Possiamo davvero parlare di crisi dell'auto?

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In Italia, la fase di discesa dell’indice della produzione industriale, comune anche ad altri Paesi europei (soprattutto Germania) non sembra ancora conclusa. In particolare, il settore delle auto sta attraversando un periodo difficile: un effetto diretto delle frenate produttive e le scelte di Stellantis, fra cassa integrazione e licenziamenti. A questo si aggiunge il calo delle vendite, anche a causa dei prezzi di listino troppo alti per acquirenti la cui capacità di spesa è sempre più bassa.
Come siamo arrivati a questo punto? Cerchiamo di capirlo insieme.

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Комментарии
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Costruire utilitarie grosse come suv o quasi pensano che sia pregresso. Riempire auto con televisori da 20 pollici pensano che sia progresso. Se mettessero alla dirigenza di queste fabbriche qualche lavoratore stagionale a fare scelte aziendali non fallirebbero.

hubsanhtechitaly
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La crisi in parte è pilotata, poi molte cose sono sfuggite di mano. Non sono giustificabili aumenti indiscriminati come ve ne sono stati da cinque anni a questa parte. Le case automobilistiche ormai non sanno che pesci pigliare e la UE non doveva essere così categorica nello stabilire tassativamente il 2035 come fine dei motori termici. Questa Europa e le classi dirigenti delle varie case automobilistiche ci porteranno alla rovina. Intanto la Von Der Leyen, viaggia su un'Audi 4.200cc a benzina ⛽️ alla faccia del green😢😢

paperlateful
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È un'equazione semplice . Meno soldi meno si spende.
Alla gente dopo aver messo in tavola qualcosa da mangiare e aver pagato quelle cose indispensabili (affitti, mutui, bollette dell'utenza ecc.) gli resta ben poco da investire in beni secondari e l'auto nuova è la regina dei beni secondari.
Chi non ne può proprio fare a meno oggi guarda all'usato.
Il potere d'acquisto negli ultimi anni è crollato e non resta quasi nulla per un'auto nuova . Il carovita si è praticamente mangiato quei soldi che sarebbero serviti per pagare la rata per l'auto nuova .
80 € in più qui, 100 € in più la ed ecco che la rata per l'auto nuova a farsi benedire. Dietro, certo ci sono decisioni sbagliate ma non solo dell'industria automobilistica, la crisi è molto più profonda. Senza dimenticare le speculazioni, con la scusa dell'inflazione tutti hanno aumentato i prezzi (anche del triplo rispetto l'inflazione reale ) e adesso che è scesa non ci pensano nemmeno a tornare ai prezzi di pre-inflazione . Faccio un esempio banale, prima per risparmiare molti compravano prodotti primo prezzo oggi quei prodotti hanno i prezzi che 5 anni fa avevano gli originali!
Esempio pratico i biscotti per la colazione nei discount trovavi le "copie" a 99cent o 1.40 € al massimo 2 quando l'originale (quelli del mulino per intenderci) costavano 3 o 3.50 oggi quelle copie costano 3 -3.50 € mentre l'originale arriva a 5. È tutto un'effetto domino e non ci pensi nemmeno all'auto nuova .

bluwind
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Ci sono due riflessioni da fare. Considerare come riferimento l'anno 2021 é poco veritiero, andrebbe considerato l'anno 2018 o 2019.
Nel 2021 c'è stata l'acquisizione di Peugeot di FCA, da cui è partita la ristrutturazione che logicamente ha colpito gli stabilimenti italiani in una strategia di ristrutturazione ed efficientamento.
Stellantis sta inaridendo il know-how costruito e sviluppato in decine di anni.
Oggi, poi, c'è un eccesso di capacità produttiva sia qui in Europa dove il mercato è di sostituzione, sia in Cina (il piú grande mercato oggi) in particolare l'ultimo trimestre causa stagnazione e crisi immobiliare; lì tutto dipende dal governo, si aspetta la sua azione.

netren
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Io dividerei il mercato auto fra chi si sposta e gli appassionati .
Chi si spsota non va piu and amsterdam con la 500 ma prende una low cost e quando arriva in citta prende un car sharing, risultato meno auto, ai giovani piace di piu il telofonino bello che l auto .
Gli appassionati sono stati abbandonati da markettari incompetenti che a fronte di economie di scala pensano di farci digerire insulsi motori 3 cilindri, uguali su 10 brand senza nessuna immagine di marca, vedere poi un 3 cilindri su Alfa e BMW ha concluso l immagine, una volta alfa era Bialbero twin spark, o un Busso, una fiat era un LAmpredi ed una lancia era un V Stretto .
Ma smettiamo di dare la colpa all elettrico che è al 5 % quando le termiche cadono del 40 !! Dovrebbero mandare a casa i manager cialtroni che ci hanno portato li .

danielecolombo
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Mi sa che siamo solo noi europei che ci stiamo perseguendo questi limiti di co2 ( Totale emissioni europee 7% mondiali). Un esempio. Auto più venduta in Italia fiat panda. Auto più venduta in USA Ford F150 v8 6000 cc...ai posteri l'ardua sentenza...

lorenzobernardi
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Ricordiamo anche gli svantaggi dell’auto elettrica:
1. Impatto ambientale delle batterie: L’estrazione di litio, cobalto e altri minerali necessari per le batterie ha un costo ambientale e sociale significativo, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.
2. Produzione inquinante: La costruzione di un’auto elettrica, in particolare delle sue batterie, genera più CO₂ rispetto a quella di un’auto a combustione interna.
3. Energia elettrica non sempre pulita: In molti paesi, l’elettricità proviene ancora in gran parte da fonti fossili (carbone, gas naturale), il che riduce i vantaggi ambientali.
4. Smaltimento delle batterie: Non ci sono ancora soluzioni definitive per il riciclo su larga scala delle batterie esaurite.

