sotto (*)

Ammetto di aver sorvolato un fattore rilevante (grave per uno scienziato politico ed antropologo, mea culpa): ieri nella foga di analizzare aspetti etici morali del voto ho tralasciato di osservare l'elemento

Ero abituato, da conoscitore della statistica nella galassia post sovietica, ad immaginare la Moldavia con 4 milioni di abitanti. ERRORE: erano circa 4 milioni nelle rilevazioni di 20 anni fa. Se adesso ci si va ad informare, emerge che la popolazione residente è calata a 2, 5 milioni.

I restanti sono espatriati in UE o altrove (la Russia ne ha mezzo milione tondo): in pratica qualcosa come il 40% dei moldavi non vive in Moldavia, fine della storia.
Quello cui voglio arrivare è che il voto di ieri è stato un confronto non tanto tra moldavi a favore dell'UE e moldavi a favore della tra moldavi che vivono in Moldavia e moldavi che vivono stabilmente da anni in UE.

Questo è il punto: il voto è stato determinato da una fascia di moldavi che praticamente sono già europei....imponendo il proprio punto di vista sul resto della popolazione che per 100 ragioni emigrare non ha potuto e le tocca restare tra i confini patri (il discorso sulla liceità del voto da parte di chi sta all'estero permanentemente è troppo lunga per affrontarla qui però, pertanto mi fermo).

Quanto a quelli residenti i Russia non hanno votato pur avendone la possibilità, il che fa dubitare che Mosca abbia interferito col voto: nel senso che se avesse voluto interferire e determinare una sconfitta del fronte europeista, allora per prima cosa avrebbe dovuto industriarsi a favorire il voto di quei 500'000 moldavi che vivono in Russia a favore loro (e sarebbe stato semplice organizzare la cosa).

Stando ai numeri, la Moldavia vera, quella profonda....ha votato NO all'Europa e si vede: quella che ha votato "sì", non è più Moldavia se non nominalmente

BJÖRN-etna