Sindrome emolitico-uremica atipica: il ruolo del nefrologo e della genetica

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Journal Club del 1 luglio 2021

La sindrome emolitico-uremica atipica (aHUS) è secondaria ad alterazioni genetiche, e non, della via alterna del complemento. Una diagnosi tempestiva, che tenga conto dei fattori eziologici implicati, è decisiva nel definire l'approccio terapeutico di una TMA (microangiopatia trombotica) e aiuta a ridurre il rischio di ricorrenza post-trapianto, complicanza che si attesta fino al 50% dei casi.

Moderatori: Prof. M. Gallieni (UO Nefrologia e Dialisi ASST FBF-Sacco, UNIMI).

Buona visione!
NephSchool SoMe Team
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Комментарии
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Salve ! Il mio ragazzo ha 27 anni e gli è stata diagnosticata questa sindrome. È arrivato in ospedale in manierw molto critica. Con la prima cura( eculizumab) i valori in generale sono rimasti stabili, con la seconda a distanza di una settimana, c'è stato un peggioramento. Sarebbe possibile parlarne per avere un altro parere? Grazie

alexesse