MrJustSmart
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ad integrazione di quanto hai per me correttamente esposto ci aggiungerei 2 cosucce non da poco.
1) la fine dell'energia a basso costo per la Germania grazie alla grandiosa idea di far guerra al suo fornitore di energia ovvero la Russia. Tale effetto poi si ripercuote in parte anche su altre nazioni come l'Italia e parte dell'est Europa dove sono presenti molti siti produttivi.
2) la fine o quanto meno un forte ridimensionamento del principale mercato di sbocco dell'export tedesco e non solo, in particolare dell'automotive. Parlo della Cina. Anche in questo caso grazie alla lungimirante postura europea nei confronti della Cina chiesto da sua maestà USA.

L'europa si sta disintegrando e lo sta facendo con un perfido e autolesionistico rigore.

thelamia
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Mi sembra evidente che qualcuno a Bruxelles si è venduto ai cinesi!!!

damianoboscolopalo
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Succederà come per gli smartphone, il 90 % e' in mano alla Cina....idem per le auto tra qualche anno

antoniom
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L'usato restaurato prenderà piede

angeloelle
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Le case produttrici non sanno più in che direzione andare, se puntare sul l’elettrico o motori termici, è tutto ciò crea grossi problemi di strategia a lungo termine.
UE non dovrebbe obbligare le case automobilistiche ad andare in una sola direzione se no è la fine del mercato….

alexcati
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Una normalissima Volkswagen Golf costa minimo 30.000 euro. Una volta questa auto potevano permettersela in tanti, adesso ha un prezzo improponibile. Sono quasi 2 anni di lavoro per un operaio medio. L'auto elettrica è una cavolata, primo perchè la produzione porta tanto inquinamento, secondo perchè per l'alimentazione di queste auto, quando saranno la maggioranza, non ci sarà abbastanza energia elettrica per tutti. Specialmente d'estate quando ci sono i condizionatori accesi. Il costo della luce andrà alle stelle. Purtroppo i verdi ci hanno condannato ad un disastro annunciato.

fabiof.
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Tutte le case automobilistiche non chiudono ma devono per legge vendere monimo 20% di auto elletriche 100%. Fino ad oggi vendono meno del 15%. Per non pagare la multa di 15miliardi, basta una reduzione della produzione del termico. Togli il 20%, mandi a casa un bel po di persone, gli azionisti godono, e tu hai subito un rapprto di 30%elletrico e 70% termico +/-. Il CO2 dovra essere medio pari al 94 o 96 contro i 116. Capito basta chiudere. 🎉

nr.-Prime
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Buonasera, ma possibile che nessuno dica semplicemente che la gente non vuole comprare le auto con qualsiasi alimentazione

giovatorti
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Io la vedo molto male. Anni fa avevo un Mercedes classe E. Provai la prima serie di Nissan Leaf. Appena risalii sulla mia Mercedes ebbi la sensazione di un'auto vecchia. Oggi ho una Tesla Model 3 e nuovamente appena salgo su una qualunque vettura termica anche nuova ho nuovamente la sensazione di auto vecchia. I costruttori tradizionali non hanno innovato e ora non hanno modo di risolvere il problema. SONO VECCHI!!!

galaulio
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Prezzi alti e pochi incentivi, la gente non compra auto nuove, le tiene 10 anni

Davidon
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Tanti argomenti ed esposti male.
Crisi del auto in Italia non arrivano nuovi marchi ? Memoria corta chi ci ha provato è scappato per la poca produttività dovuta innanzitutto al assenteismo sul posto di lavoro Fiat già de localizzava pur a fronte di forti incentivi per restare in Italia.
Per le vendite guardate voi i marchi europei si sono adagiati sugli allori dei forti guadagni con motori di 30 anni fa senza sviluppare niente se non metodi per eludere le norme e aumentare i profitti a scapito della qualità dei loro prodotti, hanno portato in Cina le produzioni ed ora che i cinesi hanno le capacità piangono ed in fine volevo sostituire il mio vecchio Feroza ma non vi è niente di adatto sul mercato del nuovo e quindi lo ho restaurato portagomma che mi è costato un capitale, cosa vendi se non fai auto desiderabili coi vostri motorini 3 cilindri ed elettrici

antonioparedi
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Non esiste crisi.Ci sono 4 macchine per ogni abitante della terra.E ognuna di queste, tranne le cinesi, costa il doppio di quello che in realtà deve costare!!!!

fulviolevati
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Finché non faranno auto normali pratiche senza luci a effetto e tre schermi che sia o pratiche per andare da a a b con prezzi accessibili il mondo dell auto verrà spianato

alessandroromoli