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IL VIOLINO DI LUIGI - Modena City Ramblers

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LUZZARA. Dalla casa da abbattere spunta il violino dimenticato di un martire partigiano. E' davvero incredibile la storia emersa giorni fa a Casoni, dove nella soffitta di un immobile da abbattere è stato trovato lo strumento musicale che Luigi Freddi lasciò in pegno alla famiglia Vezzani prima di essere ucciso dai fascisti il 23 marzo del 1945, a soli 19 anni.
La notte precedente, infatti, aveva tentato insieme ad altri compagni di far saltare un deposito di munizioni lasciato dai tedeschi in zona Pedrocca a Casoni: il sopraggiungere dei fascisti bloccò l'operazione. E Freddi, in fuga, riparò dalla famiglia Vezzani in nome di un'antica amicizia: a loro chiese una giacca ed un paio di pantaloni per potersi cambiare d'abito, essendo ricercato dai fascisti ed in pegno lasciò loro il suo violino, che tanto amava suonare.
Fratello di ombre, fuoco, candele,
fratello di note e di sere gelate,
oggi è tornato di nuovo quel suono,
oggi la luce dopo il tuono.
L'odore dell'uva e questo solaio
dove riposo da un tempo lontano,
ora sento le voci, storie, leggende,
parlan di te, fratello scomparso.
Suona ben, suona mal,
suona 'l viulein per la gente c'la ariva,
per quella che va e per chi ci sarà,
per quelli che sono partiti e che mai torneranno.
Musica, la nostra, e la paura svaniva,
Selvino al tuo fianco rideva e cantava,
a Casoni il deposito di munizioni,
ma domani è domani, ora un'altra canzone.
Suona ben, suona mal,
suona 'l viulein per la gente c'la ariva,
per quella che va e per chi ci sarà,
per quelli che sono partiti e che mai torneranno.
Le mie corde invecchiate, strappate dal tempo,
le mie corde, la corda che ti tolse il respiro,
oggi è tornato di nuovo quel tuono,
oggi ricordo la tua voce ed il suono.
Suona ben, suona mal,
suona 'l viulein per la gente c'la ariva,
per quella che va e per chi ci sarà,
per quelli che sono partiti e che mai torneranno.
I passi di danza, le mani ed il fuoco,
noi l'orchestra delle notti di Resistenza.
Immagini e video,come sempre "rubacchiati dalla rete"!, la fiamma della candela appartiene al canale yt: Isuonidellanatura
La notte precedente, infatti, aveva tentato insieme ad altri compagni di far saltare un deposito di munizioni lasciato dai tedeschi in zona Pedrocca a Casoni: il sopraggiungere dei fascisti bloccò l'operazione. E Freddi, in fuga, riparò dalla famiglia Vezzani in nome di un'antica amicizia: a loro chiese una giacca ed un paio di pantaloni per potersi cambiare d'abito, essendo ricercato dai fascisti ed in pegno lasciò loro il suo violino, che tanto amava suonare.
Fratello di ombre, fuoco, candele,
fratello di note e di sere gelate,
oggi è tornato di nuovo quel suono,
oggi la luce dopo il tuono.
L'odore dell'uva e questo solaio
dove riposo da un tempo lontano,
ora sento le voci, storie, leggende,
parlan di te, fratello scomparso.
Suona ben, suona mal,
suona 'l viulein per la gente c'la ariva,
per quella che va e per chi ci sarà,
per quelli che sono partiti e che mai torneranno.
Musica, la nostra, e la paura svaniva,
Selvino al tuo fianco rideva e cantava,
a Casoni il deposito di munizioni,
ma domani è domani, ora un'altra canzone.
Suona ben, suona mal,
suona 'l viulein per la gente c'la ariva,
per quella che va e per chi ci sarà,
per quelli che sono partiti e che mai torneranno.
Le mie corde invecchiate, strappate dal tempo,
le mie corde, la corda che ti tolse il respiro,
oggi è tornato di nuovo quel tuono,
oggi ricordo la tua voce ed il suono.
Suona ben, suona mal,
suona 'l viulein per la gente c'la ariva,
per quella che va e per chi ci sarà,
per quelli che sono partiti e che mai torneranno.
I passi di danza, le mani ed il fuoco,
noi l'orchestra delle notti di Resistenza.
Immagini e video,come sempre "rubacchiati dalla rete"!, la fiamma della candela appartiene al canale yt: Isuonidellanatura
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