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Sinodo, un convegno teologico per camminare insieme
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Studenti di Teologia di diversi istituti e carismi diversi si sono riuniti a Gerusalemme per un momento di riflessione e ascolto realizzato dallo Studium Theologicum Salesianum.
P. ANDRZEJ TOCZYSKI, sdb
Rettore dello Studium Theogogicum Salesianum
“Questa bella idea è nata perché stiamo vivendo questo cammino sinodale a Gerusalemme, ed è molto semplice: riunirci, e pensare, riflettere, pregare insieme sul cammino sinodale a Gerusalemme”.
Sinodo che in Terra Santa è particolare per la peculiare identità della Chiesa locale.
S. B. Mons. PIERBATTISTA PIZZABALLA
Patriarca di Gerusalemme dei latini
“Sinonimo di Chiesa è Sinodo, lo dicono anche i Padri della Chiesa. E i membri della Chiesa sono chiamati ‘discepoli della Via’. Quindi il Sinodo è costitutivo dell’identità della Chiesa. Qui in Terra Santa facciamo questo cammino insieme, incontro al Signore sulla via di Emmaus, nelle diverse parrocchie, nelle congregazioni, nei movimenti… Dobbiamo includere la teologia, che è il fondamento del pensiero della Chiesa, e soprattutto i nostri studenti di teologia”.
P. DAVID NEUHAUS, sj
Coordinatore del Comitato preparatorio del Sinodo
“La grande specificità di questo Sinodo è che è più di un sinodo di vescovi, più di un sinodo di sacerdoti: il Santo Padre vorrebbe davvero che tutti partecipassero, esprimessero la loro comunione, partecipassero pienamente e si sentissero al centro della missione della Chiesa”.
I temi affrontati in questo evento hanno riguardato il Sinodo e la missione della Chiesa, I cristiani di lingua ebraica, i migranti e la diversità; le donne e l’ecumenismo; gioventù e laici; gli emarginati; e l’apprendimento dell’ascolto. Nadine Bitar nel suo discorso ha evidenziato che “come la fede non vale niente senza le parole, l’ascolto non ha valore senza azioni”.
NADINE BITAR
Segretaria Generale “Giovani della Terra di Gesù”
“Speriamo che il Sinodo sia una opportunità per la Chiesa di ascoltare le preoccupazioni dei giovani e di camminare con loro per condurli nel cammino giusto e portarli fuori dalle tenebre della vita per vedere la luce di Cristo alla fine del cammino”.
DIMA EZROHI
Catechista della Comunità cattolica di lingua ebraica
“Penso che il processo sinodale possa contribuire all’integrazione e all’ascolto reciproco tra le varie parti della Chiesa. Migranti e richiedenti asilo e di madre lingua ebraica vivono in una realtà molto diversa dalla realtà generale del patriarcato di lingua araba palestinese e giordano. E il Sinodo è un’opportunità per ascoltarci gli uni con gli altri, per costruire ponti e ricordarci che in realtà siamo una sola Chiesa chiamata a camminare insieme”.
Il Sinodo ha come tema conduttore il racconto dei Discepoli di Emmaus, che camminando con Gesù lo ascoltarono e compresero, esempio che questi studenti intendono seguire.
JOSEPH HADDAD
Studente di Teologia Patriarcato Latino
“Il Sinodo parla di ascoltare, soprattutto di quando i discepoli ascoltarono Gesù Cristo sulla strada di Emmaus. Proviamo ad ascoltare tutte le persone per vedere dove sta la frattura tra la Chiesa e la gente, e quali sono le cause. Stiamo cercando di capire come affrontare questo, superare le difficoltà e ridurre il più possibile questa frattura”.
P. ANDRZEJ TOCZYSKI, sdb
Rettore dello Studium Theogogicum Salesianum
“Questa bella idea è nata perché stiamo vivendo questo cammino sinodale a Gerusalemme, ed è molto semplice: riunirci, e pensare, riflettere, pregare insieme sul cammino sinodale a Gerusalemme”.
Sinodo che in Terra Santa è particolare per la peculiare identità della Chiesa locale.
S. B. Mons. PIERBATTISTA PIZZABALLA
Patriarca di Gerusalemme dei latini
“Sinonimo di Chiesa è Sinodo, lo dicono anche i Padri della Chiesa. E i membri della Chiesa sono chiamati ‘discepoli della Via’. Quindi il Sinodo è costitutivo dell’identità della Chiesa. Qui in Terra Santa facciamo questo cammino insieme, incontro al Signore sulla via di Emmaus, nelle diverse parrocchie, nelle congregazioni, nei movimenti… Dobbiamo includere la teologia, che è il fondamento del pensiero della Chiesa, e soprattutto i nostri studenti di teologia”.
P. DAVID NEUHAUS, sj
Coordinatore del Comitato preparatorio del Sinodo
“La grande specificità di questo Sinodo è che è più di un sinodo di vescovi, più di un sinodo di sacerdoti: il Santo Padre vorrebbe davvero che tutti partecipassero, esprimessero la loro comunione, partecipassero pienamente e si sentissero al centro della missione della Chiesa”.
I temi affrontati in questo evento hanno riguardato il Sinodo e la missione della Chiesa, I cristiani di lingua ebraica, i migranti e la diversità; le donne e l’ecumenismo; gioventù e laici; gli emarginati; e l’apprendimento dell’ascolto. Nadine Bitar nel suo discorso ha evidenziato che “come la fede non vale niente senza le parole, l’ascolto non ha valore senza azioni”.
NADINE BITAR
Segretaria Generale “Giovani della Terra di Gesù”
“Speriamo che il Sinodo sia una opportunità per la Chiesa di ascoltare le preoccupazioni dei giovani e di camminare con loro per condurli nel cammino giusto e portarli fuori dalle tenebre della vita per vedere la luce di Cristo alla fine del cammino”.
DIMA EZROHI
Catechista della Comunità cattolica di lingua ebraica
“Penso che il processo sinodale possa contribuire all’integrazione e all’ascolto reciproco tra le varie parti della Chiesa. Migranti e richiedenti asilo e di madre lingua ebraica vivono in una realtà molto diversa dalla realtà generale del patriarcato di lingua araba palestinese e giordano. E il Sinodo è un’opportunità per ascoltarci gli uni con gli altri, per costruire ponti e ricordarci che in realtà siamo una sola Chiesa chiamata a camminare insieme”.
Il Sinodo ha come tema conduttore il racconto dei Discepoli di Emmaus, che camminando con Gesù lo ascoltarono e compresero, esempio che questi studenti intendono seguire.
JOSEPH HADDAD
Studente di Teologia Patriarcato Latino
“Il Sinodo parla di ascoltare, soprattutto di quando i discepoli ascoltarono Gesù Cristo sulla strada di Emmaus. Proviamo ad ascoltare tutte le persone per vedere dove sta la frattura tra la Chiesa e la gente, e quali sono le cause. Stiamo cercando di capire come affrontare questo, superare le difficoltà e ridurre il più possibile questa frattura”.