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Bulbi autunnali, come metterli a dimora
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Fra pochissimi giorni avrà inizio l’Autunno!
Una delle frasi più ricorrenti che si sentono dire, in particolare quando gli argomenti di conversazione si sono ridotti a raschiare sulle condizioni meteorologiche, è “non esistono più le mezze stagioni”, insomma, magari non riusciamo a percepirle noi, ma loro ci sono e si alternano, l’una dopo l’altra, in un cerchio continuo.
Una grande prova di questo sono i bulbi. Già, le piante in generale seguono i ritmi naturali, ma per i bulbi questi prendono una valenza ancora più significativa.
Infatti, non per niente, i bulbi portano, come grande identificativo, la loro stagione: vi sono i bulbi primaverili e i bulbi autunnali.
Vi è mai capitato di avere a che fare con loro? Sono macro-categorie che possono dare vita a fiori diversi e bellissimi, ma che richiedono cure specifiche (seppur non difficili)!
Oggi in particolare, sorpresa delle sorprese, andremo a conoscere i bulbi autunnali, così che siate prontissimi ad accogliere la Primavera con un sacco di nuovi fiori… oh. Come Primavera? Non si era detto che si parlava dei bulbi autunnali? Quindi cosa c’entra la primavera? E va bene, basta dilemmi, cominciamo!
I BULBI
Partiamo dalle basi. Un bulbo è, in primo luogo, un germoglio che si trova sottoterra, dormiente per un certo periodo e attivo successivamente.
La sua forma può ricordare quella di un cipollotto, ma in realtà varia a seconda del genere di pianta a cui darà vita. Dal punto di vista botanico, il bulbo è un caso particolare di fusto (o “caule”) ipogeo (cioè, sotterraneo).
Gli elementi di cui è composto sono:
Gemma apicale: da cui parte l'asse floreale.
Girello: da cui partono le radici;
Embrione: una volta sviluppato genererà il fiore;
Catafilli: foglie modificate interne, ricche di sostanze di riserva. Di solito sono embricate (quindi disposte l’una sull'altra, a cipollotto);
Perule: foglie trasformate in una sorta di pellicola disidratata e sottile: hanno uno scopo protettivo, proteggono l’organo vitale e il loro insieme costituisce la tunica del bulbo.
I bulbi sono una delle contromisure più affascinanti che la natura ha prodotto, proprio perché permettono ad alcune specie di piante di superare condizioni ambientali sfavorevoli, come ad esempio il forte freddo o la siccità, trovando riparo all'interno del bulbo stesso, che, oltretutto, ha una funzione di riserva.
TEMPISTICHE
Il periodo ideale per la messa a dimora dei bulbi autunnali va da metà settembre fino alla metà di novembre, è però possibile continuare a piantarli fino a gennaio/febbraio, l’importante è evitare le gelate e soprattutto che il gelo li colga prima che si siano acclimatati (quindi circa 2 settimane).
Nel caso in cui fossimo in un periodo a rischio gelate evitiamo di mettere a dimora i bulbi. Se ormai l’Autunno è passato è meglio rimandare. Non temete però, potete mettere i bulbi al fresco e poi piantarli appena il “pericolo gelo” rientra. Non sottovalutate l’esigenza di tenerli al fresco, perché se i bulbi (come, d’altronde, i semi) non percepiranno un passaggio dal fresco al caldo, non sbocceranno perché non avvertiranno il passaggio delle stagioni (questo processo viene chiamato vernalizzazione).
Se vivete al sud, dove le temperature sono generalmente più miti, nulla vi vieterà di piantare i bulbi quando volete, il rischio che correte però è che non abbiano il tempo di assorbire i nutrienti sufficienti per far sbocciare il fiore, quindi la fioritura sarà ridotta rispetto al normale.
#VivaiLeGeorgiche #Piante #Bulbi
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VIVAI LE GEORGICHE - Il tuo vivaio online! Tutto (o quasi) quello che ti serve sapere per prenderti cura al meglio del tuo verde: consigli su come occuparti delle tue piante, informazioni sulle tecniche e le pratiche per far sì che il tuo giardinaggio diventi sempre più verde!
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NON PUOI PERDERE IL PROSSIMO VIDEO!
Music Credits:
Track: Good Times — Scandianvianz [Audio Library Release]
Music provided by Audio Library Plus
Una delle frasi più ricorrenti che si sentono dire, in particolare quando gli argomenti di conversazione si sono ridotti a raschiare sulle condizioni meteorologiche, è “non esistono più le mezze stagioni”, insomma, magari non riusciamo a percepirle noi, ma loro ci sono e si alternano, l’una dopo l’altra, in un cerchio continuo.
Una grande prova di questo sono i bulbi. Già, le piante in generale seguono i ritmi naturali, ma per i bulbi questi prendono una valenza ancora più significativa.
Infatti, non per niente, i bulbi portano, come grande identificativo, la loro stagione: vi sono i bulbi primaverili e i bulbi autunnali.
Vi è mai capitato di avere a che fare con loro? Sono macro-categorie che possono dare vita a fiori diversi e bellissimi, ma che richiedono cure specifiche (seppur non difficili)!
Oggi in particolare, sorpresa delle sorprese, andremo a conoscere i bulbi autunnali, così che siate prontissimi ad accogliere la Primavera con un sacco di nuovi fiori… oh. Come Primavera? Non si era detto che si parlava dei bulbi autunnali? Quindi cosa c’entra la primavera? E va bene, basta dilemmi, cominciamo!
I BULBI
Partiamo dalle basi. Un bulbo è, in primo luogo, un germoglio che si trova sottoterra, dormiente per un certo periodo e attivo successivamente.
La sua forma può ricordare quella di un cipollotto, ma in realtà varia a seconda del genere di pianta a cui darà vita. Dal punto di vista botanico, il bulbo è un caso particolare di fusto (o “caule”) ipogeo (cioè, sotterraneo).
Gli elementi di cui è composto sono:
Gemma apicale: da cui parte l'asse floreale.
Girello: da cui partono le radici;
Embrione: una volta sviluppato genererà il fiore;
Catafilli: foglie modificate interne, ricche di sostanze di riserva. Di solito sono embricate (quindi disposte l’una sull'altra, a cipollotto);
Perule: foglie trasformate in una sorta di pellicola disidratata e sottile: hanno uno scopo protettivo, proteggono l’organo vitale e il loro insieme costituisce la tunica del bulbo.
I bulbi sono una delle contromisure più affascinanti che la natura ha prodotto, proprio perché permettono ad alcune specie di piante di superare condizioni ambientali sfavorevoli, come ad esempio il forte freddo o la siccità, trovando riparo all'interno del bulbo stesso, che, oltretutto, ha una funzione di riserva.
TEMPISTICHE
Il periodo ideale per la messa a dimora dei bulbi autunnali va da metà settembre fino alla metà di novembre, è però possibile continuare a piantarli fino a gennaio/febbraio, l’importante è evitare le gelate e soprattutto che il gelo li colga prima che si siano acclimatati (quindi circa 2 settimane).
Nel caso in cui fossimo in un periodo a rischio gelate evitiamo di mettere a dimora i bulbi. Se ormai l’Autunno è passato è meglio rimandare. Non temete però, potete mettere i bulbi al fresco e poi piantarli appena il “pericolo gelo” rientra. Non sottovalutate l’esigenza di tenerli al fresco, perché se i bulbi (come, d’altronde, i semi) non percepiranno un passaggio dal fresco al caldo, non sbocceranno perché non avvertiranno il passaggio delle stagioni (questo processo viene chiamato vernalizzazione).
Se vivete al sud, dove le temperature sono generalmente più miti, nulla vi vieterà di piantare i bulbi quando volete, il rischio che correte però è che non abbiano il tempo di assorbire i nutrienti sufficienti per far sbocciare il fiore, quindi la fioritura sarà ridotta rispetto al normale.
#VivaiLeGeorgiche #Piante #Bulbi
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Music Credits:
Track: Good Times — Scandianvianz [Audio Library Release]
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